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Entrate tributarie: breve analisi.

Scritto il alle 15:06 da lampo

La scorsa settimana mi è capitato di leggere questa news della Reuters ([1]) in merito al gettito delle entrate tributarie del nostro Paese:

In novembre le entrate tributarie sono ammontate a 30,048 miliardi, secondo i dati della Banca d’Italia, portando il gettito dei primi unidici mesi a 330,592 miliardi in crescita dell’1,17% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Leggendola così, la notizia appare positiva, soprattutto per le casse dello Stato (meno per le tasche dei contribuenti… ma non si può accontentare tutti 😯 ).

Infatti c’è stato un aumento rispetto all’anno scorso.

Poi nel seguito leggo:

Le statistiche della Banca d’Italia sul gettito fiscale differiscono da quelle del Tesoro, che calcola le entrate con il metodo contabile della competenza economica e tiene conto anche del gettito riscosso dagli enti locali.

A questo punto divento curioso… anzi, come oramai sapete, lo sono già!

Cioè cerco cosa dice il Tesoro a riguardo, in particolare il Ministero dell’Economia e delle Finanze sul “Rapporto sulle entrate tributarie – Novembre 2011” ([2]):

Le entrate tributarie del periodo gennaio—novembre 2011 evidenziano una crescita del gettito rispetto all’andamento registrato nel corrispondente periodo del 2010 di 2.514 milioni di euro, pari al +0,7 per cento.

Come vedete… il dato è lievemente inferiore… siamo allo “zero virgola qualcosa”.

Qui uno schema riassuntivo:

Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Faccio notare che l’apporto maggiore deriva dalle imposte provenienti dagli enti locali (territoriali) e dagli incassi dei Ruoli.

Ma rispetto alle previsioni delle entrate tributarie come siamo messi?

Non bene… come evidenziato nello stesso rapporto:

Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze

Come vedete sono superiori rispetto alle previsioni solo l’IRES (Imposta sul Reddito delle Società) e quelle provenienti dal… gioco del Lotto.

Adesso andiamo ad esaminare il dettaglio delle entrate tributarie del bilancio dello Stato:

Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze

E’ evidente che le imposte dirette sono diminuite. Praticamente il contributo di aumento delle entrate che citavamo ad inizio articolo, deriva essenzialmente da imposte indirette: aumento delle accise sui carburanti (oli minerali), tabacchi, lotterie ed altre indirette.

Lascio a voi giudicare se, con tutte le manovre finanziarie dell’anno scorso, questi dati sono da considerare positivi o negativi…

Provate a rileggere adesso la notizia della Reuters che citavo all’inizio.

Sperando che, con tutti questi dati… non vi siate persi per strada, adesso voglio mostrarvi alcuni grafici ([3]).

Provengono dal rapporto Entrate Tributarie Internazionali (novembre 2011) del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Raffronta le entrate tributarie a livello internazionale sulla base dei bollettini economici mensili di diversi Paesi: Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito, Spagna.

Il periodo considerato è sempre lo stesso: gennaio-novembre 2011.

Questo grafico evidenzia le entrate tributarie rispetto allo stesso periodo dell’anno prima:

Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze

Noi siamo la linea blu.

Come vedere sono tutte positive: la Germania è la migliore.

Noi assieme alla Spagna siamo i peggiori.

Ma vista la congiuntura economica, con l’attuale entrata in fase recessiva, è interessante anche il seguente grafico. Riguarda l’IVA.

Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanza

Migliori: Regno Unito e Germania.

Peggiori: Irlanda, Italia e Spagna.

Concludo con due notizie (rispettivamente 5 e 20 gennaio 2012):

Reuters – Italia, governo vede Pil 2012 ancora a -0,4%, punta su export ([4]):

Per il Pil italiano la strada rimane impervia ma qualche segnale di stabilizzazione, soprattutto grazie all’export, sta emergendo. Per questo la previsione governativa del dato 2012 rimane a -0,4%, nonostante i numeri poco confortanti relativi al terzo trimestre e le recenti stime di altri previsori in area -1,5% diffusi in seguito.

Milano Finanza – Fmi, Italia in recessione anche nel 2013 ([5]):

L’Italia sarà in recessione anche nel 2013. La previsione è del Fondo Monetario Internazionale… ritiene che il Pil decelererà nel 2013 di uno 0,3%. L’Fmi ha peggiorato le previsioni anche per il 2012… dovrebbe contrarsi del –2,2%. Le stime risultano peggiorate rispetto a quelle rilasciate a settembre di oltre 1,5 punti.

Chissà chi avrà ragione? 🙄

Buona riflessione.

Consiglio: non credete a tutto quello che dicono i mass-media, specialmente in una guerra finanziaria in corso.

Sono sicuro che lo sapete già: per questo leggete questo blog. 😉

Lampo

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[1] Reuters – Entrate tributarie novembre a 30,048 mld – Bankitalia (16 dicembre 2011).
[2] Ministero dell’Economia e delle Finanze – Rapporto sulle entrate tributarie e contributive del mese di Novembre 2011 – Art. 14, comma 5, Legge 196/09.
[3] Ministero dell’Economia e delle Finanze – Entrate Tributarie Internazionali (novembre 2011).
[4] Reuters: Italia, governo vede Pil 2012 ancora a -0,4%, punta su export (5 gennaio 2012).
[5] Milano Finanza: Fmi, Italia in recessione anche nel 2013 (20 gennaio 2012).

7 commenti Commenta
vetro
Scritto il 25 Gennaio 2012 at 15:25

ottimo, sapresti spiegarmi come fa l’inghilterra ad avere un dato cosi’ alto? a la francia come ha fatto ad avere quell’impennata iniziale?
Grazie e complimenti per tutti i tuoi post.
bye.

atomictonto
Scritto il 25 Gennaio 2012 at 15:32

“Consiglio: non credete a tutto quello che dicono i mass-media, specialmente in una guerra finanziaria in corso.

Sono sicuro che lo sapete già: per questo leggete questo blog.”

ESATTO 🙂

a_rnasi
Scritto il 25 Gennaio 2012 at 15:38

molto interessante, complimenti. sugli ultimi due grafici non riesco a capire se sono rilevazioni in variazione % mese sul mese dell’anno precedente o cosa.

anonimo13
Scritto il 25 Gennaio 2012 at 15:39

E aggiungerei anche questa tra le ultime notizie

11/01/2012 Monti: non posso chiedere altri sacrifici agli italiani

A quando la nuova manovra correttiva?

lampo
Scritto il 25 Gennaio 2012 at 17:27

vetro@finanza,

Credo sia dovuto al manifestarsi degli effetti della finanziaria “lacrime e sangue” che aveva approvato il nuovo governo ad inizio mandato (non so se vi ricordate le proteste di tale manovra…). Per la Francia vedi la seguente risposta (grazie per il resto 😉 )

a_rnasi@finanza,

Perché si tratta di variazioni annuali intese come mese dell’anno 2011 rispetto al mese dell’anno 2010. Per cui se in quel mese dell’anno precedente le entrate sono state notevolmente inferiori o superiori (magari per un semplice slittamento di scadenze fiscali) si possono avere le fluttuazioni che vedi.

Infatti risulta più interessante e significativo guardare il complessivo andamento annuale e il suo trend.

lampo
Scritto il 25 Gennaio 2012 at 17:30

anonimo13@finanzaonline,

Non entro in merito politico… mi piace riportare i dati e fatti così come sono, spiegandoli nella maniera più semplice possibile.

Poi ognuno, dal punto di vista politico, è libero di interpretarli come vuole… .

a_rnasi
Scritto il 25 Gennaio 2012 at 17:31

lampo,

esatto, anche secondo me è il complessivo assoluto annuo che sarebbe interessante. la “stagionalità” e le “una tantum” che possono esserci rischiano, per effetto base, di risultare a volte fuorvianti.

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