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Giappone: il mercato sta perdendo la fiducia nell’ Abenomics

Scritto il alle 12:01 da Danilo DT

Nessuna news ma programma “Abenomics” confermato. La Banca del Giappone si è astenuta dal prendere nuove iniziative per provare a stimolare la crescita economica nipponica, malgrado l’impatto negativo del primo aumento dell’Iva dal 1997.
Viene comunnqe e sempre confermata la cifra “monstre” di 60-70mila miliardi di yen all’anno come stimolo, e non sono proprio bruscolini.
Ma la reazione del mercato non è stata molto entusiasmante.
Anzi, per certi versi il quadro tecnico si sta degenerando.

Grafico Nikkei, Yen, Japan bond 10yr, Bank of Japan assets

Questo grafico ci racconta tantissime cose: innanzitutto la BoJ continua a far crescere il suo bel bilancio grazie alla sua politica espansiva senza precedenti (Abenomics).Intanto però il decennale giapponese continua ad essere molto fermo e, allo stesso tempo, lo Yen, che si sarebbe dovuto ancora indebolire il giusto, ha frenato la svalutazione e contemporaneamente, ha frenato il tiro anche il Nikkei, addirittura in modo più accentuato.
Sembra, in sintesi, che il mercato NON creda più all’Abenomics.
Se poi guardiamo il grafico del Nikkei la situazione si complica ulteriormente, o meglio, rischia di complicarsi portando ad un logoramento del quadro tecnico.

Grafico Nikkei

L’ipotesi “testa spalle” può anche sembrare “aggressiva, ma nessuno può negare l’importanza della neckline o supporto in area 13.800.
Rotta quella, il Nikkei potrebbe continuare la sua discesa. E comunque sia, sembra evidente il fatto che la borsa giapponese abbia perso lo smalto dei mesi passati. E con essa (che è poi la causa) la debolezza dello Yen.

STAY TUNED!

Danilo DT

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17 commenti Commenta
kry
Scritto il 21 Maggio 2014 at 12:32

Non immagino cosa sarebbe successo se non stampavano. Che so qualcosa di simile a esplosione di nuova bomba atomica, nuovo terremoto o esplosione di una centrale nucleare. Sono molto curioso a riguardo di leggere il commento molto più tecnico di JOHN.

idleproc
Scritto il 21 Maggio 2014 at 13:39

Ho letto un commento molto tecnico sulle “tre frecce” di Abe.

“La terza la prendono dietro”.

gilles27
Scritto il 21 Maggio 2014 at 14:24

…allegherei un link relativo ad un post molto interessante… ma poi JHON_LUDD si mette a ridere…. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
…allora meglio di no! 😐

Scritto il 21 Maggio 2014 at 15:57

Ti autorizzo io… 🙂

PORTELLO
Scritto il 21 Maggio 2014 at 16:14

dovesse crollare il mercato…guardando alle tensioni usa-russia+cina…l’ unica cosa da fare sarebbe una guerretta?

o nella globalizzazione le grandi guerre non si fanno piu? e al max i grandi stati si annetton qualche staterello sfigato?

kry
Scritto il 21 Maggio 2014 at 16:41

idleproc@finanza:
Ho letto un commento molto tecnico sulle “tre frecce” di Abe.

“La terza la prendono dietro”.

Solo una freccia? Fortunati sono! ( visto che noi siamo pecore tosate e inchiappettate)

stanziale
Scritto il 22 Maggio 2014 at 12:46

Non capisco alcuni passaggi, tipici degli “austriaci”, li trovo alquanto contorti. Non sono certo esperto in macroeconomia, ma se il decennale continua ad essere molto fermo, dovrebbe voler dire che per ora i sottoscrittori non sono affatto preoccupati, almeno lo interpreto cosi’. Il fatto che la borsa non salga, anzi un po’ scenda dopo i guadagni passati, mi sembra un altro bel risultato, cioe’ vanno meno in bolla. Si preparano per lo yen , fose, altre discese: ma beati loro!!! Infatti il pil italiano nel primo trim. e’ calato dello 0,1%, quello francese e’ fermo, quello tedesco e’ cresciuto dello 0,9%, e quello giapponese e’ cresciuto di ben il 5,9%, ho letto (chiedo venia se sbaglio….): con questi numeri mi pare si dimostra che chi non e’ schiavo dei tedeschi cresce benissimo (vadasi i pil di Granbretagna, Polonia e Ungheria)…se pero’ la schiavitu’ e la miseria vanno bene continuiamo con l’euro….intendiamoci, che poi stampando troppo (teoria austriaca) tutte le valute vanno in malora su questo sono concorde, ma a quel punto va in vacca anche l’euro, dopo che ci avranno espropriato di tutto. Pertanto in questa fase, secondo me, chi non stampa e’ un bischero .

john_ludd
Scritto il 22 Maggio 2014 at 13:04

stanziale@finanza,

ho scritto fino alla nausea su quello che ritengo accadrà nel medio/lungo termine (e so che chi legge si tocca la coppia di gioielli tutte le volte) perciò guardiamo al breve e al recente passato. Tutte le varie chiese di economisti ne hanno azzeccate davvero poche ma gli austriaci prendono il Nobel del cazzo, senza dubbio. Almeno gli altri guardano il proprio conto titoli, vedono che è su uno sproposito, sono convinti di essere ricchi e vivono relativamente felici, se ne stanno lì belli tronfi convinti di essere dei fichi e di avere capito tutto, ma almeno non sono molesti. Gli austriaci hanno previsto tassi in aumento, default dei debiti sovrani, oro a uno zibaldone al grammo… siccome non è successo ora sono incazzati con l’universo e passano il tempo a scrivere che accadrà sicuramente domani. Alla fine avranno il loro momento ma per non a causa di quel che pensano loro che riesce a essere errato al 100% il che non è facile, è una vera impresa. Quindi non gli servirà a un cazzo, ma non ci arrivano, è come spiegare l’algebra a un cercopiteco.

john_ludd
Scritto il 22 Maggio 2014 at 13:14

stanziale@finanza,

… e comunque a proposito della stampa … AZZZZ ancora con sta storia !!! Le banche centrali non stampano denaro, creano riserve che le banche NON prestano non perché sono brutte e cattive ma perché per definizione le riserve sono solo una posta contabile a pareggio che circola sull’interbancario e stop ! Sono le banche ordinarie a creare denaro attraverso l’emissione di credito e infatti, siccome in Europa il credito è in contrazione da anni, guarda caso siamo in deflazione. Il denaro cala, non aumenta, quanto svolazza sul sistema finanziario non è reale ma è voluto e ricercato ! E’ l’unica cosa rimasta in potere alla banche centrali (momentaneamente): tenere elevati i valori degli asset. La borsa è uno dei due metodi di controllo sociale, quello dedicato alle classi abbienti che vedono il loro conto titoli bello gonfio, votano chi devono votare e non rompono i maroni. Per gli altri altri TV e palmari per vedere Sky 8 ore al giorno, FB e Twitter gratis, qualche sussidio per mangiarsi un panino e giocare al lotto. Non è tanto diverso che ai tempi di Traiano, mica è scienza dei razzi !

john_ludd
Scritto il 22 Maggio 2014 at 13:17

PORTELLO,

come non si fanno più ? raccontalo a un siriano, un libico o un sudanese e vediamo quanto tempo impiega ad aprirti la panza come una cozza ! Per noi che abitiamo in paesi troppo armati la guerra la si combatte da anni con la finanza, ma direi che ormai è finita e abbiamo tutti perso.

PORTELLO
Scritto il 22 Maggio 2014 at 13:40

si intendevo guerre tra super potenze…forse non si possono piu’ fare quelle direttamente…e ci si fa guerra su campi neutri creando miseria e distruzione in quei paesi sfortunati…

inoltre, ma e’ possibile che tutte quelle banche che han commesso errori, che han manipolato numeri e mercati, che han creato poverta’ paghino una piccola multa e basta?
che arma abbiamo contro questi poteri..nessuna…

e’ inutile…o uno se ne fotte e si crea un paradiso artificiale…o si immola e fa qualche gesto per il mondo…

spero ci sia una terza via…che ci unisca tutti a chiedere un cambiamento…

stanziale
Scritto il 22 Maggio 2014 at 14:48

john_ludd@finanza,

Effettivamente quello che succedera’ con la carta cotonata senza nessun retrostante creata dalle banche centrali, se cioe’ portera’ ad un default oppure possono farla rientrare, non essenso appunto mai circolata se non fra le banche, e’ per me un mistero. Su una cosa concordo con gli “austriaci”, l’importanza di avere un po’ di oro, non solo per eventuali cigni neri, ma perche’ le nubi nere stanno arrivando anche dalla geopolitica http://aurorasito.wordpress.com/2014/05/18/germania-e-cina-basano-la-nuova-via-della-seta-sulla-russia/
cioe’ gli Usa rischiano di essere tagliati un po’ fuori e quindi stanno serrando le fila, vedi ttip, vedasi Ucraina. Su questo credo non ci sono dubbi. Tu John si sei gia’ espresso al riguardo, cioe’ fatalisticamente metti l’accento sul calo delle risorse che inficieranno in parte anche questi progetti commerciali(se ho ben capito…).

kry
Scritto il 22 Maggio 2014 at 15:26

PORTELLO: che arma abbiamo contro questi poteri..nessuna…
Una c’è. Che tutti comincino a ritirare contante dagli sportelli. E’ solo un illusione. Perchè credi che vogliano togliere il contante e sostituirlo con moneta elettronica. Per PAURA che ciò possa accadere, per paura che un illusione diventi realtà.

john_ludd
Scritto il 22 Maggio 2014 at 15:27

stanziale@finanza,

gli USA sono grandi e lontani, ora sono un impero, domani non lo saranno più. Consumano 2 volte energia pro capite di un tedesco, hanno un sacco di spazio e sono il primo produttore mondiale di cereali. Riducendo il loro assurdo livello di spreco possono restare a galla molto più a lungo di chi non possiede alcuna risorsa energetica fossile le quali sono necessarie per costruire tutto quanto serve a una transizione al post carbon, opera che richiede non meno di 50 anni… un europeo che si preoccupa per il destino degli americani deve essere davvero un santo… oppure un emerito coglione specie se non guarda in casa sua !

un pò di monete d’oro sono certo da avere come riserva, quante dipende da quanto patrimonio vuoi assicurare… l’oro è sempre stato il denaro dei re… ha consentito loro di superare guerre e carestie… sarà così anche questa volta ? e chi lo sa !

kry
Scritto il 22 Maggio 2014 at 15:32

john_ludd@finanza,

L’oro è sempre stato il denaro dei re e oggi oro ai ricchi come i re ed ARGENTO alla media borghesia.

stanziale
Scritto il 22 Maggio 2014 at 16:07

john_ludd@finanza,

kry@finanza,

Beh ho sentito dire non so’ se e’ vero ma potrebbe essere plausibile, che nel 1945 ad una donna tedesca(poi abitante in Toscana) fu offerta una villetta con giardino(varrebbe oggi 300-400 mila euro) per soli 13 marenghi, che li aveva, la casa era in una localita’ pesantemente bombardata sul lago al confine con la Svizzera. In pratica era tutto distrutto ed i proprietari avevano bisogno di soldi….la donna non l’aveva comprata ed ovviamente si era pentita.

stanziale
Scritto il 22 Maggio 2014 at 16:09

stanziale@finanza,

Il lago posto al confine tra germania e svizzera.

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