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EURO: chi lo difende è contro la democrazia?

Scritto il alle 14:36 da Danilo DT

no-euro-movement

Io e Alberto Bagnai non viaggiamo di certo sulle stesse coordinate, questo è un dato di fatto. Il sottoscritto ha cercato tempo fa, tramite una pagina dedicata (che meriterebbe anche di essere rivista ed aggiornata), di spiegare il perché l’uscita dall’Euro ed un ritorno alla Lira potrebbe essere una tragedia: come cascare dalla padella alla brace.

Un po’ di tempo fa il professor Bagnai ha pubblicato un primo libro intitolato “Il tramonto dell’Euro”, testo diventato poi come una piccola Bibbia per il capo della Lega Matteo Salvini.
A quel testo ne è seguito un altro molto recentemente intitolato: “L’Italia può farcela”. Dal titolo, capite che il buon Bagnai si concentra su come poter uscire da questa situazione teoricamente “senza via d’uscita” , spiegando ovviamente il suo punto di vista.
Ora, non voglio mettermi a criticare o discutere le sue tesi.

Con lui concordo sul fatto che questa Europa così strutturata non ha più ragione di esistere. Le motivazioni sono diverse: innanzitutto non è ammissibile dovere “cedere parte della sovranità” come anche ha ribadito Mario Draghi qualche mese fa…

Per i Paesi dell’Eurozona è arrivato il momento di “cedere sovranità” all’Europa per quanto riguarda le riforme strutturali. A lanciare il sasso nello stagno è stato il presidente della Bce, Mario Draghi. “E’ probabilmente giunto il tempo di iniziare a condividere la sovranità a livello europeo anche per quanto riguarda le riforme strutturali” (IFQ) 

…senza RICEVERE nulla. Insomma, l’Italia può anche fare di più ma…in cambio?
Se si vuole arrivare agli Stati Uniti d’Europa, potrebbe anche essere corretto “cedere la sovranità” inteso come sopra, ovvero CONDIVIDERE certe riforme e determinate tematiche. Però il tutto deve portare ad un miglioramento di quell’Unione che invece è sempre più DIS-Unione.

Insomma, lo vado ripetendo da mesi, questa EUROPA che tutti difendono, non ha più ragione di stare in piedi con quei mandati e quelle regole che sono state fatte in fretta e furia, buona parte delle quali (come quella sul deficit, assurdo…)  con estrema relatività.
Vogliamo continuare il progetto EURO? Allora riscriviamolo! Ora o mai più! E visto che tutti i paesi sembrano come non mai convinti di non “tornare indietro”, allora DOBBIAMO rifare l’Euro!

Questa mia posizione è decisamente più morbida di quanto invece scritto da Bagnai, anche perché il professore poi conclude con una frase secondo me suona in modo MOLTO provocatorio e quasi offensivo.

La frase è questa: chi oggi difende l’Euro è contro la democrazia.

Addirittura? Devo quindi considerarmi un eretico massone?

E vi chiedo, gentili lettori: veramente chi oggi difende l’Euro, secondo voi, merita di essere marchiato a fuoco con il simbolo dell’ € , oppure ritenete che una linea più morbida, come la mia, possa essere la più realistica e SOPRATTUTTO la meno controproducente, visto che di effetti collaterali, come scrivevo QUI,  ce ne sono parecchi?

Io capisco benissimo che lo stato di crisi attuale annebbi un po’ la vista e voglia far tornare il paese al periodo pre-Euro. Però occorre essere realisti. Uscire ora significherebbe NON ritrovarsi nello stesso scenario economico del XX secolo. Sarebbe tutto diverso e il nostro paese si ritroverebbe in men che non si dica a dover affrontare la problematica del default, che già oggi fa paura ai tedeschi…Immaginatevi con l’Italia fuori dall’Euro…

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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23 commenti Commenta
giandino
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 18:59

Marcello Foa intervista Alberto Bagnai.
97.Assemblea Camera di Commercio ,Industria,Artigianato e servizi del Cantone Ticino
Lugano 17 ottobre 2014 Hotel de la Paix

https://www.youtube.com/watch?v=P95a_K8fLxs

stanziale
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 20:21

Non sono d’accordo. Perche’ l?Italia dovrebbe andare in default con la lira? Svalutando, il debito, rinominato in lire, si svaluta anch’esso…..L’italia con la lira rinasce ed anche subito, 6-12 mesi….con l’euro la morte e’ certa, invece. Importante una cosa pero’: la moneta la deve emettere la banca d’italia controllata dal tesoro, quindi il secondo provvedimento e’ nazionalizzare la banca d’italia, licenziare gli attuali dirigenti e chiamare a dirigerla qualcuno da fuori, perche’ li dentro sono stati tutti al fmi , cioe’ proni ad interessi esteri.

zanella51
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 20:22

scusa DT ma tra morire lentamente e sicuramente ed avere una pur minima speranza tu cosa scegli?. io tento la seconda strada.
poi sono concorde con bagnai, chi è con l’euro è contro la democrazia perchè questo euro mira a distruggere assieme alla politica e alla finanza la gente che lavora.
prima usciamo e prima avremo la possibilità, anche se risicatissima di riprendersi, va da se che parallelamente questa classe politica deve essere cambiata nella sua totalità e ripristinata una vera giustizia

lucianom
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 21:03

In passato ne abbiamo già parlato e le conclusioni erano state queste:
prima cambiamo totalmente l’attuale classe politica che ci ha portato in questa situazione e poi eventualmente prenderemo in considerazione di ritornare alla lira.

lucianom
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 21:15

Vi immaginate tornare alla lira con l’ attuale classe politica?

Chi terrà obbligazioni, azioni, liquidi sul c/c in lire? Io certamente no.

perplessa
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 21:16

giandino@finanzaonline,

grazie per il link, quello che dice Bagnai in quest’intervista non fa una grinza. Gli Stati Uniti D’Europa non sono all’orrizzonte, pertanto se le cose rimagono così com’è è evidente che la democrazia è morta e sepolta. Non vedo nessuna azione rivolta a rifare l’euro da parte dei governi in carica in europa, lo status quo conviene agli stati che ci stanno lucrando, oltre a chi sta esercitando pressioni per distruggere il welfare e le conquiste del passato, per instaurare una deregolamentazione che conviene alle multinazionali. Pensare che i governi attuali siano inconsapevoli mi pare ridicolo. Viene permesso loro non a caso di continuare a stare sulla sedia nonostante tutte le critiche sulla casta.Bagnai non può decidere che l’italia esca dall’euro, così come non possono deciderlo gli utenti di questo blog, che non possono decidere nemmeno per gli Stati uniti d’europa, ma solo esprimere la propria visione. Solo se ci sarà un movimento organizzato trasversale nei paesi europei che diventi consistente, qualcosa potrà cambiare in una direzione o nell’altra. in mancanza di questo ci sarà una fase transitoria con morti e feriti che porta a un sistema socio economico di privatizzazioni totali.

Scritto il 15 Dicembre 2014 at 21:34

stanziale@finanza,

Sei convinto che funziona così?

paolo41
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 22:24

quando Draghi dice che gli stati devono cedere la sovranità….. si riferiva in particolare alla Germania!!!!! se la leggete in questo modo, cioè se guardate la medaglia dall’altra faccia, la questione assume tutto un altro significato…..
Provate a pensare ad una Germania che viene condotta per mano da una sovranità superiore, visto e considerato che non è scritto da nessuna parte che i teutonici rappresentano lo stato guida dell’Europa!!!!!!

closing time
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 22:26

caro dt intanto il libro di alberto bagnai va letto e decontestualizzare ad uso blog non ci aiuta: infatti se io scrivo – uscire dall’euro ci restituirebbe la sovranità monetaria e quindi la democrazia- dico la stessa cosa e nessuno avrebbe da ridire. Guarda che sinceramente ho sperato di trovare crepe e contraddizioni nel libro ma purtroppo la tesi il testo di bagnai sono totalmente convincenti e leggendo il libro ti renderai conto che comunque arriveremo alla rottura di una area valutaria non ottimale: lo sforza che l’autore fa è quantomeno quella di volgarizzareun minimo di consapevolezza del pasticcio in cui siamo.

stanziale
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 23:05

Danilo DT,
L’italia e'(ra) una paese manifatturiero ed ha bisogno di una valuta debole, e comunque flessibile. Sarei curioso di vedere la germania sfiancarsi nel comprare lire per farle risalire nel cambio ed essere competitiva con alcuni prodotti italiani, e penso tra questi anche alle auto…la germania sgonfierebbe i suoi surplus e noi risaliremmo….

idleproc
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 23:40

E un po’ come chiedere se difendere il fatto di avere delle forze armate è essere contro la democrazia.
“Forze armate” intese in senso ampio e nella loro diverse specificità teoriche e storiche.
L’euro è una moneta fiat, conta chi ne ha il controllo sovrano, un controllo che esiste sempre anche quando sembrerebbe non esistere come nel caso della cosiddetta europa.
A differenza delle monete con altre basi, nelle monete fiat esiste la sintesi di tutti i costituenti dell sovranità che non sono solo strettamente economici&finanziari, anzi.
La richiesta del ritorno ad una moneta nazionale esprime la volonta di riprendersi la sovranità nella sua essenza e per andare sul pratico, quella di fare una politica economica nazionale e una politica estera nazionale.

La domanda vera è, secondo me, “chi detiene la sovranità in europa”?

idleproc
Scritto il 16 Dicembre 2014 at 08:47

Altra ipotesi-domanda da tenere in considerazione visto che il mondo è fatto di più matrjoschke conflittuali tra loro e spesso compenetrantesi.

A mio giudizio esiste una frattura verticale tra due visioni globali tra i Big Boys e che si rispecchia in alcune politiche contraddittorie parzialmente visibili in Obama “fase-1” e Obama “fase due” (l’attuale +hard, l’ambasciatore nominato in Russia e le recenti sostituzioni di vertice sulla geopolitica militare).
Ritengo credibile che la faccenda Snowden sia un prodotto di questa guerra interna d’apparati e di “visioni”diverse, apparati ormai elefantiaci e per alcuni aspetti pensabili fuori controllo.
Mentre Obama faceva una politica, un altro spezzone ne faceva una opposta anche sul piano operativo e con referenti politici visibili.
Una è “neocon” e trasversale Repubblicani-Democratici, l’altra è una visione liberale globale che non mette in primo piano la necessità di un Impero globale, la cosa corrisponde e ne ha le basi in interessi economico-finanziari diversi.

Oggi come oggi i “neocon” si stanno chiedendo: se perdiamo il controllo della geopolitica in europa e questi aprono ad Est forse è meglio avere un’europa totalmente balcanizzata con alcuni stati chiave sotto il nostro controllo.

La classe dirigente europea e in particolare Germania e Italia è un prodotto della guerra fredda con ricatti nuovi e riaggiornati e con trattati, parti segrete comprese, che risalgono alla fine di WWII e alla riunificazione della Germania.
Non sembrerebbero in grado di sviluppare una politica “autonoma”.
La cosa è visibile, sia come singoli stati che presi nel loro complesso, stiamo facendo poliche opposte agli interesi nazionali o a quelli di un’europa teorica che non esiste.

daino
Scritto il 16 Dicembre 2014 at 09:41

Se usciamo dall’Euro i mercati ci massacrano come stanno facendo con la Russia ora.
Per me non c’è “quasi” problema: faccio il promotore, si compra obbligazioni estere e siamo a posto.
Chi lavora con l’estero è a posto.
Chi è dipendente si troverà povero.

pecunia
Scritto il 16 Dicembre 2014 at 12:01

io concordo pienamente con DT, pur rispettando Bagnai.
no uscita dall’euro, soprattutto ora, con il debito che abbiamo. Con la poca credibilità che ha, ahimè, il nostro bel paese. Dobbiamo , invece, ridiscutere le regole dettate per l’europa.
E come me, la pensa la stragrande maggioranza delle persone che conosco.
E non credo proprio di essere per questo antidemocratica. Sic

una buona giornata a tutti 🙂 fra Zew che vola e petrolio e rublo che precipitano

calciatore
Scritto il 16 Dicembre 2014 at 12:03

Bene, molto bene, Come al solito nell’approssimarsi di passaggi storici epocali regna la massima confusione. Anche questa volta sarà così. La rottura della zona euro non potrà essere controllata, al contrario dell’immissione degli euro il 31 dic. 2001 e il 1 .1.2002. Regna a tutti i livelli il panico. Ormai è assodato, l’europa non sta in piedi, uscirne non si sa. E’ proprio questo il punto, la situazione verrà portata , stante la mancanza di idee, al punto massimo di criticità, oltre il quale sara’ breve il passo per il breakdown incontrollato. Ricordo che Milton Friedman disse a proposito della nascita dell’euro che sarebbe durato al massimo 15 anni. Una cosa e’ certa: saranno i popoli europei chiamati alle urne a decretare la siducia nell’euro e mandare in parlamento la classe più euroscettica di sempre, che si mettano il cuore in pace i fautori dell’euro zona: sono finiti già oggi 16 dicembre……….

pecunia
Scritto il 16 Dicembre 2014 at 12:19

calciatore@finanza,

Oltre e al di sopra delle parole esiste il mondo dei fatti. Dunque staremo a vedere….. possibilmente senza panico (non cambia nulla).

lukeof
Scritto il 16 Dicembre 2014 at 15:49

Il problema è sempre lo stesso.
Attualmente la “struttura finanziaria globale” assomiglia ad una barriera corallina.
Qualcuno pensa davvero che un pesce piccolo che si stacca dal branco perchè “il pesce piu’ grande” si mangia tutto abbia migliori possibilità?
Ad occhio sembrerebbe cosi’, ma non si tiene conto che i predatori aspettano soltanto di trovare i “pesciolini” da soli.
In altri termini, è inutile fare il vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro.
La moneta è uno strumento, non un colpevole. E pensare che un ipotetico “export” ci faccia mangiare tutti quando hai il dumping valutario cinese sul sedere fa semplicemente ridere.
Son passati 40 anni da quando potevamo “giocare” con la svalutazione guadagnando competitività. Ora con la svalutazione possiamo solo inseguire i cambogiani in un terreno che non è piu’ praticabile, rimembrando “il bel tempo che fu”.

Non è li’ la soluzione, è una toppa, l’ennesima illusione, un fantasma di una economia che non funziona piu’ sugli stessi parametri di 40 anni fa, è tutto diverso.

Dobbiamo RIFARE IL SISTEMA. DA CAPO. E non è nè un illusione nè una boutade, ma semplicemente una sola questione di TEMPO. Chi si attrezzerà per una transizione “studiata” e consapevole allora vivrà, tutti gli altri, chi prima chi dopo moriranno di inedia e soffocamento.

Chi mi legge sa benissimo come la penso, per chi non lo sapesse riporto il link.
http://lukell.altervista.org/UnasoluzioneallacrisiEsiste.pdf

ottofranz
Scritto il 16 Dicembre 2014 at 17:10

Concordo pienamente col Boss ! 🙂 Del resto a vedere quello che sta succedendo in questo momento al rublo mi fa pensare a cosa faremmo in questo momento con la new -lira in tasca. Ho i brividi al solo pensiero

Scritto il 16 Dicembre 2014 at 23:33

ottofranz,

Ciao Ottofranz, ben tornato!

manonegra82
Scritto il 17 Dicembre 2014 at 14:03

C’è in internet un bel video con dei sottotitoli in italiano, cercatelo… in difesa dell’euro si chiama del prof. Jesus Huerta de Soto; questa unione europea seppur con tutti i suoi difetti, ci offre troppi buoni motivi per restarci dentro e caro DT inutile fare dietrologia antitedesca, se nei dieci anni passati abbiamo sperperato 600mld di euro di risparmi sui tassi d’interesse bassi, di cui abbiamo goduto con l’entrata nell’UEM…. L’unione monetaria è disciplina innanzitutto, concetto duro da afferrare per dei popoli drogati da clientelismo pazzesco come noi italiani ed i greci…. Sì la Grecia, chissà perché Tsipras non vuole uscire dall’euro…. Io invece direi che farebbero meglio per noi innanzitutto, dato che il loro salvataggio l’abbiamo pagato anche noi e quindi si tolgano dalle palle una volta per tutte e si facciano la loro bella repubblica delle banane di dipendenti pubblici col culo baciato dal sole e corruzione a go go!

manonegra82
Scritto il 17 Dicembre 2014 at 14:11

ottofranz,

un paese in mano a bande armate… ecco cosa succederebbe

perplessa
Scritto il 17 Dicembre 2014 at 23:17

idleproc@finanza: La domanda vera è, secondo me, “chi detiene la sovranità in europa”?

già, vorrei saperlo anch’io.

ottofranz
Scritto il 19 Dicembre 2014 at 17:43

manonegra82@finanza:
ottofranz,

un paese in mano a bande armate… ecco cosa succederebbe

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