Compass: analisi portafogli e performance

Scritto il alle 12:08 da Danilo DT

Molto spesso mi viene chiesto dai lettori come si stanno comportando i portafogli di Compass (che sono stati recentemente aggiornati con l’operatività).
Come sempre invito i lettori a visitare la pagina con la reportistica, pagina che vi posto qui sotto.

http://www.docstoc.com/profile/intermarketandmore

http://www.docstoc.com/profile/intermarketandmore

A questo indirizzo troverete i vari report di Alpha, Beta, Gamma, Omega, più i portafogli di Sigma ed Omega.

In questa sede vi illustrerò con delle videate molto semplici l’andamento dei portafogli, raffrontati ai relativi Benchmark. Vi invito però a visualizzare gli interi report in quanto troverete anche una serie copiosa di dati in merito alla volatilità e alle rischiosità, elementi che NON bisogna mai sottovalutare nella gestione di un portafoglio titoli.

Alpha (benchmark Fideuram Bilanciato Obbligazionario)

Beta (benchmark Fideuram Bilanciato Bilanciato)

Gamma (benchmark Fideuram Bilanciato Azionario)

Omega (benchmark Stoxx 600)

Delta (benchmark SP 500)

Sigma (benchmark SP 500)

…può andare? E non dimenticate una cosa fondamentale. Sono portafogli montati soprattutto per essere efficienti nelle fasi più difficili dei mercati. Finora il mercato ha performato molto bene. I portafogli anche. Quindi se ci fosse una nuova fase di debolezza, questi portafogli batterebbero generosamente i benchmark, che già così sono stati decisamente battuti.

STAY TUNED!

DT

Ti è piaciuto questo post? Clicca su Mi Piace” qui in basso a sinistra!


Vota su Wikio!
Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su database Bloomberg | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!) | Vuoi provare il Vero Trading professionale? PROVALO GRATIS! |
Seguici anche su Twitter! CLICCA QUI! |

18 commenti Commenta
Lukas
Scritto il 9 Luglio 2011 at 12:57

Caro Dream, l’indice S&P 500, dopo la scintillante settimana passata, ha registrato in quest’ultima un ulteriore lieve rialzo dello 0,31 % . Anche se i dati relativi all’occupazione Usa, pubblicati ieri, confermano la debolezza della ripresa americana, i relativi indici azionari risultano dunque tutt’altro che deboli.

Sicchè oggi, senza neanche piu’ l’ausilio del QE , si pone a mio avviso a maggior ragione la domanda : in un’economia sempre piu’ globalizzata è ancora corretto interpretare e leggere l’andamento di un indice azionario, nel caso di specie l’S&P 500, in relazione alle vicende della relativa economia nazionale ? Io da tempo ho molti dubbi……ma mi piacerebbe leggere, al riguardo, anche il tuo pensiero, nonchè quello degli altri membri del SID e dei numerosi frequentatori del nostro blog.

Ciò premesso, passo come sempre, ad illustrare i nuovi dati del COT settimanale, pubblicati ieri sera dalla CFTC, relativi alla sommatoria dei futures e delle options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti :

Commercial Traders : – 12.056
Large Traders : – 14.191
Small Traders : + 26.247

Ancora nessuna novità, stessa configurazione della scorsa settimana, ossia “ Mani forti “ ancora entrambe NET SHORT …………. i Commercial, hanno però continuato a ridurre le loro posizioni net short di altri 6.095 contratti ……sempre controcorrente, invece, gli Small traders che anche nell’ultima settimana, hanno ridotto ulteriormente le loro posizioni NET LONG di altri 5.086 contratti.

Dunque configurazione del COT invariata , che mi induce del tutto coerentemente a riconfermare anche per la prossima settimana la mia posizione LONG sul mercato azionario USA . ………Ritengo sempre molto probabile l’attacco imminente ai nuovi massimi dell’anno !!!!

Ciao, e buon Weekend a tutti gli amici del blog.

Scritto il 9 Luglio 2011 at 14:20

Lukas,

Occhio che QEII è finito, ma non è finito…. nel senso che la FED si gioca ancora le cedole finora incassate sul debito comprato sul mercato. E non sono proprio bruscolini… 🙂

max cohen
Scritto il 9 Luglio 2011 at 14:49

Scusate la domanda da ignorante, ma come faccio a ricevere la newsletter Compass? E a vedere il fantomatico video “Trends”?
Grazie

Lukas
Scritto il 9 Luglio 2011 at 15:00

Dream Theater,

Si certo…..dovrebbe essere pari a 1/5 dell’ultimo QE, ossia pari agli interessi maturati sui titoli sinora acquistati, all’incirca 120 miliardi di $………ma io mi chiedevo…..e chiedevo……se con un’economia mondiale comunque in crescita ad un tasso del 4-5 %…….un listino pieno di multinazionali……debba esser considerato a ragione sopravvalutato?

Scritto il 9 Luglio 2011 at 15:03

max cohen@finanza,

Comtattami via email (Guarda qui a fianco)

CIAO

ivegotaces
Scritto il 9 Luglio 2011 at 15:55

Lukas,

Ciao Lukas, grazie come sempre del tuo report e buon week end a te.
In merito alla tua domanda credo dipenda molto dall’orizzonte temporale. Se guardiamo all’s&p500 da qui a 1-3 mesi son d’accordo con te: ci sono ottime probabilità di rivedere l’indice sui massimi dell’anno se non oltre. Attualmente le notizie sugli utili societari e l’andamento dell’indice fanno propendere per questa possibilità. Diverso è lo scenario se ci spingiamo a valutare un investimento long pluriennale. In questo caso i livelli attuali non possono, a mio avviso, farci pensare a ritorni reali positivi, o al limite leggermente sopra lo zero, diciamo dell 1-2 per cento annuo. Personalmente trovo quindi sensato ridurre progressivamente le posizioni rialziste nello scenario a breve per favorire quello a lungo termine.
Così come te son curioso anch’io di sapere cosa ne pensano altri lettori.
Un saluto a tutti

Lukas
Scritto il 9 Luglio 2011 at 16:29

ivegotaces@finanza,

Ciao….ti dirò che usando il COT come mio principale leading indicator, il mio orizzonte temporale…..è quello settimanale, e non quello dei mesi……. e tanto meno degli anni . Eppoi la mia operatività è in entrambe le direzioni ( LONG /SHORT ), anzi se potessi scegliere preferirei senza dubbio gli SHORT…….il problema è sempre quello di individuare il trend……in un timing accettabile !!!

paktrade
Scritto il 9 Luglio 2011 at 16:41

Lukas,

ivegotaces@finanza,

Ciao a tutti,
se posso aggiungo la mia umile opinione alla discussione, ma non tenentela troppo in considerazione, non mi reputo un asso…
Penso che Lukas parli sempre di investimenti nel brevissimo termine (max 1-2 settimene), mentra Ivegotaces parla di cose a più lenugo termine (3 mesi – 1 anno). Con timeframes così diversi è logico non ottenere correlazione, così uno vedo bianco dove l’altro vede nero…
Leggo sempre con piacere il commento di Lukas, molte volte preciso e non basato su analisi grafiche (su quelle ci sbatto il naso io, pure troppo 😕 ). si sente che è da un po’ che c’è dentro…
Ho letto per la prima volta Ivegotaces e trovo utile anche la sua valutazione, anche se per mia “forma trading-is” (come latinizzazione fa piuttosto orrore :mrgreen: ) è molto lontana dalla mia, prediligo in investimenti azionari un periodo di detenzione titoli che raramente supera le 3 settimane…
Io con molta umiltà penso che nelle prossime 2 settimane verrà sfiorato o superato di poco i 1350-70 di sp500, poi addio sogni di gloria e si tornerà per inizio autunno verso i 1150 o giù di lì, se non averranno eventi esogeni esterni…
Saluti a tutti

paktrade
Scritto il 9 Luglio 2011 at 16:47

Lukas,

Ah, vedi mo’, comincio a fare analisi un po’ centrate, e queste son soddisfazioni!
Per il resto non penso di essere stato così originale nella mia discussione…

Scritto il 9 Luglio 2011 at 17:21

Il timeframe è sempre fondamentale per capire che tipo di analisi si stafacendo. Brava Paktrade!

mattacchiuz
Scritto il 9 Luglio 2011 at 19:42

Lukas: in un’economia sempre piu’ globalizzata è ancora corretto interpretare e leggere l’andamento di un indice azionario, nel caso di specie l’S&P 500, in relazione alle vicende della relativa economia nazionale ?

fai conto che solo le spese per consumi americane sono più alte del pil cinese… per ora!
poi il problema non è neanche solo chi compra e come le multinazionali riescono a farne profitti, il problema è come si compra. negli ultimi anni, un pò tutti i paesi del mondo autodefinitosi sviluppato hanno comprato a DEBITO… e si è vista la sostenibilità. il pil procapite cinese è inferiore agli 8000 dollari annui… non credo per ora i consumatori statunitensi e europei abbiano dei validi sostituti… vedremo…

paolo41
Scritto il 9 Luglio 2011 at 21:22

Lukas,

personalmente sono d’accordo con le tue osservazioni: anche per me si è creata una certa distonia fra valori di borsa Usa (che tendono a seguire i risultati delle aziende, di cui molte sono multinazionali) e lo stato dell’economia del paese, che invece latita.
Credo di avere espresso questa mia opinione già diverse volte, evidenziando il fatto che mentre in USA si ricerca una produttività esasperata, riducendo blue collars ma sopratutto white collars, si aumentano le produzioni sui mercati più “economici”.
Fino ad alcuni anni fa si “delocalizzavano” solo le produzioni ad alto contenuto di mano d’opera, poi si sono trasferiti anche i sistemi più avanzati di produzione e, peggio ancora, si è trasferito il know-how progettativo in tutti i campi (meccanica, elettronica, chimica, software,etc ), delocalizzando anche centri di R&S e progettazione.
Se questo trend continua (la piccola Italia non è diversa),…… non ci resta neppure il fiato per piangere!!!!

max cohen
Scritto il 9 Luglio 2011 at 21:52

Ciao a tutti,
riguardo al COT ed al suo utilizzo, lo trovo piuttosto utile e applicabile, ma non ai fini predittivi sul breve/brevissimo…poi ognuno mi puo’ smentire, e’ solo ma mia esperienza. Secondo me l’s&p 500 e’ troppo manipolato per essere influenzato dal COT.

Lo trovo invece piuttosto (molto) utile per monitorare il forex e le commodities. Oltre al sito del CFTC, personalmente lo monitoro su:
http://finviz.com/futures.ashx e http://www.upperman.com/basic-cot-share/cotfree.htm

Infine, per chi volesse approfondire, un serio e rigoroso studio del’utilizzo del COT come strumento di trading e’ stato compiuto in sede accademica. L’ho trovato su history squared (ottimo sitonzolo):
http://historysquared.com/2011/06/20/cot-data-suggests-reversals-from-extreme-net-positions-are-best-use-for-currency-markets/ ed il paper(o) si trova qui: http://www.umbc.edu/economics/wpapers/wp_09_116.pdf

ciao ciao

Lukas
Scritto il 9 Luglio 2011 at 23:13

Ringrazio preliminarmente tutti per i vostri alquanto benevoli e generosi apprezzamenti in merito ai miei periodici commenti .

Rispondo solo ora perchè oggi pomeriggio in preda ad un caldo asfissiante …..ho deciso di andare in spiaggia……e restare ammollo in mare per due ore di seguito !!!

paktrade,

complimenti per la Tua visione generale, anche se personalmente non credo ad una futura correzione dell’S&P cosi marcata come quella da Te ipotizzata….non dimenticare che siamo nel III anno presidenziale USA……anno storicamente molto positivo per gli indici americani.

mattacchiuz,

Io non mi riferivo alla sola Cina, bensi all’intero pianeta dove dato incontrovertibile la ricchezza prodotta continua a crescere a tassi del 4- 5 % all’anno………quindi anche per le aziende USA le opportunità crescono e non diminuiscono. Quanto al debito…….non è la prima volta che ciò accade……..l’inflazione prossima ventura lo sgonfierà…..a danno di tutti i creditori !!!!

paolo41,

L’aumento della disoccupazione Usa puo’ esser letta come un recupero di efficienza e produttività del sistema economico americano……..che giustifica a maggior ragione l’incremento delle quotazioni delle aziende USA…….La stessa credo sarà riassorbita, magari in tempi non brevi, dallo sviluppo dei settori piu’ innovativi dell’economia Americana. Quanto all’Italia…….a differenza degli altri Paesi….la vedo davvero brutta……anche se spesso nelle situazioni peggiori gli italiani riescono a tirar fuori il meglio di se stessi .

Buona domenica a tutti.

paolo41
Scritto il 10 Luglio 2011 at 12:15

Lukas,

non ti invidio pensando che stai sudando in mezzo alla calura marittima (si sta bene solo in acqua)…io sono al fresco in mezza montagna in mezzo al verde di un uliveto….
A parte queste amenità, mi sembra che la prossima settimana, in mezzo alla crisi che sta colpendo il sistema bancario italiano, alcune considerazioni andrebbero sviluppate su UNICREDIT che si stacca, per valutazioni negative, dal resto del …gruppo.
I rumors principali indicano che è estremamente necessario fare un nuovo aumento di capitale a causa della elevata % di incagli e della pesante partecipazione della banca in aziende che navigano in cattive acque (Fonsai in primis, ma anche Fiat e non escluderei …Generali..).
Personalmente non escluderei neppure l’ipotesi che Unicredit possa essere sotto un attacco coordinato mirato all’acquisizione da parte di qualche grossa banca europea e/o mondiale, perchè a questi valori un’OPA non è poi tanto da sottovalutare, tanto più che sarebbe ben vista a livello “politico” europeo, senza trascurare il fatto che per UNI calerebbe immediatamente il costo della provvista.
Che siano solo fantasie??????

paolo41
Scritto il 10 Luglio 2011 at 15:57

Lukas,

…..inoltre visto dal lato di chi fosse intenzionato a comprare, le partecipazioni UNI nelle grosse aziende e la rete europea di banche affiliate e/o controllate non sono affatto da trascurare….

Scritto il 10 Luglio 2011 at 23:07

Lukas: Ringrazio preliminarmente tutti per i vostri alquanto benevoli e generosi apprezzamenti in merito ai miei periodici commenti .
Rispondo solo ora perchè oggi pomeriggio in preda ad un caldo asfissiante …..ho deciso di andare in spiaggia……e restare ammollo in mare per due ore di seguito !!!

Maledetto… :mrgreen:

Lukas
Scritto il 11 Luglio 2011 at 00:35

Dream Theater,

Oggi in mare tutto il giorno……….unico antitodo alla calura estiva…….ma vedo dalla rassegna stampa in onda in tv in questi minuti………che anche sui mercati si temono prossime giornate caldissime…..soprattutto per l’Italia !!!

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...