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Economia USA: atterraggio morbido o brusco?

Scritto il alle 07:53 da Danilo DT

Soft Landing o Hard Landing? Adesso torna il dubbio

Negli ultimi tempi, gli investitori e i mercati finanziari sembrano mettere in discussione la loro precedente convinzione riguardo a un “atterraggio morbido” alias soft landing dell’economia statunitense. Questa incertezza è emersa in seguito alla pubblicazione di dati contrastanti, in particolare l’indice ISM che ha evidenziato una persistente contrazione nel settore manifatturiero.


La forza finanziaria delle famiglie americane

Il cuore della questione risiede nella capacità di spesa delle famiglie americane, che rappresentano il motore principale dell’economia USA generando circa il 68% del PIL attraverso i consumi. Fino a poco tempo fa, la situazione sembrava rosea grazie ai risparmi accumulati durante la pandemia e agli aiuti statali. Tuttavia, questi “extra-risparmi” sembrano ormai esauriti, come dimostrano i dati della Federal Reserve.

Il tasso di risparmio delle famiglie è sceso al 2,9%, il livello più basso dal 2007 e ben al di sotto del 6% considerato normale prima della pandemia. Questo potrebbe indicare che le famiglie stanno faticando a mantenere il loro tenore di vita nell’attuale contesto inflazionistico. E allo stesso tempo l’esposizione nei confronti delle carte di credito non fa che salire. Oggi siamo ai record assoluti, con risparmi al lumicino.

Punti di debolezza

Purtroppo questa situazione non ha fatto altro che fare lievitare i tassi di insolvenza sul credito al consumo che oggi arrivano al 10,9%. E l’esaurimento degli extra-risparmi potrebbe non essere completamente compensato dall’aumento dei redditi reali. Quindi una candela che rischia di esaurirsi.

Nel breve termine, i modelli economici prevedono una crescita annualizzata tra il 2 e il 2,5%. Tuttavia, le prospettive a medio termine sono meno chiare. Molto dipenderà dall’efficacia dei futuri tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, con il primo taglio atteso per settembre.


Intanto però questo mix presentato in passato, ci mette in allarme. Siamo in area di recessione per il Richmond FED. E quindi è normale preoccuparsi. Certo, una recessione immediata sembra improbabile, ma non escludiamo un rallentamento progressivo dell’economia, come suggerito anche dal recente rallentamento dell’occupazione.

Quindi l’economia statunitense si trova in una fase delicata. Mentre alcuni indicatori suggeriscono una certa resilienza, altri fanno emergere potenziali vulnerabilità. La capacità delle famiglie di mantenere i livelli di consumo attuali sarà cruciale per determinare se l’atterraggio dell’economia sarà effettivamente “morbido” o se si rivelerà più brusco del previsto.

Danilo DT

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