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Il peggior posto dove investire oggi

Scritto il alle 15:02 da Danilo DT

Lasciamo perdere la staffetta “Letta-Renzi” e quello che può significare politicamente, comprese le eventuali influenze sui mercati finanziari. Potrebbero esserci conseguenze sui nostri BTP o forse no. Il FTSEMIB magari corregge oppure regge bene all’impatto.
Ma si sa, in finanza tutto è diventato relativo e legato a dinamiche decisamente atipiche.

Intanto però l’economia, quella reale, va avanti. O per lo meno dovrebbe andare avanti. Dico “dovrebbe” perché qui tutto sta andando nella direzione “opposta” o quantomeno non nella direzione auspicata.

C’è il clima peggiore in assoluto nei salotti della politica e dell’economia. Un clima di “tutti contro tutti” dove ormai la rabbia, la disperazione e a volte la rassegnazione regnano sovrane. E come sempre accade, qualcuno ne approfitta della delusione popolare, regalando promesse e fingendosi portavoce del popolo, senza esserlo.
Sia ben chiaro, questo mio discorso non ha colore politico, in quanto TUTTI i partiti hanno le loro colpe.
E visto che tutti hanno le loro colpe, vi posto questo simpatico grafico, dove troverete per ogni tipo di governo le performance del nostro PIL. Il Governo Letta è ormai all’epilogo. Che farà il Governo Monti?

Politica vs PIL

Secondo molti il prossimo semestre rischia di mettere a nudo tutte le debolezze strutturali del nostro paese, soprattutto se la BCE non interviene in modo deciso a difesa dell’Euro.

“Dateci un paese normale – dice Squinzi – e vi faremo vedere di che cosa siamo capaci”. Che riprende i punti fondamentali del manifesto per la competitivita’ presentato un anno fa. Taglio drastico dei costi produttivi, taglio del cuneo fiscale, stabilizzazione delle risorse per i salari di produttivita’, maggiore liquidita’, rilancio degli investimenti in ricerca, con imposta di credito allargate, e degli investimenti per beni strumentali.
“Non c’e’ ripresa senza impresa” ribadisce la presidente degli industriali di Torino Licia Mattioli. E la sensazione e’ che si siano abbandonati i toni pacati del passato. L’impresa e’ in trincea, aggiuge la Mattioli, in un paese che ha perso il 25 per cento della produzione industriale e il 9 per cento di pil. Che per Torino si traduce in 7 miliardi di prodotto interno lordo persi dal 2008.
Parla di ritardi nei pagamenti la presidente degli industriali di Asti. “Qui il problema e’ che si fallisce per troppo crediti e non per debiti” (…) “la mancanza di visione di chi governa e l’incapacita’ anche di piccoli cambiamenti”. Pesa la mancanza di certezza del diritto. “Qui sindaci, amministratori e imprenditori rischiano il penale per svolgere il proprio lavoro. Se potessimo mettere le ruote sotto i nostri stabilimenti li porteremmo via”. (Il Sole 24h) 

Queste sono solo alcune delle tante frasi di sfogo di un tessuto economico ormai allo stremo. Ma ormai…non vi racconto nulla di nuovo… Ma state pur certi che con questo brillante scenario l’economia non potrà certo ripartire e, non dimentichiamolo, dall’esteno non verranno certo ad investire in Italia se NON per avere un tornaconto molto “rotondo” a seguito di giusta spremitura. Perché dall’estero sanno benissimo che oggi, l’Italia, non ha prospettive.
Tanto per non sbagliarci, guardate che cosa dice il FMI in un documento delle ultime ore, che potete scaricarvi CLICCANDO QUI:

Giustizia da rifare innanzitutto. I contratti da noi hanno quasi il sapore della burla… E ce lo ricorda anche il Fondo Monetario Internazionale.

E tutto questo fa dell’Italia uno dei peggiori posti dove andare ad investire. Mancano le riforme economiche ma con un sistema giudiziario così penoso, dall’estero non si sentono certo tutelati.
Il mondo è pieno di posti migliori dove andare ad investire. Ma non ve lo dice il vs titolare del blog. Lo dice il FMI.
Game over ragazzi…

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Danilo DT

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29 commenti Commenta
gilles27
Scritto il 14 Febbraio 2014 at 17:08

“Non c’e’ ripresa senza impresa”
“NON C’E’ RIPRESE SENZA COMPRATORI” dico io.

Uno dei problemi dell’ Italia è il prezzo “folle” degli immobili (in Italia si è preferito da sempre investire negli immobili anziché in ricerca, innovazione, infrastrutture realmente utili etc etc).
il prezzo dell’immobile alto “chiama” un affitto alto.
Un affitto alto “strozza” sul nascere ogni attività imprenditoriale.
Un affitto alto “strozza” il potere di acquisto di operai, impiegati che devono affittare un alloggio per vivere…. (500 euro di affitto per due stanze a fronte di salari di circa 1000 euro – quando va bene – per i giovani “fortunati” che trovano lavoro…)
Alcuni esempi: un operaio a Milano guadagna euro 1200 e un alloggio di 80 m2 costa a dir poco, circa 400.000 euro, equivalente ad oltre 333 mensilità.
Un operaio in Germania guadagna mediamente 2500 euro, un alloggio a Berlino di 80 m2 costa circa 160.000 equivalente a 64 mensilità. ( come in Italia negli anni ’70 e ’80)
…in Italia è successo questo grazie al colore nero e non intendo colore della pelle.
…FORZA che in ITALIA con RENZI ci sarà la ripresa… la ripresa per il cu.o.

oooops: ho visto sopra “FORZA ITALIA con RENZI” …segno del destino. Amaro.

ddb
Scritto il 14 Febbraio 2014 at 19:50

“Uno dei problemi dell’ Italia è il prezzo “folle” degli immobili ”
“un operaio a Milano guadagna euro 1200 e un alloggio di 80 m2 costa a dir poco, circa 400.000 euro”

Milano non è l”‘Italia”
nei paesi e città del sud, 80 mq “discretamente signorili” li può pagare 56.000/80.000 euro.
Non mi sembra folle.

gainhunter
Scritto il 14 Febbraio 2014 at 22:22

gilles27@finanza,

Perchè in Germania non hanno avuto la bolla immobiliare che si è verificata in tutti i paesi occidentali lo spiega bene questo articolo: http://www.spiegel.de/international/business/real-estate-doldrums-why-the-global-housing-market-boom-bypassed-germany-a-552901.html

E perchè a Berlino le case costano meno che nel resto della Germania lo spiega bene questo commento di un utente del forum di finanzaonline: http://www.finanzaonline.com/forum/immobiliare/1298517-mercato-immobiliare-berlino-vs-roma-perche-queste-differenze-2.html#post28937759

“Un operaio in Germania guadagna mediamente 2500 euro”
Forse è meglio che ti aggiorni e verifichi questo dato con qualche statistica recente e affidabile.

ottofranz
Scritto il 14 Febbraio 2014 at 23:37

si, e non dimentichiamoci che dove ci sono gli “immobili discretamente signorili” fare impresa vuol dire pagare tasse in più ad un altro socio occulto che è la criminalità organizzata

Il vero cancro che prima o poi resterà senza corpo da divorare

kry
Scritto il 15 Febbraio 2014 at 09:17

gainhunter,

Ciao gainhunter e danilo qualora riteniamo l’italia un posto dove non investire a fronte dei dati che seguiranno non mi sembra che francia spagna e gran bretagna siano poi migliori. Probabilmente mi sbaglio e mi farebbero molto piacere le vostre considerazioni. Ciao grazie e buon fine settimana.+++++ Vola il commercio estero dell’Eurozona nel 2013: secondo la prima stima di Eurostat si registra un surplus di 153,8 miliardi di euro a fronte dei 79,7 mld del 2012, anno in cui si era registrato il dato migliore dal 2006. L’ Ue a 28 registra un surplus di 49,9mld nel 2013, contro un deficit di 115mld nel 2012. Nel 2013 il surplus più forte si è registrato in Germania (+185,5 miliardi tra gennaio e novembre 2013), che da sola va oltre il dato complessivo dell’Eurozona, seguito dall’Olanda (50,6mld), Irlanda (34,6) Italia (26,8), e Belgio (13,9). I deficit più ampi in Gran Bretagna (-78,6 miliardi), Francia (-69,9) Grecia (-17,9) e Spagna (-14,4). Nel 2013 l’Ue-28 ha aumentato gli export soprattutto verso la Svizzera (+28%), Corea del Sud (+6%), e i cali più forti verso India (-7%) e Giappone (-4%) . Diminuiti quasi tutti gli import, tranne che da Turchia (+3%). Il commercio internazionale dell’eurozona a dicembre ha registrato un surplus di 13,9 miliardi, contro i 9,8 miliardi del dicembre 2012. A novembre 2013 era stato di 17miliardi. Lo comunica Eurostat. L’Ue-28 ha invece registrato un surplus di 8,2 miliardi, contro i -2,4 del dicembre 2012. A novembre 2013 si era registrato un attivo di 3,1 miliardi. È un record storico il surplus di 153,8 miliardi di euro stimato da Eurostat nella bilancia commerciale dell’Eurozona per il 2013. ++++++

kry
Scritto il 15 Febbraio 2014 at 09:52

ddb@finanza,

Io invece mi son sempre chiesto se non è folle la persona che continua ad abitare in una città popolosa. Perchè è vero che Milano non è l’Italia come Tokio non è il Giappone e visto come li esistano per la casa i mutui perpetui passati dal padre al figlio che equivale ad essere schiavi per la vita più che per la casa e come questa crisi stia giapponesizzando il mondo continuo a domandarmi che senso abbia tutto questo. Con 400.000 euro anche in un qualsiasi paese di provincia che disti 50Km da milano si comprano villette ( e se a schiera costano meno ) che non sono assolutamente paragonabili ad un qualsiasi appartamento della città. Questo mistero mi affascina pur non comprendendone il senso.

ddb
Scritto il 15 Febbraio 2014 at 12:53

ottofranz:
si, e non dimentichiamoci che dove ci sono gli “immobili discretamente signorili” fare impresa vuol dire pagare tasse in più ad un altro socio occulto che è la criminalità organizzata

Il vero cancroche prima o poi resterà senza corpo da divorare

Questa è un’altra storia.
Io ho voluto sottolineare che quando si parla di “immobiliare” si generalizza troppo.
La situazione delle grandi città è diversa da quella dei piccoli centri, come c’è differenza tra nord e sud.

ddb
Scritto il 15 Febbraio 2014 at 13:05

kry@finanza,

Ci sono persone che cadono in depressione se non sentono il rumore del traffico!
Ci sono persone che ha paura di abitare isolata (anche in una villetta a schiera).
Gli anziani preferiscono vivere in zone i cui servizi essenziali siano raggiungibili a piedi (specialmente se non puoi più guidare).
E in ogni caso devi aggiungere i costi di trasporto e i disagi. Conosco persone che “partono” alle 6/6.30 di mattina per essere a lavoro alle 9.00.

ottofranz
Scritto il 15 Febbraio 2014 at 16:49

ddb@finanza,

Per carità nessun intento polemico. Ho solo “preso a prestito” per indicare che da noi fare impresa ha un problema in più, e non di poco conto.

Ho amici cari che al Sud ci devono convivere e chi può rinuncia addirittura.

Non è degno di un paese civile

gainhunter
Scritto il 15 Febbraio 2014 at 16:49

kry@finanza,

E cosa vuoi che ti dica? Quando ho letto la notizia la prima cosa che mi è venuta in mente è l’imperialismo europeo come estensione dell’imperialismo tedesco citato molto argutamente da John Ludd tempo fa…
Quei numeri lì sono saldi, quindi se da un lato sono numeri positivi perchè vuol dire che i prodotti italiani continuano a essere apprezzati all’estero, dall’altro indicano anche che la domanda interna continua a essere latente (non penso che gli italiani si siano messi tutti a comprare solo prodotti italiani). Comunque ormai io guardo solo ai dati della Lombardia (http://scenarieconomici.it/rapporto-4-trimestre-2013-la-lombardia-si-rimette-in-marcia/), tutto il resto non mi interessa, tanto i primi a parlare male dell’Italia e a agire contro l’Italia sono gli Italiani, e allora che vadano, anzi… restino a quel paese.

Buon weekend anche a te.

ottofranz
Scritto il 15 Febbraio 2014 at 16:55

scusate la troppa presenza, ancora una cosa.

Resta il fatto che gli eventi economici ci hanno ormai abituati a voltafaccia strabilianti.

Non mi stupirei se di colpo con un paio di mosse ben assestate (giustizia e lavoro) di colpo diventassimo il miglior posto dove investire al mondo

Voi vi stupireste?

gainhunter
Scritto il 15 Febbraio 2014 at 17:10

kry@finanza,

Qui una risposta accurata in merito al miglioramento delle patite correnti nei paesi periferici:
http://scenarieconomici.it/nomisma-prodi-eurocrisi-causata-da-ciclo-di-frenkel-nellarea-euro-opssss/

@Ottofranz:

Dipende molto dai punti di vista: se un investitore straniero vuole essere libero di gestire i suoi affari come meglio crede, anche al limite o oltre il limite della legalità, la lentezza dei processi diventa un vantaggio, ed ecco che l’Italia diventa il miglior posto dove investire. O vogliamo credere che gli investitori stranieri sono tutti lindi e candidi? Personalmente penso che le inefficienze della giustizia siano uno degli ultimi aspetti che vengono considerati da un possibile investitore straniero, ma posso sicuramente sbagliarmi.

kry
Scritto il 15 Febbraio 2014 at 19:25

gainhunter,

Grazie. Ciao. 😀

paolo41
Scritto il 16 Febbraio 2014 at 18:04

gainhunter,

kry@finanza,

Prodi, dopo tutto lo sfacelo che ha causato, si sta muovendo per sostituire Napolitano ……

kry
Scritto il 16 Febbraio 2014 at 18:55

paolo41,

Già al peggio non c’è fine. 😯 Mi sembrava che si dicesse siamo alla frutta non ……… alla mortadella. 🙄

gainhunter
Scritto il 16 Febbraio 2014 at 20:51

paolo41,

L’ho visto per caso due giorni fa in un’intervista e ha detto che con la politica ha chiuso, spero (anche per lui) che tenga fede a questa dichiarazione.

gilles27
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 09:24

ddb@finanza:
“Uno dei problemi dell’ Italia è il prezzo “folle” degli immobili ”
“un operaio a Milano guadagna euro 1200 e un alloggio di 80 m2 costa a dir poco, circa 400.000 euro”

Milano non è l”‘Italia”
nei paesi e città del sud, 80 mq “discretamente signorili” li può pagare 56.000/80.000 euro.
Non mi sembra folle.

Caro Ddb
dimmi dove si puo’ comprare al sud ” 80 mq discretamente signorili” che corro ad acquistare.
In Puglia, a Napoli sicuramente NO. lo so per certo.
poi se vuoi paragonare capre con cavoli va bene. io ho paragonato Berlino con Milano, potevo paragonare Berlino con Roma, ma era addirittura peggio.
Saluti.
ps: se Vuoi acquistare ad Marmora con 25000 ti porti via un Superlusso di 100 mq.

gilles27
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 09:30

gainhunter:
gilles27@finanza,

Perchè in Germania non hanno avuto la bolla immobiliare che si è verificata in tutti i paesi occidentali lo spiega bene questo articolo: http://www.spiegel.de/international/business/real-estate-doldrums-why-the-global-housing-market-boom-bypassed-germany-a-552901.html

E perchè a Berlino le case costano meno che nel resto della Germania lo spiega bene questo commento di un utente del forum di finanzaonline: http://www.finanzaonline.com/forum/immobiliare/1298517-mercato-immobiliare-berlino-vs-roma-perche-queste-differenze-2.html#post28937759

“Un operaio in Germania guadagna mediamente 2500 euro”
Forse è meglio che ti aggiorni e verifichi questo dato con qualche statistica recente e affidabile.

…forse è meglio che ti aggiorni tu.
Un operario di WW, di Audi, di Bmw etc etc, guadagna 2500 euro netti al mese (euro piu’ euro meno) e bada ben bada ben , gli operai ww e audi, nel 2013 hanno percepito un premio di produzione netto relativo all’anno 2012 di circa 8.000 euro netti. TI PARE POCO
Um operaio del gruppo FIAT , (tanto per fare paragoni sensati) guadagna medimente 1.200/1.400 netti mese, SENZA NESSUN PREMIO DI RISULTATO.
…poi anche in Germania ci sono sicuramenti salariati sotto i 2500 euro netto, come del resto anche in Italia.
…poi se anche tu vuoi paragonare capre con cavoli… FAI PURE.

ddb
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 12:53

gilles27@finanza: Caro Ddb
dimmi dove si puo’ comprare al sud ” 80 mq discretamente signorili” che corro ad acquistare.
InPuglia, a Napoli sicuramente NO. lo so per certo.
poi se vuoi paragonare capre con cavoli va bene. io ho paragonato Berlino con Milano, potevo paragonare Berlino con Roma, ma era addirittura peggio.
Saluti.
ps: se Vuoi acquistare ad Marmora con 25000 ti porti via un Superlusso di 100 mq.

Caro Gilles27,

a Caltanissetta ed Enna trova questi prezzi, se vuole la metto in contatto con varie agenzie immobiliari.

Mai paragonato capre e cavoli. Anzi ho indicato di non fare “di tutta l’erba un fascio” (come, ad esempio, paragonare Berlino con Milano).

paolo41
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 13:07

gilles27@finanza,

http://vocidallagermania.blogspot.it

non so se questo blog è ancora attivo, ma dava alcune esaurienti spiegazioni

ddb
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 13:11

gilles27@finanza: Caro Ddb
dimmi dove si puo’ comprare al sud ” 80 mq discretamente signorili” che corro ad acquistare.
InPuglia, a Napoli sicuramente NO. lo so per certo.
poi se vuoi paragonare capre con cavoli va bene. io ho paragonato Berlino con Milano, potevo paragonare Berlino con Roma, ma era addirittura peggio.
Saluti.
ps: se Vuoi acquistare ad Marmora con 25000 ti porti via un Superlusso di 100 mq.

PS
Il concetto di “superlusso” è un concetto molto personale.
Comunque so che a Marmora (bellissimo comune), come nella maggioranza dei paesi italiani, con 25.000 euro è possibile comprare case (anche con terreni) da sistemare.

Una casetta nelle vicinanze del centro abitato, mi piacerebbe.
Ma Monti ha detto che solo i ricchi possono permettersi le seconde case. Ed io ricco non sono.

gainhunter
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 13:39

paolo41,

Grazie Paolo, proprio quello che volevo segnalare.

gilles27
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 15:15

gainhunter,

…mi’fratello va regolarmente in germania. (mi’ccugino no!)
Comunque se siete convinti che l’Italia è meglio della Germania… fate pure.
I dati dicono altre cose.
Cordialissimi saluti.

gilles27
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 15:24

gainhunter,

https://triskel182.wordpress.com/2012/03/26/modello-tedesco-un-operaio-della-volkswagen-guadagna-il-doppio-di-un-collega-della-fiat-vittortio-malagutti/
Modello tedesco: un operaio della Volkswagen guadagna il doppio di un collega della Fiat (Vittortio Malagutti).
26/03/2012 di triskel182
A confronto le buste paga erogate dai due grandi gruppi automobilistici: 2600 euro netti contro 1.400. Il lavoratore italiano prende di meno, paga più tasse e si ritrova welfare e servizi più scadenti. Eppure i bilanci della casa di Wolfsburg battono alla grande quelli del concorrente torinese. Intanto Marchionne chiede nuovi sacrifici e aiuti all’Europa.

gilles27
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 15:25

paolo41:
gilles27@finanza,

http://vocidallagermania.blogspot.it

non so se questo blog è ancora attivo, ma dava alcune esaurienti spiegazioni

https://triskel182.wordpress.com/2012/03/26/modello-tedesco-un-operaio-della-volkswagen-guadagna-il-doppio-di-un-collega-della-fiat-vittortio-malagutti/
Modello tedesco: un operaio della Volkswagen guadagna il doppio di un collega della Fiat (Vittortio Malagutti).
26/03/2012 di triskel182
A confronto le buste paga erogate dai due grandi gruppi automobilistici: 2600 euro netti contro 1.400. Il lavoratore italiano prende di meno, paga più tasse e si ritrova welfare e servizi più scadenti. Eppure i bilanci della casa di Wolfsburg battono alla grande quelli del concorrente torinese. Intanto Marchionne chiede nuovi sacrifici e aiuti all’Europa.

gainhunter
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 18:18

gilles27@finanza,

Mai detto questo.
Operaio VW operaio tedesco
Operaio Fiat operaio italiano
Se avessi scritto “un operaio a tempo pieno indeterminato della VW guadagna il doppio di un operaio a tempo pieno indeterminato della Fiat” non avrei avuto nulla da obiettare.
🙂

gainhunter
Scritto il 17 Febbraio 2014 at 18:30

gainhunter,

L’editor dei commenti ha mangiato un pezzo… Era:
“operaio VW” diverso da “operaio tedesco”
“operaio Fiat” diverso da “operaio italiano”

Per esempio guardando qui: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_average_wage lo stipendio medio in Germania è di poco superiore rispetto a quello in Italia. Naturalmente dipende molto da come vengono calcolate le medie, quello che volevo far notare è che la realtà del lavoro in Germania non è così brillante come appare da confronti semplicistici, tant’è vero che se l’ILO è arrivata a indicare la svalutazione salariale applicata in Germania come causa principale della crisi dell’eurozona, evidentemente c’è qualcosa che non quadra…
Comunque io ti ho solo fatto notare che il dato che hai citato (come dato medio generalizzato) non è corretto, e non sono certo qui per convincerti, se vuoi approfondire il tema e verificare o meno quel dato è una tua scelta. Ciao.

gilles27
Scritto il 18 Febbraio 2014 at 08:34

gainhunter:
gainhunter,

L’editor dei commenti ha mangiato un pezzo… Era:
“operaio VW” diverso da “operaio tedesco”
“operaio Fiat” diverso da “operaio italiano”

Per esempio guardando qui: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_average_wage lo stipendio medio in Germania è di poco superiore rispetto a quello in Italia. Naturalmente dipende molto da come vengono calcolate le medie, quello che volevo far notare è che la realtà del lavoro in Germania non è così brillante come appare da confronti semplicistici, tant’è vero che se l’ILO è arrivata a indicare la svalutazione salariale applicata in Germania come causa principale della crisi dell’eurozona, evidentemente c’è qualcosa che non quadra…
Comunque io ti ho solo fatto notare che il dato che hai citato (come dato medio generalizzato) non è corretto, e non sono certo qui per convincerti, se vuoi approfondire il tema e verificare o meno quel dato è una tua scelta. Ciao.

Signor “Cacciatore di guadagni” io non voglio convincere nessuno e tantomeno un cacciatore di guadagni. MA come già detto in altro commento la Germania la conosco abbastanza bene perché ‘MIFRATELLO va regolarmente in Germania per lavoro, e quando è in Italia segue comunque le vicende tramite la tv e giornali tedeschi. DICO ANCHE PER INCISO CHE A ME I TEDESCHI NON PIACCIONO. MA BISOGNA RICONOSCERE CHE A LIVELLO ORGANIZZATIVO SONO MOLTO MEGLIO DI NOI.
SALUTI.

gainhunter
Scritto il 18 Febbraio 2014 at 13:32

gilles27@finanza: MA BISOGNA RICONOSCERE CHE A LIVELLO ORGANIZZATIVO SONO MOLTO MEGLIO DI NOI.

Concordo pienamente e non ho mai affermato il contrario.

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