EMERGENTI: soprattutto dal punto di vista del debito
Paesi emergenti. In passato sono stati oggetto di molte nostre discussioni. Ci siamo però focalizzati soprattutto su un aspetto. Quello del debito.
Ricorderete orse che in passati post, si ragionava sul fatto che la Cina fosse un paese che continuava ad avere un PIL sempre in forte crescita ma era una condizione necessaria per poter compensare alla forte crescita del debito, soprattutto da punto di vista del mondo corporate.
Moody’s, che tra le altre cose ha “downgradato” recentemente il nostro debito, ha pubblicato recentemente un grafico dove illustra in modo molto chiaro l’evoluzione del debito nei paesi emergenti.
Il problema sta nel fatto che, proprio come per la Cina, nei paesi emergenti la crescita del PIL è condizione necessaria per evitare dissesti finanziari. Ma non solo questo può diventare un problema.
Un Dollaro forte, in un regime di tassi di interesse in aumento, e per lo più con uno scenario di rallentamento globale, potrebbero ragionevolmente generare un mix letale per i paesi emergenti, con equilibri finanziari che saltano e nuovi dissesti finanziari per i paesi più deboli. Un film già visto? Sicuramente, e quindi occhio alla qualità dei paesi emergenti e alle evoluzioni delle tematiche sopra esposte. I paesi emergenti non ne rimarranno immuni.
Quello che potrebbe aiutare, e non poco, i paesi emergenti, è un maggior equilibrio globale, con una crescita che si mantiene difendibile, un petrolio che limiti la volatilità e un dollaro sotto controllo. Magari con qualche accordo commerciale in più che tranquillizzi i mercati. Chiedo troppo? Forse si… E se questo “miracolo” dovesse avvenire (diciamo che certe cose bisogna volerle per raggiungerle e, per il bene comune, tutti dovrebbero tendere a questi obiettivi) magari il debito emergente in valuta forte potrebbe tornare interessante.
STAY TUNED!
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