INFLAZIONE in miglioramento. Occhio alle apparenze!

Scritto il alle 07:38 da Danilo DT

Nel corso delle ultime settimane, il mondo ha magicamente rispolverato uno dei principi dell’analisi intermarket che avevo scoperto tanti anni fa quando conobbi John Murphy. Uno di quelli che sono considerati i padri dell’analisi intermarket.

Analizzando il periodo intorno al crollo del mercato Azionario del 19 ottobre 1987, Murphy mostrò come l’analisi intermarket avrebbe anticipato l’imminente tracollo. Le indicazioni dell’analisi intermarket non sempre forniscono dei veri e propri segnali di acquisto o vendita, tuttavia sono spesso fondamentali per individuare la natura e la dinamica dei trend sui vari mercati.

(…) Per Murphy le relazioni intermarket dipendono prima di tutto dalla dinamica di inflazione o di deflazione. (…) [Source] 

Le dinamiche inflattive. Dite che sono attinenti al momento storico in cui ci troviamo? Direi di si. In questi giorni il tasso inflazione PCE (Personal Consumption Expenditures) sembra aver fatto un picco. E questo è stato oggetto di euforia a Wall Street perché ha lasciato intendere che il peggio lo si era quantomeno visto.

I grafici di Yardeni Research che vi propongo, mostrano che il miglioramento del tasso di inflazione PCE core è attribuibile all’inflazione dei beni durevoli, in particolare ai prezzi delle auto usate. L’inflazione di fondo sia nei beni che nei servizi non durevoli rimane problematica. I prezzi dei beni essenziali sono ancora alle stelle guidati dalla benzina (42,9% a/a) e dai generi alimentari (11,2%).

Quindi presto per cantare vittoria anche perché (soprattutto in Europa) lato energy abbiamo ancora non pochi problemi.
Se ci pensate bene, l’embargo al petrolio russo rappresenta un po’ un taglio del secondo produttore OPEC, un taglio molto consistente che ovviamente porta ad avere MENO petrolio sul mercato. Ma attenzione, guardiamo anche le riserve USA

US OIL RESERVES

La quantità delle riserve di greggio di riserva in deposito negli Stati Uniti è scesa al livello più basso dal settembre 1987. Le scorte sono scese a 532 milioni di barili. Siamo ai minimi assoluti. Quindi mi faccio una domanda. Come possiamo pensare che il petrolio abbia le carte in regola per scendere di prezzo?

Grafico Brent

Chart Brent by Tradingview

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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