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UCRAINA: motivi del possibile conflitto con la Russia
Probabilmente è una questione di ore, oppure no. La tensione tra Russia e Ucraina, ed indirettamente tra Putin e Biden, è sempre più forte, anche se molti ancora non riescono a capire perché tirano venti di guerra nell’Est Europa.
In realtà la questione (come spesso accade) è molto più complessa e ha basi storiche importanti. Bisogna andare indietro fino al 2013, anno dell’esplosione delle proteste che presero poi il nome di Euromaidan. Un momento che in realtà ha incendiato un clima che tra Russia e Ucraina non è mai stato idilliaco da quando l’Ucraina stessa si staccò dall’URSS. Aggiungiamoci i vari episodi successivi, con la Crimea che chiede l’annessione (mai riconosciuta) alla Russia.
Aggiungete inoltre le questioni legate ad una possibile annessione dell’Ucraina alla NATO. Un mix di elementi che non hanno fatto altro che far esplodere una situazione già di per se esplosiva.
Ma… siamo sicuri che non ci siano anche delle importanti questioni economiche? La risposta la troviamo da un report di qualche giorno fa di Andriy Futey, presidente dell’Ukrainian Congress Committee of America Ukrainian World Congress.
Innanzitutto una considerazione geografica. Dimensionalmente parlando, l’Ucraina è grande, molto grande. È il più grande paese europeo, più grande della Francia. I territori del Donbass, occupati dalla Russia, sono grandi quanto la Svizzera. È 603mila kmq, due volte l’Italia.
Ma non è solo una questione di dimensioni.
Leggete qui di seguito cosa rappresenta l’Ucraina a livello economico.
L’Ucraina possiede ingenti risorse naturali:
• 1° in Europa per comprovate riserve recuperabili di minerali di uranio;
• 2° posto in Europa e 10° posto nel mondo in termini di riserve di minerale di titanio;
• 2° posto al mondo in termini di riserve esplorate di minerali di manganese (2,3 miliardi di tonnellate, ovvero il 12% delle riserve mondiali);
• 2a più grande riserva di minerale di ferro al mondo (30 miliardi di tonnellate);
• 2° posto in Europa per riserve di minerale di mercurio;
• 3° posto in Europa (13° posto nel mondo) per riserve di shale gas (gas da argille, 22 trilioni di metri cubi)
• 4° al mondo per valore totale delle risorse naturali;
• 7° posto al mondo per riserve di carbone (33,9 miliardi di tonnellate)
L’Ucraina è anche un grande Paese agricolo, tanto che è in grado di soddisfare il fabbisogno alimentare di 600 milioni di persone:
• 1° in Europa per superficie a seminativo;
• 3° posto al mondo per superficie di suolo nero (25% del volume mondiale);
• 1° posto al mondo nelle esportazioni di girasole e olio di girasole;
• 2° posto al mondo nella produzione di orzo e 4° posto nelle esportazioni di orzo;
• 3° produttore e 4° esportatore di mais al mondo;
• 4° produttore mondiale di patate;
• 5° produttore di segale al mondo;
• 5° posto al mondo per produzione di api (75mila tonnellate);
• 8° posto nel mondo nelle esportazioni di grano;
• 9° posto al mondo nella produzione di uova di gallina;
• 16° posto nel mondo nelle esportazioni di formaggi.
L’Ucraina è un Paese fortemente industrializzato:
• 1° in Europa nella produzione di ammoniaca;
• 4° sistema di gasdotti naturale più grande d’Europa al mondo (142,5 miliardi di metri cubi di capacità di flusso di gas nell’UE);
• 3° in Europa e 8° al mondo per capacità installata di centrali nucleari;
• 3° posto in Europa e 11° nel mondo per lunghezza della rete ferroviaria (21.700 km);
• 3° posto al mondo (dopo Stati Uniti e Francia) nella produzione di localizzatori e apparecchiature di localizzazione;
• 3° esportatore di ferro al mondo
• 4° esportatore mondiale di turbine per centrali nucleari;
• 4° produttore mondiale di lanciarazzi;
• 4° posto al mondo nelle esportazioni di argilla
• 4° posto al mondo nelle esportazioni di titanio
• 8° posto nel mondo nelle esportazioni di minerali e concentrati;
• 9° posto nel mondo nelle esportazioni di prodotti dell’industria della difesa;
• 10° produttore di acciaio al mondo (32,4 milioni di tonnellate).
Quindi il suo ruolo strategico a livello economico non è sottovalutabile ed è una vera miniera per un sacco di materie prime che possono solo far gola a chiunque. Non è solo una questione politico diplomatica. Come sempre ci sono dietro questioni economiche.
Chiudo con questo grafico che chiude la questione. Diplomazia, certo, ma alla fine é sempre una questione di soldi.
STAY TUNED!
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