Aussie: trend e target

Il dollaro australiano (AUD, aussie) si sta avviando a chiudere un ciclo annuale praticamente da manuale. Target di breve/medio in area 0,955.  Il doppio minimo di lungo periodo steso a 1,089 non è stato di supporto ai prezzi, praticamente forato e dimenticato in due sedute. Ora è da seguire al ribasso coi mezzi convenzionali (future e forex) o vendere call con strike appena sopra il doppio minimo, mentre per vendere put è ancora presto. Ma perchè questa dèbacle?
L’aussie è sempre stato una buona fotocopia di SP500 e come mai ora che SP500 sta impazzendo al rialzo il cross rompe la correlazione e sprofonda con la più lunga sequenza di ribassi giornalieri degli ultimi otto anni? la risposta è una sola: taglio dei tassi di interesse. L’ultimo è di qualche giorno fa con riduzione al 2,75%.

Ma siccome spesso piove sul bagnato ecco che dalla recentissima relazione sul budget federale spunta una previsione di crescita del 2,75% per l’anno fiscale 2013/14 contro il 3,0% per l’anno corrente. E anche il tasso di disoccupazione aumenterà nei prossimi 12 mesi al 5,75% con inflazione stabile al 2,25%. E la speculazione internazionale impiega un attimo a convincersi che entro l’anno arriverà un’altra riduzione dei tassi per cui si anticipano gli eventi e si vende AUD contro USD con grande convinzione.
Morale: chi può si metta short anche se farebbe bene a considerare molto probabile una reazione tecnica a brevissimo.

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