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US Dollar Index: occhio all’intermarket!
Daily Briefing: US Dollar Index e dati macro
Tra i vari grafici che mi è successo di vedere ultimamente, tralasciando tutto quello di cui parliamo spesso, ovvero l’equity, c’è un grafico che, secondo me, è molto importante. E non solo se prendiamo “da solo” il grafico, ma anche se consideriamo, assieme ad esso l’intermarket.
E questo grafico è quello del Dollaro USA, analizzato tramite il suo indice principe, ovvero l’US Dollar Index.
L’US Dollar Index, conosciuto comunemente come Dollar Index, è giunto al 61.8% di Fibonacci, formando una sorta di triplo minimo.
Questo cosa comporta. A parte le ovvie conseguenze sul cross EUR/USD, bisogna provare a ragionare in termini intermarket.
Grafico dell’US Dollar Index
Area 78.30 assolutamente chiave
Implicazioni intermarket
Cosa potrebbe accadere, quindi, se il Dollar Index continuerà nella sua caduta vero il basso?
Guardando il grafico qui sopra sembra chiara la correlazione diretta Dollar Index – Treausry Notes (Bonds), mentre è evidente la correlazione inversa con mercati azionari e materie prime. Quindi,
Dollar Index = UP
Allora…
T-Notes = UP
Equity = DOWN
CRB = DOWN
E, ovviamente viceversa.
E difatti, proprio ieri, in concomitanza col crollo del greggio, il Dollar Index si è subito rafforzato, rimbalzando vistosamente. Ritengo però, nel breve, poco signifiactivo questo movimento in quanto legato ad alcuni aggiustamenti (di cui parlerò dopo). L’intermarket nel breve periodo può dar vita anche ad “anomalie”, l’importante è solo che poi tali movimenti rientrino nei parametri.
Dati macro del giorno
LA giornata di oggi sarà molto importante. Dati sulla disoccupazione USA. Oltre la fiducia dei consumatori nell’Area Euro.
STAY TUNED!