ECRI Index: e adesso come la mettiamo?

Scritto il alle 19:48 da Danilo DT

ECRI Index, CESI Index, CCI (Bloomberg Consumer Comfort Index), indice di stress del sistema bancario USA. Tutti in inversione. Ma il mercato festeggia. In fondo, cosa serve la macroeconomia quando c’è chi fa andare le cose come vuole?

Tutti gli indicatori macro che io monitoro settimanalmente per tastare il polso al mercato la settimana scorsa avevano virato in negativo. Mancava l’ECRI index. Questa settimana anche lui, l’ECRI Index, non ha retto ed ha corretto girando leggermente verso il basso. Certo, siamo scesi di qualche decimo, da 7.10 a 6.50, però il fatto è significativo, soprattutto in un mercato che sembra al massimo della serenità.

Super Macro Chart

Come sempre troverete:


ECRI Index (bianco)
SP 500 (arancio)
CESI Index USA (indice previsionale crescita economica USA, in verde)
BFCIUS (indice fiducia finanziaria USA edito da Bloomberg, in giallo)
SLF (indice St Louis FED sullo stress del sistema bancario, in rosso)
-COMFCOMF (indice fiducia consumatori, in azzurro)

La cosa che poi incuriosisce e che tutti, ripeto, tutti gli altri indicatori continuano a scendere: CESI, CCI, ovvero il Bloomberg Consumer Comfort Index, persino l’indice di stress delle banche USA è salito. Ma il mercato se ne frega.

E tanto per rincarare la dose anche l’indice della fiducia del Michigan si mette a fare le bizze…

Chart from http://www.calculatedriskblog.com/

E allora che dire se non di fregarcene anche noi? Tanto prima o poi…ma lasciamo perdere…

Buon week end…

STAY TUNED!

DT

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11 commenti Commenta
Lukas
Scritto il 25 Marzo 2011 at 23:58

Caro Dream, dopo 4 settimane di contenuta correzione, come preannunciato dalle net position long dei Commercial, l’S&P 500 nelle ultime 5 sedute ha registrato un’inversione del trend di breve, ossia un sostanzioso rialzo del 2,7 % .

Anche i nuovi dati del COT settimanale, pubblicati 2 ore fa dalla CFTC, e relativi alla sommatoria delle net position sui futures e sulle options di tutti gli indici azionari Usa, confermano e rafforzano la configurazione della scorsa settimana, che risulta oggi essere la seguente :

Commercial Traders : + 4.894
Large Traders : – 22.283
Small Traders : + 17.389

Dunque, Commercial traders che rafforzano le loro posizioni net long assieme agli Small traders ………..a fronte dei Large traders, che incrementano le loro posizioni net short.

Dream, questa specifica configurazione settimanale dei dati del COT sugli indici USA , secondo i dati storici in mio possesso, ha preceduto quasi sempre incrementi settimanali anche marcati degli indici azionari americani. Per tale motivo, la mia vision, per la prossima settimana, è chiaramente e specularmente orientata al mantenimento delle mie posizioni long.

A fronte del declino degli indici da Te citati, segnalo d’altra parte che gli investimenti ( alias speculazione ) sugli strumenti derivati relativi alle commodity ha raggiunto questa settimana la cifra record di tutti i tempi pari a ben 220 miliardi di dollari . Ciò testimonia quanto ripetutamente evidenziato nei tuoi post, ossia che attualmente il mercato è del tutto scollegato dall’economia reale, ed è in preda alla speculazione piu’ selvaggia, indotta dalle politiche monetarie iper-espansive attuate dalla Fed e dalle autorità politiche Usa.

Ciao, e buon Weekend a tutti.

Scritto il 26 Marzo 2011 at 00:17

Lukas,

Che dirti… se non che tutto quello che dici è assolutamente corretto…
Buon week end a te e agli amici lettori!

DT

mattacchiuz
Scritto il 26 Marzo 2011 at 08:28

bello il grafico dell’università del michigan, peccato che manchino gli ultimi 5 mesi 🙂

cmq siamo li, la sorte ci ha aiutati! 🙂

Scritto il 26 Marzo 2011 at 08:45

mattacchiuz,

Hai ragione Matta, ho sostituito il grafico con uno aggiornato di una fonte molto nota…

7voice
Scritto il 26 Marzo 2011 at 08:56

qualcuno spiegasse con motivi chiari è precisi cosa è successo a ravenna ? cosa è stato a determinare questa voragine ? quà se ne sentono tante è meglio dire cosa è successo ?

50 cent
Scritto il 26 Marzo 2011 at 09:25

Lukas,

Non fa una piega.
Da parte mia invece non sono molto convinto, i volumi non confermano e potrebbe essere falsa rottura.
Non mi sono messo long, ma ho alleggerito le mie posizioni short senza chiuderle totalmente.
Buon weekend.
50

mattacchiuz
Scritto il 26 Marzo 2011 at 13:34

per me si ritorna esattamente alle condizioni di fine 2007, quando tutto il casino è cominciato. compreso l’euro dollaro… alla fine stanno rollando derivati da allora 🙂

battista
Scritto il 28 Marzo 2011 at 11:11

Lukas: Caro Dream, dopo 4 settimane di contenuta correzione, come preannunciato dalle net position long dei Commercial, l’S&P 500 nelle ultime 5 sedute ha registrato un’inversione del trend di breve, ossia un sostanzioso rialzo del 2,7 % . Anche i nuovi dati del COT settimanale, pubblicati 2 ore fa dalla CFTC, e relativi alla sommatoria delle net position sui futures e sulle options di tutti gli indici azionari Usa, confermano e rafforzano la configurazione della scorsa settimana, che risulta oggi essere la seguente :Commercial Traders : + 4.894Large Traders : – 22.283Small Traders : + 17.389Dunque, Commercial traders che rafforzano le loro posizioni net long assieme agli Small traders ………..a fronte dei Large traders, che incrementano le loro posizioni net short. Dream, questa specifica configurazione settimanale dei dati del COT sugli indici USA , secondo i dati storici in mio possesso, ha preceduto quasi sempre incrementi settimanali anche marcati degli indici azionari americani. Per tale motivo, la mia vision, per la prossima settimana, è chiaramente e specularmente orientata al mantenimento delle mie posizioni long. A fronte del declino degli indici da Te citati, segnalo d’altra parte che gli investimenti ( alias speculazione ) sugli strumenti derivati relativi alle commodity ha raggiunto questa settimana la cifra record di tutti i tempi pari a ben 220 miliardi di dollari . Ciò testimonia quanto ripetutamente evidenziato nei tuoi post, ossia che attualmente il mercato è del tutto scollegato dall’economia reale, ed è in preda alla speculazione piu’ selvaggia, indotta dalle politiche monetarie iper-espansive attuate dalla Fed e dalle autorità politiche Usa. Ciao, e buon Weekend a tutti.  

ciao Lukas ,

ho trovato questo sito che elabora i dati COT in grafico , e’ di facile lettura ed immediatezza

http://snalaska.net/cot/current/charts/SP.png

un saluto

Lukas
Scritto il 28 Marzo 2011 at 11:36

battista,

Ti ringrazio per la segnalazione del grafico, che peraltro già conoscevo.

Tuttavia ti faccio notare che, i dati da me postati sono inerenti alla sommatoria di tutti gli strumenti derivati ( options e futures ) su tutti gli indici azionari Usa compresi i contratti e-mini. Invece il grafico da te segnalato riguarda solo l’indice S&P500, certamente importante ma pur sempre parziale. Infatti mentre dalle mie elaborazioni i commercial risultano net long…..sul globex dell’S&P risultano invece net short.

battista
Scritto il 28 Marzo 2011 at 12:37

Lukas,

certamente giusto quello che dici ( gli altri indici li trovi nella pagina precedente ) ma il vedere i numeri tradotti in grafico agevola notevolmente a percepire gli atteggiamenti che i commercial e i large intendono prendere ( p.e. periodo di volatilita’ aprile – agosto , stop e ripartenza decisa delle posizioni in settembre .. )

nell ‘ ultima settimana i commercial sono tornati da long ( solo per 1 settimana ) a short , anche se i numeri non corrispondono al tuo conteggio molto piu’ articolato e dettagliato , il significato e’ il medesimo , e questo e’ il tipo di segnale che mi interessa

un saluto

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