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WALL STREET: braccio di ferro in corso!

Scritto il alle 16:49 da Lukas

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Il sentiment sembra logorato. Malgrado questo, è evidente ancora una certa forza del mercato. E sono proprio le “mani forti” a sorreggere il tutto, nella speranza che Trump resti in piedi che arrivino quanto prima le riforme promesse con la Trumponomics. [Guest post]

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, l’emergere del rischio impeachment per il neo presidente Usa ha determinato un incremento del nervosismo e della volatilità sui mercati finanziari internazionali. Per il momento non si sono prodotti particolari danni ma incominciano a vedersi delle crepe nel clima di generale fiducia ed ottimismo degli ultimi mesi.

Lo scenario intermarket segnala, infatti, un deterioramento progressivo del quadrante macroeconomico. In particolare, il dollaro Usa sembra riflettere in maniera evidente le ambasce politiche americane, ed in una sola ottava si deprezza del 2,1 %. Di conseguenza il rapporto di cambio EURUSD risale sino a quota 1,12, mentre l’importante e decisivo rapporto USDYEN scende sino a quota 1,11. I movimenti sul mercato valutario hanno, com’è noto, a cascata, importanti implicazioni su tutti gli altri mercati, e potrebbero quindi preannunciare delle importanti novità anche su di essi. Solitamente il deprezzamento del dollaro favorisce il lievitare delle quotazioni delle commodities, e ciò è avvenuto anche in quest’ultima ottava, in misura dell’ 1,4 %.Negli ultimi 4 mesi, però, l’assunto è stato disatteso e ad un deprezzamento del dollaro pari al 4 % si è sommato un eguale deprezzamento delle quotazioni nominali delle commodities. In termini reali pertanto il deprezzamento di queste ultime è pari ad un ingente – 8 %, e ciò non fa presagire nulla di buono per le prospettive di crescita dell’economica globale. Peraltro anche dal mercato obbligazionario sembrano giungere segnali poco incoraggianti. I rendimenti del bond decennale Usa, negli ultimi mesi, sono infatti declinati di ben 37 bps, dal dal 2,60 all’attuale 2,23 %. Negli ultimi mesi, il mercato più ottimista è stato senz’altro il mercato azionario.

Tuttavia da alcune settimane l’equity Usa sembra lateralizzare in maniera sempre più evidente e nelle prossime ottave potrebbe riallinearsi agli altri mercati, stornando taluni degli eccessi valutativi prodottisi in quest’inizio d’anno.

Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 17.519

Large Traders : + 22.742

Small Traders : – 5.223

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Si conferma, pertanto, la precedente configurazione del mercato dei derivati azionari Usa. In quest’ultima ottava registriamo, tuttavia, importanti variazioni nelle posizioni dei diversi operatori pari a 15.678 contratti. In particolare, i Large Traders, continuano a ridurre la loro esposizione Net Long, cedono infatti altri 13.415 contratti long, e quasi dimezzano l’entità ed il saldo delle loro posizioni sul mercato dei derivati azionari Usa. A comprare non sono però gli Small Traders, che confermano invece tutti i loro timori, vendono anch’essi 2.263 contratti long, e rimpinguano la loro innaturale ed insolita posizione Net Short. Chi acquista l’intero lotto dei 15.678 contratti long sono invece i Commercial Traders, ovvero le “ Mani Forti “ del mercato dei derivati azionari Usa. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, ci confermano che sul mercato azionario Usa si sta progressivamente diffondendo un clima di sfiducia. I reiterati interventi in acquisto ad opera delle Mani Forti ne sono la prova più evidente. Solo il loro sostegno ha sinora impedito agli indici azionari Usa di correggere gli eccessi valutativi prodottisi a seguito dell’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America.

D’altronde hanno buone ragioni per farlo, in particolare sperano che vengono, quanto prima, approvate la riforma fiscale e le misure di deregolamentazione in materia bancaria e finanziaria. A questi livelli di quotazioni non riusciranno però a convincere gli altri operatori ad entrare sul mercato, come dimostra la persistente posizione Net short degli Small Traders. E’ da augurarsi pertanto che, nelle prossime settimane, si convincono e consentano agli indici azionari Usa di effettuare finalmente un’ordinata e circoscritta correzione, che manca ormai da molti mesi, che induca poi anche altri operatori ad entrare sul mercato, allargandone la partecipazione. La correzione sarebbe peraltro giustificata anche dai non entusiasmanti dati macroeconomici, come testimonia l’evanescente crescita del PIL del primo trimestre. In caso contrario, i mercati Usa non avranno la forza per continuare a crescere, e continueranno improduttivamente a lateralizzare, come avviene, peraltro, già da quasi 3 mesi.

Futuro prossimo che si prospetta, quindi, ancora molto incerto, che cercherò, comunque, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio d’anno il mio portafoglio denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva, pari al + 12,33 %. Performance ampiamente positiva, ma ancora inferiore a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 13,54 %. Una sotto-performance dell’ 1,21 %, che non fa venir meno la fiducia nel nostro approccio operativo, che negli ultimi 4 anni ci ha regalato una sovra-performance media annua pari al 20,8 %. Coerentemente con l’analisi di mercato esposta e con la mia view d’ordine generale, questa settimana, riduco del 10 % la mia esposizione long sul mercato azionario italiano, in particolare riduco dall’ 82,5 al 77,5 % le componenti long del mio portafoglio, innalzando nel contempo dal 17,5 al 22,5 % l’entità delle mie posizioni Short. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

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