in caricamento ...
MA POSSIAMO CHIAMARLI MERCATI FINANZIARI?
A volte fatichiamo a capire l’andamento dei mercati finanziari. Sembra proprio che tutto sia casuale e ci siano delle dinamiche misteriose ed incomprensibili. Prima sembra che sia la macroeconomia a comandare, e poi è il turno delle banche centrali e poi la geopolitica. E a volte sembra prendere piede la casualità.
Ma cosa comanda i mercati nel brevissimo termine?
Impossibile rispondere con certezza, però di certo mi ha molto incuriosito questa analisi e quindi questo grafico.
Qui trovate rappresentate le “Zero days to expiration options”, ovvero le “opzioni con zero giorni di vita- che funzionano come opzioni tipiche ma hanno meno di 24 ore rimaste nella loro durata. La cosa che incuriosisce è che tali opzioni, di brevissimo termine, rappresentavano ad inizio anno il 22,5% del volume medio giornaliero degli scambi in options dello S&P 500. A fine anno tale percentuale è lievitata al 44%.
Voi direte che questa cosa non è importante per comprendere l’andamento dei mercati. In realtà lo è in quanto si tratta di operazioni estremamente speculative dove c’è un compratore che, male che vada, perde il premio. Ma il venditore che invece ha potenzialmente perdite illimitate. Se il venditore è un market maker sicuramente si copre per non avere il rischio di mercato
Il problema principale non è per l’acquirente, ma per il venditore di queste opzioni.
Mentre l’acquirente può perdere solo il premio pagato, il venditore (market maker o trader che prende l’altra parte) è esposto a perdite teoricamente illimitate per le opzioni call.
Ma i market maker che li vendono non vogliono il rischio direzionale, quindi coprono (per le opzioni call) – acquistando lo strumento sottostante. Dove sta il problema? Se succede qualcosa che genera volatilità, si scatenano i movimenti di copertura e “in the money” che vanno ad ampliare i movimenti in essere del mercato.
Un esempio. Impennata del mercato per un motivo esogeno. I market maker sono costretti a coprirsi in tempo ZERO per evitare perdite enormi. Tutto questo non fa che alimentare ulteriormente il rialzo. Risultato: aumento della volatilità e tante domande su cosa sta accadendo. Capite anche voi che tutto questo ha più le sembianze di una bisca e non di un mercato regolamentato.
STAY TUNED!
–