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Una rondine non fa primavera
Dopo la sbornia post taglio, la borsa sembra avere un po’ il fiato corto. Già dall’America arrivano i primi segnali di rallentamento della corsa. La causa va data in buona parte a Morgan Stanley che fornisce dati deludenti, con un commento del nuovo cfo Kelleher che la dice lunga: “Signori, questa crisi è peggiore di quella vissuta nel 1998”. Quindi la mia view prudente continua ad essere confermata. E il mercato probabilmente nel breve frenerà un po’. In più… eccovi un grafichino che testimonia questa situazione (spero che i miei grafici non vi annoino troppo).
S&P 500 a rischio di correzione di breve
Questo è sempre il solito SP 500, can un indicatore che, quando raggiunge degli eccessi, si è sempre rivelato molto affidabile. E’ il CCI. Bene, se notate, ora è a 249, a livelli statosterici. E quindi è un segnale di una correzione di breve che potrebbe arrivare. Ma non basta ovviamente, un indicatore non deve essere mai preso in considerazione senza analizzare la curva dei corsi.
Ho ipotizzato questo canale rialzista di breve termine. Teniamo pure conto del fatto che la violazione della trendline tratteggiata in viola ha comportato un cambiamento del trend per il breve termine (che non è più ribassista). A sostegno di questa tesi ci sono anche dei buoni volumi e la rottura del canale dell’RSI (vedi i cerchi rossi). Però, dentro a questo canale siamo nella parte “alta”, con una figura in candlestick assimilabile ad una “shooting star”.
Devo espormi? Ok, mi espongo, poi magari sbaglio. Secondo me c’è spazio per un pull back in area 1490. E sempre a conferma di questo vorrei farvi notare che lo YEN si sta rafforzando, soprattutto vs. USD, oltre che vs. Euro, anche se in maniera più limitata. La partita sarà lunga, non siamo che all’inizio….