BCE: immobilismo di Mario Draghi sta diventando logorante
FOCUS sulla deflazione e sui rischi sistemici dell’Eurozona. Ma si tralasciano le impellenti necessità su consumi e tasso disoccupazione. Occorre aspettare l’estinzione naturale dei paesi periferici?
Questo è il sintetico comunicato uscito sul sito della Banca d’Italia oggi pomeriggio.
Un “nulla di fatto sui tassi” con tassi di interesse REPO, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale che non cambiano e restano allo 0,25%, allo 0,75% e allo 0,00%.
Ma questo era ampiamente scontato ed atteso. Nei post che ho scritto in questi ultimi giorni ho infatti accennato a ben altre mosse di politica monetaria, ben più “interessanti” e rivoluzionarie. Ma anche di difficile attuazione nel breve in quanto necessitano della benedizione di qualche grande banca centrale dell’Eurozona.
Ovviamente Draghi ribadisce che i tassi di interesse resteranno bassi per un prolungato periodo di tempo, che la ripresa resta debole e che potrebbe indebolirsi in futuro, e infine che la banca centrale continua a tenere in considerazione ogni strumento possibile, senza per ora utilizzarne alcuno.
Gestione psicologica della crisi e della situazione. Si vuole ricordare al mercato che la BCE c’è, è estremamente potente e basta volerlo… e si POTREBBERO FARE cose che i teutonici non possono nemmeno immaginare (in puro stile Blade Runner). Domina la “forward guidance”.
Ma stavolta non si è fatto nulla. Tutto rinviato quindi a marzo? Forse si, ma solo SE ce ne sarà l’occorrenza. E l’occorrenza potrebbe essere la DEFLAZIONE. Oggi l’inflazione è allo 0,7 % e non fa che scendere. Certo, non in tutti i paesi dell’Eurozona è presente il rischio deflazione. Ma nella maggior parte dei paesi membri lo è.
E cosa potrebbe fare Draghi? Beh, nulla di diverso di quanto detto qui (CLICCATE e vedrete). Al momento la liquidità non sembra un problema. A parte il dato sulla liquidità in ececsso, sempre molto border line, il tasso Eonia al momento non presenta rischi, in quanto è assolutamente sotto controllo. Massima fiducia nel sistema (e anche questo è anomalo).
Se devo essere sincero inizio ad essere un po’ preoccupato. Capisco che la BCE userà le armi a seconda delle condizioni economiche dell’Eurozona. Ma è anche vero che non c’è una omogeneità delle condizioni economiche. La media degli stati membri potrebbe essere accettabile, ma ci sono paesi in forte difficoltà, come il nostro. La deflazione, per esempio, è presente soprattutto nei paesi periferici dove c’è una forte crisi di domanda interna. Guardando UNICAMENTE questi paesi, la BCE dovrebbe intervenire SUBITO. Se però prendiamo questi dati e li mediamo con quelli di Germania & Co, la fotografia che ne deriva è molto diversa.
Un altro esempio. Guardiamo la disoccupazione. Oggi in Eurozona è pari al 12%. E’ un tasso accettabile? E come comportarsi allora per paesi come Spagna e Grecia dove la disoccupazione è superiore al 25%?
Oggi Draghi non ha dato spazio a questi ragionamenti. Della disoccupazione al 12% ha solo accennato in modo molto lato, senza parlarne come un problema vero, visto che la BCE se sarà necessario, interverrà…
… although unemployment in the euro area is stabilising, it remains high, and the necessary balance sheet adjustments in the public and the private sector will continue to weigh on the pace of the economic recovery.
Governments must … continue with product and labour market reforms. These reforms will help to enhance the euro area’s growth potential and reduce the high unemployment rates in many countries. (Mario Draghi)
La Federal Reserve e la Banca d’Inghilterra, le altre banche centrali, hanno invece focalizzato l’attenzione proprio sulla disoccupazione, dandole la giusta importanza. E se ci ragionate sopra, dal tasso disoccupazione dipende poi tutto: inflazione, consumi, benessere, crescita economica. E occorre anche ammettere che le stesse Boe e FED hanno ottenuto risultati (diciamo così…) buoni, abbattendo il numero dei disoccupati, entrambi in area 7% (6.70% in USA e 7.1% in UK a parità di tassi).
Banche centrali, bilanci, tasso disoccupazione e tassi di riferimento a confronto
Caro Mario Draghi, la scelta di intervenire SOLO all’occorrenza può essere un eccellente escamotage per tenere a bada i mercati e la finanza. Ma le esigenze della finanza non sono sempre quelle dell’economia reale.
E visto che TU stesso parli di maggiore aggregazione tra gli stati membri, non sarebbe giusto dare un segnale che va verso questa direzione e fa qualcosa anche a favore di chi è più debole, permettendo loro di provare a ripartire?
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Maledetto copia e incolla 😀
Buongiorno,
se mi è permesso concordo in parte..
Dovremmo metterci d’accordo sulle % inerenti alla disoccupazione e di quanto la FED abbia fatto in questa direzione..
http://intermarketandmore.finanza.com/disoccupazione-usa-il-dato-u-6-mette-a-nudo-la-realta-60179.html
Prendiamo quindi per buono il 7% o il 13% ?
Non è solo una questione legata al 7% o al 13%. Quello che fa la differenza è anche il rapporto tra disoccupazione e il realte tasso di OCCUPAZIONE.
QUindi il dato sisposta inesorabilmente verso il dato peggiore.
Ma occhio, io qui parlo di BCE ed Eurozona, tu parli di FED e USA
Bravo Dream,
la sensazione percepita dalla popolazione dei non “addetti ai lavori”, quelli che se ne impippano dello spread e dei sofismi psico-economici dei mercati (sempre piu’ spesso dipinti come in mano ad in esercito di cocainomani e macchine), è che chi dirige la BCE se ne freghi deliberatamente del bene dei cittadini di questa “grande” Europa.
Ed aumenta l’esercito degli anti-europeosti…
et voila’. Un bel ricorso non si nega a nessuno. Minimo qualche mese per una risposta..
Per il mercato del lavoro in Italia ho una proposta:
Aumentiamo il debito pubblico del 30/40% in quattro anni (come a quanto pare già fatto da qualcuno): sono 600/800 miliardi. Ma non facciamo politiche industriali strane ed empiriche. Limitiamoci a distribuire a (esenti da tasse) 5000000 di persone senza reddito (10% della popolazione) 35000 euro per quattro anni. Questo si’ che un Job Act come si deve! Non si può fare? Peccato poteva funzionare..Tanto la situazione non la potevo sistemare già ora e tanto valeva.
Alternativa: BCE finanzia il sistema bancario italiano che presta i soldi alle famiglie consumatrici per 30 anni a condizioni zirp (gaio! le famiglie consumano, pagano le rate dei mutui pregressi e sottoscrivono polizze vita o similari che comprano a leva gli strumenti emessi da BCE). Non si può fare? Peccato!
Alternativa Quote Bankitalia style: Rivaluto gli immobili in Italia del 100% (Mi ricorda un po’ UK e US) e consento alle banche di prestare soldi sulla parte incrementale e contemporaneamente autorizzo una ‘Good’ Bank a comprare al valore rivalutato tutto quello che verrebbe messo in vendita sul mercato (tanto le nostre case più invecchiano e più valgono..mica come quelle americane che sono di legno….).
Farnetico? Oddio! per democrazia dovrei poterlo fare anch’io. D’altra parte non sono il solo.
per la cronaca, più o meno, non erano neanche idee originali….
ieri sera ho telefonato a Mario mi era sembrato un pò stanco nelle ultime interviste e allora…
“dai Mario perché non fai qualcosa, sono tutti lì che aspettano te come Gesù Cristo che moltiplica pani e pesci”
“eh John che fai, mi prendi per il deretano che è pure piagato a forza di stare seduto, se penso a Ben che ora è a pescare, miseria passerà pure anche x me”
“ok ma qualcosa puoi fare dai… non li deludere”
“senti John lo sanno tutti o meglio tutti dovrebbero sapere che una banca centrale può fare solo 2 cose, muovere i tassi e comprare titoli e pure in modo limitato e selettivo. Potrei lanciarmi in qualche manovra innovativa tipo scontare i crediti delle aziende o applicare tassi negativi ma così distruggo quel che resta dei sistemi bancari, credimi non so che fare o meglio lo so cioè niente ma loro, i matti la fuori non lo capiscono”
“sì capisco Mario… e poi con sti tedeschi deve essere davvero dura”
“ma sì sono fissati su certe cose ma pure gli altri… c’è un mio collega in Giappone che fa cose da chiodi e che ha ottenuto ? ha fatto aumentare del 30% il costo dell’energia, gli stipendi sono gli stessi e la gente spende ancora meno. Mah che ti devo dire, la prossima volta faccio il fioraio”
“Ciao Mario divertiti”
“Ciao John figlio di una cane !”
Se era una barzelletta non l’ho capita…
o forse la battuta era in:
‘miseria passerà anche x me’ (adeguata enfasi sulla parola miseria),
‘Ciao Mario divertiti’ (enfatizzando divertiti)
o ‘Ciao John figlio di una cane’ (alla Bastianich)?
DECISIONE DI POLITICA MONETARIA
A tempo perso mi occupo del settore giovanile di una squadra di basket (rigorosamente dilettantistica) che conta più di 150 iscritti. Da tempo si pone il problema si sostituire la divisa di tutte le squadre perchè ormai lise ed anacronistiche data la vetustà. Latitando sponsor mecenati, data la crisi, abbiamo cercato alternative agli abituali fornitori. Abbiamo trovato produttori cinesi e thailandesi che ci fornirebbero 100 set (sdoganati ivati e certificati) al prezzo che pagheremmo per 10 in Italia. Sinceramente imbarazzati abbiamo valutato una soluzione draconiana.
Tatueremo numero di maglia e logo della società direttamente sulla pelle degli atleti.
Risparmieremo anche sulla lavanderia.
se aspetti qualche settimana i prezzi thai scendono, quelli cinesi non saprei 😀
Buongiorno,
se mi è permesso concordo in parte..
Dovremmo metterci d’accordo sulle % inerenti alla disoccupazione e ti quanto la FED abbia fatto in questa direzione..
http://intermarketandmore.finanza.com/disoccupazione-usa-il-dato-u-6-mette-a-nudo-la-realta-60179.html e poi riconfermali..
Prendiamo quindi per buono il 7% o il 13% ?