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MACROECONOMIA ed ORO: misteri e segnali, ma sotto sotto cosa si nasconde?
GUEST POST: fate attenzione al Dollar Index, ma attenzione. Chi c’è dietro la Belgio ed al mercato dei rottami d’oro? Cosa non vogliono che il mondo sappia? Il barometro settimanale dell’oro.
Questa settimana l’oro ha rotto al rialzo la resistenza posta a $ 1.320,00, raggiungendo un massimo a quota $ 1.325,20, ritracciando al ribasso nel finale, sino alla chiusura a $ 1.318,60.
L’oro ha tratto impulso rialzista dalla debolezza dei mercati azionari in generale, ma soprattutto dallo scivolone del Nasdaq (indice dei titoli tecnologici USA), registrato giovedì pomeriggio e dall’arretramento del piu’ indicativo indice Standard & Poor’s 500.
Il lingotto si e’ avvantaggiato anche delle dichiarazioni dei membri del Board della FED, i quali si sono mostrati assai cauti circa eventuali prossime mosse rialziste nella struttura del tasso di sconto. Le quotazioni del metallo giallo, pero’, continuano a rimanere all’interno del canale posto tra $ 1.275,00 e $ 1.325,00 senza riuscire a indirizzarsi in una direzione precisa. Avremo bisogno di qualche evento “catalizzatore” per comprendere l’esatto orientamento del metallo giallo; allo stato attuale e’ assai arduo comprenderne l’evoluzione di breve termine.
Riscontro un primo livello di resistenza presso i $ 1.340,00 – una seconda resistenza posta attorno all’area dei $ 1.360,00, un primo supporto in area $ 1.300,00 e un secondo vicino ai $ 1.280,00. I “tori” hanno riguadagnato il mercato, ma, come dicevo sopra, non sono sicuro se riusciranno a mantenere le posizioni, in quanto le forze “rialziste” e quelle “ribassiste” si bilanciano, equilibrandosi vicendevolmente.
Il “dollar index” rimane tuttora sotto la quota psicologica degli 80 dollari, ma l’oro non riesce ad avvantaggiarsi della debolezza del biglietto verde. Il “dollar index” deve essere sempre valutato confrontando il suo valore con l’oro, ma soprattutto accostandolo ai volumi di titoli del debito USA, in custodia titoli di riserva presso le Banche Centrali del Pianeta (Custodial Holdings of Treasuries for Foreign Central Banks).
E’ chiaro che, se le Banche Centrali del Pianeta iniziassero a vendere titoli del debito USA, il biglietto verde crollerebbe. L’ammontare dei titoli del tesoro USA in custodia presso le Banche Centrali, e’ in aumento a livello planetario, ed ha raggiunto un picco proprio questo mese. Da gennaio 2013 era iniziato un trend calante, ma “qualcuno” ha cominciato a “metterci le pezze”. Osserva accuratamente il grafico.
Dal grafico si evince che il biglietto verde sia in una botte di ferro…infatti anche se da gennaio 2013 c’e’ stato un calo nelle custodie, tuttavia le vendite sono state bilanciate dagli acquisti di una banca centrale estera. In effetti, la questione e’ complessa, ma soprattutto sospetta.
Spiegazione.
Circa il 45% del debito pubblico americano e’ detenuto all’estero. La Cina e’ la maggior creditrice con 1.273 miliardi di titoli: secondo il Giappone con oltre 1.200 miliardi; terzo e’ il…il Belgio, con 310 miliardi di titoli del tesoro USA.
A gennaio 2014 il piccolo Belgio possedeva ben 310 miliardi di titoli del tesoro USA, mentre Russia e Cina cominciavano, dalla fine dello scorso anno, a disfarsi gradualmente dei titoli di stato a stelle e strisce (per finalita’ strategico-politiche). Si impone una riflessione.
E’ possibile che un piccolo Paese come il Belgio, in profonda recessione, con un PIL che supera a malapena i 400 miliardi di dollari all’anno, possa permettersi di acquistare in un anno 125 miliardi di titoli di stato USA? Un minuscolo Stato con una percentuale di debito pubblico/PIL pari al 99% (dati 2012)? Chi si nasconde dietro il Belgio? Qualche “emissario” o “foglia di fico” della FED, che sta acquistando i titoli di stato USA che le altre banche centrali (soprattutto Russia e Cina) stanno cominciando a liquidare? Una mossa per evitare (o posticipare) la debacle del dollaro USA e occultare il vero stato comatoso della “valuta di riserva globale”?
Ma questo non e’ l’unico “mistero” dell’impenetrabile mondo dell’Alta Finanza. In un precedente articolo, avevo segnalato che dal 2012 gli USA, da esportatori di oro in rottami per riciclo, si erano trasformati improvvisamente, negli ultimi due anni, in importatori netti di oro in rottami. Molto strano. La cosa ancora piu’ strana e’ che questo oro da riciclo proviene in larga parte (221 tonnellate) da un minuscolo Paese del Sudamerica, il Suriname.
La questione si fa assai intrigante. “Insiders” e “Mani Forti”, all’interno degli USA stanno acquistando oro in rottami (in prima battuta diretti verso apposite fonderie di metalli preziosi, le quali trasformeranno i rottami in lingotti). Ma, chi sono i destinatari finali di quest’oro? Chi sono gli “Insiders” e le “Mani Forti” che stanno investendo immensi capitali in oro, con il paravento del Suriname? E chi sta vendendo oro a questi “Poteri Forti”, occultandosi dietro il Suriname?
Forse queste “Mani Forti” stanno accumulando oro, senza “attirare l’attenzione” di occhi indiscreti, (soprattutto a sconto! guarda caso nel 2013…il prezzo dell’oro e’ crollato e loro acquistavano i rottami in oro!!!) perche’ sono consci del futuro collasso del dollaro americano, e pertanto si stanno “costruendo” un’assicurazione contro la perdita di valore del biglietto verde? Di cosa sono a conoscenza che alle masse non e’ dato sapere?
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto.
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ma, lo sappiamo ormai da anni c’è sempre da aspettarsi di tutto, l’articolo è intrigante, bello e adrenalinico, quindi se non ho capito male se il biglietto verde crolla, le quotazioni dell’oro salgono oppure sono io che ho capito Roma per toma??
Se qualcuno sa qualche cosa in più o ha intuito qualche strategia da seguire gli sarei grato se scrivesse due righe in merito alla questione sopra citata nell’articolo, almeno da potermi fare una profonda riflessione anche a me, visto e considerato che tutto può essere.
…belle domande le tue!
…TI CHIEDO IO:
1) sei interessato ad investire nell’oro? se si nel fisico o tramite “carta” (etf – certificati)
2) se si alla domanda 1, quanto del tuo patrimonio? 5% -10% -15% -20%???
…deciso la percentuale del patrimonio e lo strumento, investi il tuo capitale con un piano di accumulo, piano piano buono buono.
Ma, pensavo al massimo ad un 5% nel fisico, non dovrei rischiare molto, magari da qui a fine anno va a 1600 $ oncia o no?? ciao
Post interessante. Il Suriname ci sta , ma strano questo Belgio
Si la posizione del Belgio è davvero singolare, per quel che riguarda il Suriname ci sarebbe da investigare più a fondo, ci sarà una corposa base di appoggio o per meglio dire cricca di americani che gestisce il gioco, a questo punto lascerei questo compito al ben informato autore dell’articolo.
Già a fine febbraio si parlava di Belgio. https://aurorasito.wordpress.com/tag/us-bond/
Post interessante di sicuro anche se prima di una debacle del dollaro è lecito aspettarsi qualche intervento militare.Il passaggio al reminbi nn avverra’ in modo indolore.Dico solo la mia.
…io non lo so se a fine anno arriva a 1600 dollari… se lo sapessi acquisterei un certificato leva 5 sull’oro investendo tutti mi miei (pochi) averi!!!
ti consiglio di leggere Il libro di Mike Maloney, Guida per investire in oro e argento, è il libro più venduto di sempre, per quanto riguarda l’investimento in metalli preziosi.
una volta letto il libro ti puoi fare un’idea di cosa succede quando la “stampante monetaria” funziona a pieno regime, e capirai la funzione che puo’/deve avere l’oro nel tuo portafoglio.
ti lascio questa massima:
“Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un’espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell’abbandono volontario di un’ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto.”
Ludwig von Mises
Ho letto tutto quello c’è nel aurorasito, grazie per la segnalazione del URL, io personalmente non sapevo di questo sito e nemmeno della situazione che si è creata ossia quella tra Belgio, Cina e Stati Uniti, quindi c’è come al solito da stare in campana, un saluto ciao.
Si, dalla massima di Ludwig von Mises, devo dire che è abbastanza catastrofica, mi viene quasi voglia di chiudere tutte le mie posizioni di investimento mettere i denari in un baule ermetico poi affittare un escavatore fare un buco profondo 6/7 metri in giardino e sterrarci dentro il baule, dopo di che con qualche spicciolo comprare 3 o 4 mucche una decina di pecore e delle capre e salire all’alpe come già faceva mio nonno.
Comunque tanto per rimanere in tema ce l’ho anch’io una massima forse un po più filosofica: Non ci può essere un’espansione demografica o crescita economica proiettata all’infinito su di un pianeta dalle risorse finite o comunque molto limitate, ciao.
Quell’ articolo l’ho trovato ieri sera. Comunque già a quei tempi qui o su icebergfinanza avevo chiesto ma nessuno mi ha risposto. Uso spesso per informazioni come telegiornale, quindi da prendere con le molle, il sito rischiocalcolato perchè ci sono spesso riportati zerohedge-scenari economici-il corriere della collera e ottime traduzioni di simoncelli di articoli americani. Buono anche il sito effetto risorse di bardi che comincia a scrivere in italiano. Ciao.
“Comunque tanto per rimanere in tema ce l’ho anch’io una massima forse un po più filosofica: Non ci può essere un’espansione demografica o crescita economica proiettata all’infinito su di un pianeta dalle risorse finite o comunque molto limitate, ciao.” Una persona con una massima del genere non può non leggere effetto risorse http://ugobardi.blogspot.it/2014/04/linizio-della-fine-le-compagnie.html
Articolo interessante, come già sottolineato da altri.
Il Suriname non è tanto strano in quanto è un ex possedimento Olandese con forti legami con l’ex potenza coloniale.
Quindi dov’è scritto Suriname leggerei Olanda paese da sempre al centro di OGNI scambio o traffico.
Riguardo al “botto” monetario secondo me è già avvenuto ma nessuno lo vuol dire.
Stanno da 6 anni stampando carta non già per sostenere gli scambi di merci e servizi ma per sostenere la massa di titoli puramente cartacei che ci sono in giro.
Il guaio è che l’unico asset semplice per le persone semplici, cioè la casa, è stato deprezzato e stratassato forse per forzare le persone a vendere sottocosto ed ingrassare i megafondi immobiliari.
Sarei prudente nell’investire in oro con tutta questa massa di rottami da oro (quindi trattasi di leghe dell’oro e non di oro fino o al 98%).
C’è da stare molto ma molto attenti che non tarocchino pure l’oro che resta comunque un investimento difficilissimo da gestire.
Riguardo poi quale investimenti fare o da dove uscire l’indicazione potrebbe essere:
uscire senza scosse dalle posizioni a leva e dai titoli che inglobano altri titoli.
Restano quindi, in ottica super-prudenziale: case (pochissime, piccole e in zona di pregio evitando quelle in posti di vacanza), vigne (solo per chi ce l’ha e la sa coltivare) , oro (poco o tanto a ognuno la scelta) e sempre in monete acquistate dalle zecche nazionali, titoli (pochi e industriali), conti deposito ripartiti su più banche (nazionalizzate) e su più divise (EUR, USD, CHF, e RAND o simil RAND per i più adrenalinici).
Ciao
…concordo con te, ma come dici giustamente metti i “denari” ovvero prima vendi, converti gli euro (carta) in denaro (oro e argento) e solo allora puoi fare il buco e sotterrare il tutto!!!
Concordo pienamente sul fatto che non ci potrà essere un’espansione demografica o crescita economica proiettata all’infinito su di un pianeta dalle risorse finite o comunque molto limitate.
Concordo pienamente sul fatto di comprare 3 o 4 mucche una decina di pecore e delle capre e salire all’alpe come già facevano i ns. nonni.
Ragazzi la miglior scelta è quella di spenderli e girare il mondo come insegna il mitico John_Ludd. Oppure investire sul risparmio energetico della casa.
comprare 3 o 4 mucche una decina di pecore e delle capre e salire all’alpe come già faceva mio nonno
Ho paura che scopriresti cose che non ti piacerebbero. 🙂 Già solo prima di riuscire a fare un pollaio scopriresti che La Fontaine non aveva scelto a caso la volpe per indicare la furbizia.
E prima di mangiarti un uovo rifaresti quattro volte il pollaio e compreresti decine di galline. Immagina con le mucche
Al primo parto torneresti in città 🙂 🙂 🙂 A meno che tu sia rimasto col nonno per un tempo sufficiente. Ma quando avevamo i nonni che avrebbero insegnato noi non avevamo alcuna intenzione di imparare.
Si fa per dire eh 🙂
Infatti
Io in questo momento preferisco rifare il pieno ad una cisterna da 20k di gasolio piuttosto che comprare un certificato oro. Considerato che per i consumi miei mi metto a posto per concludere più che degnamente la mia esistenza
Fallo ora in tempi non sospetti e una volta riempieta ( se è interrata ) cementa l’apertura. La prudenza non è mai troppa. Ciao.
…sfondi un portone aperto! già il mitico john_Ludd… già mi manca… ma lui sicuramente si sta divertendo!
…sul risparmio energetico… si sto preparando la nuova casa in modo che sia auto sufficiente.
(fotovoltaico + solare termico a svuotamento collegato al riscaldamento a pavimento, ottima coibentazione)
…io il mestiere da giovane l’ho imparato anche bene, poi ho fatto altre scelte.
Ho ancora molti d’infanzia che lo praticano e li vedo sani e felici! 8)
hay mi sa che io e te non siamo tanto lontani. Chiedi al boss la mia mail e se vuoi vedere funzionante quello che intendi fare ti fornisco l’occasione . Magari davanti ad una fetta di salame e una bottiglia di vino .
MIO !
Incriticabile in quanto già ben definito dall’etichetta 🙂
Danilo per cortesia lasci la mia mail a OTTOFRANZ o se mi dai la sua? Grazie!
ps: intendi solare termico etc etc’ ? sarei curioso di vedere in funzione il tutto!
…FETTA DI SALAME… OK! VINO…. OK!!
…ma di che provincia sei?
ùè Gennarì 8)
occhio qua ➡ http://www.treasury.gov/ticdata/Publish/mfh.txt – [rilascio ufficiale: Aprile 15, 2014]
ora “siamo” a Febbraio 2014 🙂 – [così vedono anche il trend anno su anno: Febbraio 2013 – Febbraio 2014 – più “attendibile” 😉 per 💡 compiuta e di “durata” 🙄 ].
Sul Belgio, Ci sarebbe da scrivere un poema. Ulisse avrebbe detto: “Nessuno” – a POLIFEMO (quello con un sO_l_O occhio 😉 – “EUROCLEAR”).
F. Remy (L’Echo), “La Russie met son argent à l’abri en Belgique” – Avril 10, 2014
http://www.lecho.be/dossier/ukraine/La_Russie_met_son_argent_a_l_abri_en_Belgique.9487669-7681.art
Sull’OrO: occhio sempre al cucuzzaro degli “Emiri” – l’altro POLIFEMO: “accocchiano senza un se e un dove”. 😯
サーファー © Surfer 😆
http://www.rischiocalcolato.it/2014/04/loro-cartaceo-non-buono-come-quello-fisico.html
Si ok lo so benissimo anch’io che cosa vuol dire fare il contadino, è veramente dura, ma alla sera sei comunque soddisfatto, ho un’amica in svizzera che ha un maso, sono stato da lei anche per 4 mesi di fila ma di mucche non ne ha 4 ma circa una quarantina, poi 80 pecore, 25 capre e 16 cavalli, ci si alza alle 4.30 e si finisce alle 20 circa, se calcoli le ore di lavoro il guadagno è davvero poco, ma se nasci con quella mentalità è difficile cambiare lavoro o stile di vita, in parole povere sei su un altro pianeta, i rapporti con le altre persone sono completamente diversi, si rimane attivi per molte ore al giorno ma con dei ritmi e tempi più soft e poco stress, comunque io ho imparato ad adattarmi un po a tutto ho studiato e lavorato molto, ora sono soddisfatto anche quando faccio trading subisco poco stress e lo faccio con piacere anche quando fisiologicamente becco lo stop in perdita, un saluto ciao
Ho letto il tutto su rischiocalcolato, grazie del URL, e dunque fin dagli inizi della borsa mi sembra fosse quella di Amsterdam dove inizialmente venivano emessi i pagherò primi strumenti finanziari cartacei di contrattazione, l’oro era come tanti dicono una materia di rifugio nel caso gli affari nei comparti immobiliari, energetici, materie prime di ogni genere ecc ecc andassero a ramengo con l’oro si poteva stare tranquilli anzi in alcune situazioni di turbolenza e fallimenti vari esso si rivalutava, ma ora le cose sono un po cambiate, ormai gli etf etc e altri strumenti cartacei vengono scambiati quotidianamente in quantità enormi, fin che gli scambi avvengono in maniera equilibrata il giochino regge ma se dovesse cambiare la bilancia degli scambi ossia si vendono quantità enormi di contratti cartacei e nessuno più li compra allora si verificherebbe qualche cosa che io non voglio immaginare o per meglio dire non immagino nemmeno.
Detto ciò mi sembra che allo stato attuale il prezzo di costo dell’oro sia attorno ai 1000/1050 $ oncia, solo quando i prezzi arriveranno a quei livelli allora ne comprerò un pochino ( fisico ) probabilmente a Zurigo. ciao
Ho letto recentemente su un blog straniero un commento di un lettore molto attivo nella ricerca che praticamente diceva che il mondo e’ dominato da due famiglie che da sempre si fanno la guerra..
I Rockefeller e i Rothshilds…dove i Rock sono prevalentemente massoni e i Roth sono giudei…
secondo lui queste due famiglie si stanno dividendo il mondo (in pratica i Rock gli Usa e i Roth la Cina), la crisi ukraina altro non e’ che un’ azione che servira’ a portare nella sfera dei Roth la stessa Ukraina e la Russia
in pratica i Rock si tengono le americhe e l europa mentre i roth il resto cina, russia, asia mentre il middle east dovrebbe essere diviso
scrivo questo qui perche’ diceva che i Roth hanno sempre usato l’ oro come arma…non appena i Rock fanno qualcosa di sbagliato fanno schizzare l’ oro all’ insu’…in effetti la grand parte dell’ oro dei Roth dovrebbe essere a HK
un particolare..poco tempo fa i Roth hanno comprato quasi il 40% del gruppo di investimenti dei Rock…non so questo cosa significhi..se sia meglio o peggio..per noi…
quando ho letto questo commento ho detto…vabbe ci sono teorie che dicono che il mondo e’ collegato a dei centri d interesse..a dei gruppi…pensavo almeno che fossero di piu’…certo che se le sorti del mondo son in mano a un quasi 100nario e a un quasi 80enne..annnamo bene…
Suggerimento… aggiungi al gasolio un bel pò di Sta-Bil Diesel… se non vuoi buttarlo via quando ti serve…
http://www.goldeagle.com/UserFiles/file/Diesel%20Tank%20Maintenance.pdf
😉
Non prendete troppo alla lettera i dettami della “scuola austriaca”.
Tecnicamente descrivono in modo classico un sistema capitalistico astratto e molto diverso dall’attuale.
E’ un sistema, l’attuale, con capitale estremamente concentrato e gestito, sia pure in modo contraddittorio, da organismi centralizzati che fanno una politica economica finanziaria e riescono a controllare il mercato che non è più quello “classico”.
Non sottovalutateli mai.
In linea teorica, bolle creditizie, derivati, etc, etc, sono tutte scommesse su di un futuro sia di “rientro” possibile del capitale che di remunerazione e valorizzazione del capitale.
Se l’economia reale in sovrapproduzione dovesse “ripartire” con l’innesco di nuovi motori dello sviluppo e la ristrutturazione di ciò che è fuori mercato, la baracca reggerebbe e si aprirebbe un nuovo ciclo di lungo periodo di espansione con una base produttiva più allargata e globalizzata.
Il problema è che forse non ci sarà nessuna “espansione” per limiti fisici, qualche guerra etc. e allora… addio sistema finanziario.
La mia scelta “dopobomba” è mare, vento e libertà.
Detesto GPS, motori a bordo, detergenti tutto lustro, so navigare e per me il massimo della libidine è un gran lasco con mare formato, di notte, la luminosità del plancton, l’orrizzonte libero e nessuno che ti rompa il c..
se mettete su un allevamento di pecore o altro, sono disponibile per trasporti via mare in modo ecocompatibile ed ecosostenibile.
mah, il Suriname ho letto poco fa in alcuni siti internet, naviga attorno all’ALBA, l’alleanza bolivariana tra i popoli del Sudamerica. ho dato un’occhiata siccome quando sono stata a Cuba, avevo parlato con dei volontari (medici)che erano stati in Suriname, cosìccome in Venezuela, e perciò non sarei così sicura di leggere Olanda. Certo che i soggetti che stanno a capo di certi paesi sudamericani non sarebbe strano tengano il piede in più scarpe, e si facciano gli affari loro.
sinceramente queste teorie fumettistiche mi pare lasciano il tempo che trovano. mi pare più scontato che una pluralità di soggetti che detegono il potere economico, cerchino di trovare accordi per ampliarlo. inoltre è indubbio che gli usa cerchino di esportare coattivamente o con altre strategie il loro modello economico, sociale e culturale.
I “tori” hanno riguadagnato il mercato, ma, come dicevo sopra, non sono sicuro se riusciranno a mantenere le posizioni, in quanto le forze “rialziste” e quelle “ribassiste” si bilanciano, equilibrandosi vicendevolmente.
OGGI BRUTTA GIORNATA PER I “TORI” .. 8°
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