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WALL STREET: FED sempre motore del rally della borsa
GUEST POST – dopo lo shutdown e debt cealing, che succederà ai mercati? Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, nella trascorsa settimana, la soluzione, fragile e temporanea, delle problematiche dello shutdown e del debt cealing Usa ha dato, come ampiamente previsto, la stura agli attesi, e per molti aspetti contraddittori, riflessi sui mercati finanziari internazionali.
Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato, in perfetta coerenza con le decisioni assunte circa l’ennesimo innalzamento del tetto del debito pubblico Usa, una marcata contrazione delle quotazioni del dollaro Usa, svalutatosi in una sola settimana di un ulteriore 0,9 %. Contrazione della valuta Usa che ha vanificato i timidi segnali di ripresa delle quotazioni delle commodities, lievitate, in termini nominali, solo di uno 0,7 % .
Coerentemente, anche i tassi d’interesse hanno fatto registrare una marcata tendenza ribassista. In particolare, il rendimento del decennale Usa ha registrato a fine settimana un tasso del 2,58 %, rispetto al 2,69 % di sette giorni prima. Meno marcato è stato invece lo storno sui rendimenti del bond decennale tedesco, che fa registrare a fine settimana un tasso dell’1,83 %. Al riguardo faccio rilevare che, negli ultimi mesi, la forte e marcata correlazione inversa degli anni precedenti tra andamento dei rendimenti obbligazionari ed andamento del mercato azionario, si è alquanto indebolita, ed i bond risultano attualmente essere l’asset class meno correlata con l’andamento del settore equity. Negli ultimi 12 mesi, infatti, il mercato azionario, ha continuato a crescere indifferentemente, sia con tassi in rapida risalita, che, come accaduto nella recente settimana, con tassi in contrazione. Crescita sostenuta prolungata ed ininterrotta che ha permesso, anche in quest’ultima settimana, al nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, di far registrare l’ennesimo record storico delle proprie quotazioni a quota 1744,50 punti. In verità come dimostrano i seguenti grafici, e come già accaduto negli anni 40 e 50 dello scorso secolo, il vero motore della crescita del mercato azionario è la massiccia espansione della base monetaria.
E fintanto che la politica monetaria espansiva continuerà è del tutto aleatorio ed improbabile attendersi uno storno significativo delle quotazioni dell’equity.
Dopo tale premessa, comunico che anche questa settimana, a causa dello shutdown, la CFTC (Commodity Futures Trading Commission), non ha pubblicato il COT REPORT settimanale dei Futures e delle Options sugli indici azionari Usa. Da 3 settimane non abbiamo dunque alcun aggiornamento circa l’evoluzione del mercato dei derivati azionari Usa. Rammento, pertanto qual’era la situazione 3 settimane orsono :
Commercial Traders : – 108.483
Large Traders : + 67.987
Small Traders : + 40.496
In assenza di dati aggiornati, con un ragionamento inverso ed a ritroso rispetto a quello abituale, possiamo ragionevolmente supporre che, dato l’andamento rialzista del mercato azionario Usa delle ultime 3 settimane, quest’ultima conosciuta e definita configurazione del Cot Report, non si sia sostanzialmente modificata nel corso del black-out informativo. Il prossimo venerdì, dovremmo comunque riavere dati aggiornati sulla situazione del mercato dei derivati azionari Usa, nel frattempo riconfermo, la mia ormai nota vision positiva circa l’andamento dei mercati azionari Usa, che non sembrano affatto in prossimità di un storno significativo dei valori raggiunti negli ultimi mesi.
Per quanto concerne, infine, la mia operatività, attuata, da quest’anno, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking condotto sul listino azionario italiano, sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia scegliendo indici, settori e titoli che presentano le migliori performance negli ultimi 6- 12 mesi, registro, dall’inizio dell’anno, un guadagno del 42,6 %, a fronte di un concomitante rialzo dell’indice FTSE ALL SHARE del 18,6 %. Dunque una sovra-performance di ben 24 punti percentuali, in crescita del 6,5% nel corso dell’ultima settimana, che testimonia che il rialzo del listino nazionale è trainato proprio dai titoli dei settori individuati dal nostro stock picking, sostanzialmente riconfermati dall’ultimo check-up settimanale di borsa italiana, che mi suggerisce soltanto di sostituire nuovamente i titoli del settore Tecnologia con titoli del settore Auto, ed a riconfermare per il resto il mio precedente portafoglio, costituito ora da 4 titoli del Ftse Mib, da 5 del Mid-Cap, e da 1 del Ftse Star, appartenenti ai settori Finanza, Servizi al Consumo ( Media soprattutto ) , ed Auto.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una serena e proficua settimana.
Lukas
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