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ALERT Bond USA: inversione e rottura del trend obbligazionario?

Scritto il alle 14:34 da Danilo DT

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Nel mese di gennaio, avevamo riportato una frase detta da uno di quelli che sono considerati i “grandi guru” del mercato obbligazionario, un personaggio a volte emblematico e a volte anche controverso, che ha condizionato nella sua ormai decennale carriera le sorti dei trend dei mercati sopratutto a livello di sentiment.
Il personaggio è l’ex PIMCO (ed oggi Janus) Bill Gross.

Questo è quanto disse a gennaio.

(…) Investors should watch for 10-year Treasuries (TNote) to move above 2.6 percent, a threshold that would mark an end to the three-decade bond bull market and be a more important barometer than the Dow Jones Industrial Average passing 20,000, according to billionaire bond manager Bill Gross.
“It is the key to interest rate levels and perhaps stock price levels in 2017,” Gross, manager of the $1.8 billion Janus Global Unconstrained Bond Fund, wrote in a monthly investment outlook released Tuesday. “Investment happiness and/or despair may lie ahead over the next 12 months depending on it.” (…) [Bloomberg]

Ora siamo a marzo. Il Dow Jones ha rotto da tempo area 20.000 punti ed oggi staziona a 20880. Ma il decennale USA? Quota 2.60% non è mai stata violata al rialzo, fino a…ieri sera.

10yr us yield

Bill Gross definisce questa quota come la “chiave per i tassi di interesse ma anche la cartina tornasole dei mercati azionari”. In altri termini, la rottura al rialzo di quota 2.60% potrebbe decretare l’inversione definitiva del mercato obbligazionario ed avere poi effetti negativi anche sul mercato azionario.

Che il mercato obbligazionario sia proprio morto e sepolto, questo al momento lo escluderei. Sono tanti i fattori che in queste settimane possono cambiare le sorti dei mercati. Ma l’arrivo della FED in questi giorni e lo scontato (ormai) aumento dei tassi potrebbero muovere nel breve le quotazioni dei bond, sopratutto quelli “made in USA”.
E poi vedremo se la predizione di Gross sarà veritiera, monitorando con attenzione quota 2.60% del decennale USA, la cui violazione potrebbe riportarci, come a fine 2013, al 3%.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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3 commenti Commenta
adsodimelk
Scritto il 14 Marzo 2017 at 14:58

bill gross non ne becca una da anni. Se il treasury va al 3% è solo un buon momento per cassettare titoli di stato americani.

albertopletti@gmail.com
Scritto il 14 Marzo 2017 at 17:29

Grossomodo sono d’accordo con quello che non ne azzecca mai una.

rubicon
Scritto il 15 Marzo 2017 at 09:49

anch’io penso che son i t bond attorno al 3,00% sia un’occasione buona per iniziare ad accumulare… Non ritengio plausibile la possibilità di assistere ad un classico percorso di aumento dei tassi causa un’economia che mostra il fiatone…

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