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1.000.000 %
E’ il tasso inflazione previsto dal FMI per il paese del Venezuela. Occhio al rischio contagio.
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Un tasso che mai avrei immaginato di commentare. Non è un tasso di interesse, ma è il tasso inflazione che il Fondo Monetario Internazionale ipotizza per il Venezuela, un paese che è sempre stato “monitorato” dal questo blog (CLICCATE QUI) e non a sproposito, in quanto la crisi di questa nazione, al momento, è quasi sottovalutata da tutti ma (lasciando da parte il dramma umanitario) non si può nemmeno pensare che i paesi limitrofi, finanziariamente non così forti, ne possano rimanere indenni.
(…)The South American nation’s economy has been steadily collapsing since the crash of oil prices in 2014 left it unable to maintain a socialist system of subsidies and price controls.
“We are projecting a surge in inflation to 1,000,000 percent by end-2018 to signal that the situation in Venezuela is similar to that in Germany in 1923 or Zimbabwe in the late 2000’s,” Alejandro Werner, director of the IMF Western Hemisphere department, wrote in a post on the agency’s blog.
Venezuela’s Information Ministry did not immediately reply to a request for comment. (…) [Source]
Ovvio, non si può pensare che il ministro del Venezuela sia felice di queste previsioni e le confermi, anche perché forse sa che quanto sta dicendo il FMI non è così infondato. MA se già nei miei ultimi post sembrava chiaro che la situazione fosse “sfuggita di mano”, ora…cosa posso dire???
Al momento sembra che i prezzi al consumo, per questo 2018, siano saliti del 47.000 %, numeri sempre mostruoso ma lontani dal famoso milione descritto prima.
Siamo oltre a qualsiasi reminiscenza storica, la Repubblica di Weimar post WWII era addirittura a livelli inferiori, e tutti poi ci ricordiamo che tutto questo ha portato ad un’implosione economica del paese.
Curioso questo grafico sul costo di un caffè a Caracas.
Un grafico su un “bene reale” che ci aiuta però a capire qual è il vero tasso inflazione in Venezuela. E ahimè ci porta ad un tasso annuo del 300.000 %.
Forse il FMI non è così lontano dalla realtà.
Quindi cari lettori, per i venezuelani non resta che la fuga verso altri paesi e per chi resta, il dramma è trovare i beni di prima necessità. Ed una volta trovati con cosa il paghi? Con i Dollari se si hanno. E soprattutto se non si hanno altri beni da scambiare, altrimenti si torna la baratto.
Questa si chiama evoluzione.
O forse è il destino per chi ha tirato troppo la corda con una gestione politica che definire dittatorial-deliquenziale è poco. Inoltre, non dimentichiamo che esistea anche l'”effetto contagio“. Con questo non sto dicendo che tutta l’Americao latina andrà in tilt, ma che un’area di per sè già fragile economicamente (seppur meno rispetto al passato) potrebbe subire anche delle conseguenze peggiorative. Tenetene conto.
STAY TUNED!