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WALL STREET: quella solita anomala normalità
Malgrado un quadro macroeconomico ricco di incertezze, le borse continuano a mantenere intatti i loro trend. Anzi, i mercati che più hanno corretto recuperano rapidamente terreno. E Wall Street imperterrita, continua a tenere. Analisi del COT report del CFTC. [Guest Post]
Cari amici, dopo i trambusti degli ultimi mesi, nella settimana trascorsa, i mercati finanziari internazionali sembrano esser definitivamente ritornati alla situazione di “anomala normalità “ che li caratterizza ormai dall’ anno dell’ultima crisi finanziaria.
Lo scenario intermarket ha, infatti, registrato, una stabilizzazione delle quotazioni del dollar index, che si prende una pausa dopo una corsa che lo ha portato a rivalutarsi di circa il 20 % negli ultimi 12 mesi. Non si è, invece, ancora arrestata la caduta delle quotazioni delle commodities, stornate anche in quest’ultima ottava di un’ulteriore 1,5 %, che porta lo storno complessivo dell’ultimo mese ad un ingente – 8,6 %. Evidentemente il rallentamento dell’economia cinese, che ha fatto da traino negli ultimi anni all’intera economia mondiale, fa sentire i suoi pesanti effetti su tutto il comparto delle materie prime. Le preoccupazioni per la crescita dell’economia mondiale si estendono tuttavia anche sulle economie occidentali. I rendimenti dei titoli obbligazionari, che nei mesi scorsi avevano manifestato incoraggianti segnali di ripresa, registrano, infatti, nuovi segnali di arretramento, sino al 2,19 % per i bond decennali Usa,, e sino allo 0,66 % per il bund della Germania. Nonostante l’anemia persistente della domanda aggregata, il basso prezzo delle materie prime ed il bassissimo livello dei tassi d’interesse consentono tuttavia alle imprese di ridurre i propri costi e di conseguenza di ampliare i propri utili, giustificando l’ascesa delle quotazioni azionarie che, infatti, non arretrano nonostante il quadro non idilliaco dell’economia globale.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 17.463
Large Traders : + 6.599
Small Traders : + 10.864
Dopo l’agitazione delle scorse settimane, la configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa sembra, dunque, voler definitivamente tornare al suo assetto caratteristico e prevalente. In quest’ultima settimana, registriamo, infatti movimentazioni pari a soli 6.811 contratti, che consolidano ulteriormente il normale assetto ritrovato. In particolare, gli Small Traders, sembrano definitivamente ritrovare nuova fiducia, acquistano l’intero lotto dei 6.811 contratti long, e consolidano la loro abituale posizione Net Long, che nelle scorse settimane sembrava pericolosamente scricchiolare. I Large Traders, invece, cedono 3.785 contratti long, ma rimangono ancora in posizione Net Long. I Commercial Traders, infine, cedono anch’essi 3.026 contratti long, e sembrano voler progressivamente ritornare alla loro abituale e tranquilla posizione di copertura Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima ottava, unite alle persistenti incertezze dello scenario intermarket, mi portano a riconfermare quello che è, ormai da mesi, il mio personale scenario previsionale, ossia un lento ed esasperante andamento laterale per i mercati azionari Usa e mondiali, che probabilmente verrà rotto solo nell’ultimo trimestre dell’anno, durante il quale l’S&P 500 dovrebbe stabilire i suoi nuovi massimi in prossimità di quota 2.178 punti.
Prospettive azionarie, pertanto, solo moderatamente positive, migliori comunque per l’Europa, e per l’Italia in particolare, che cercherò di tradare con il mio originale trading system che si propone di valorizzare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato nelle pregevoli ricerche condotte dai professori Jegadeesh e Titman, ed i cui presupposti scientifici sono illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima settimana, il mio portafoglio “ Azioni Italia – LTM “, che ha molto sofferto il recente ed erratico andamento laterale, registra una performance annua pari al + 19 %, inferiore di ben 6,4 punti percentuali rispetto a quella conseguita dal nostro benchmark nazionale, rappresentato dal Ftse All Share, pari nel contempo al + 25,4 %. che colloca comunque la borsa italiana tra le migliori a livello mondiale. Per ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ gli eventuali interessati possono, se lo desiderano, consultare direttamente il mio sito. Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.
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