ARTICOLO 21: libertà di pensiero e di stampa

Scritto il alle 15:00 da Danilo DT

thinking_free

Ero in dubbio se scrivere questo post, poi alla fine mi è sembrato giusto scrivere una piccolo nota sull’argomento.
Premessa: non voglio fare politica e tanto meno non è mia intenzione appoggiare in questa sede pensieri politici destroidi o sinistroidi. Credo che sia giusto, su questo blog, lasciare da parte tutto quanto ha a che fare con la politica pura e parlare invece di economia. Anche se questa volta voglio fare un’eccezione.
Molto spesso, in passato, ho parlato della volontà della classe politica ed economica che governa il mondo, di voler a tutti i costi affibbiare a tutti i consumatori un ottimismo spudorato, nascondendo in modo chiaro ed inequivocabile la realtà dei fatti.
Se non sbaglio, sui giornali di sabato il nostro Presidente del Consiglio  ha fatto delle dichiarazioni assolutamente chiare ed esplicative su questo argomento. E ieri il ministro Tremonti non è stato da meno.

Chiudere la bocca a chi parla della crisi

Faccio che prendere direttamente spunto dal giornale della mia città, La Stampa , e riporto un pezzo della discussione che è poi stata commentata da tutti i giornali nazionali.

“(…) E bisognerebbe chiudere la bocca a quegli organismi, anche internazionali, che continuano a diffondere dati di calo dell’economia anche di 5 punti.” Silvio Berlusconi lo dice durante una conferenza stampa a palazzo Chigi. «Quello che si deve fare è far rivivere i consumi – aggiunge – far tornare tutti al loro stile di vita precedente perchè per la maggior parte la gente non ha motivo di modificarli». Il premier attacca «le organizzazioni, anche internazionali, che un giorno sì e uno no escono e dicono che il deficit è al 5%, crisi di qui, crisi di là, la crisi ci sarà nel 2010 e finirà nel 2011, un disastro… dovremmo chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano di crisi, magari perchè lo dicono i loro uffici studi, ma così distruggono la fiducia dei cittadini dell’Europa e del mondo».

Dire con certezza che tutto è come prima…beh…ci vuole un bel coraggio. Come diavolo facciamo a dire che tutto è come prima?
E come dire a tutti quelli che stanno perdendo o hanno perso il lavoro che devono mangiarsi i quattro soldi che gli sono rimasti per poter dare fiato all’economia, riducendoli però sul lastrico?
Infine… se proprio bisogna chiudere la bocca a tutti quelli che parlano della crisi, beh, allora mi sa che prima o poi qualcuno mi dirà qualcosa, visto che a livello di numeri, in Italia, questo blog sicuramente ha un certo impatto volumetrico.

Ho considerato da sempre l’indipendenza, l’oggettività, oltre che la democraticità e la libertà di espressione VERE colonne portanti di questa iniziativa.
Continuerò imperterrito a mantenere queste caratteristiche.
E se un giorno uno di questi quattro pilastri verrà intaccato, IntermarketAndMore chiuderà. Per sempre.
Ma a quel punto, l’Articolo 21 della Costituzione Italiana diventerà una barzelletta.

STAY TUNED!

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