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Boom immobiliare USA: bolla oppure inversione reale?

Scritto il alle 10:25 da Danilo DT

Le banche tornano ad essere delle macchine da soldi pazzesche. Ma non parliamo delle nostre piccole realtà (la stessa Intesa SanPaolo è una banca regionale se paragonata ai colossi USA) ma degli istituti di credito a stelle e striscie.
Il loro terzo trimestre, a parte qualche eccezione, risulta nuovamente strabiliante.

E che cosa ha di vuono generato super utili? Incredibile, proprio quel settore che fino a qualche anno fa era considerato il cancro delle banche, ovvero i mutui immobiliari, è l’artefice dei super utili delle banche USA. Quindi risulta matematico che le banche specializzate in questo business (vedasi ad esempio JP Morgan e Wells Fargo), hanno riportato aumenti degli utili del 22% e 34% grazie a quello che qualcuno definisce il nuovo BOOM immobiliare, mentre altre banche come Citigroup e Bank of America si sono tirare comunque su il bilancio grazie al property.

Vera ripresa? Beh, ormai credo di avervi annoiato su cosa ha fatto la FED drogando il mercato. E ovviamente anche il settore immobiliare non è stato da meno. Gli immobili hanno smesso di scendere di prezzo (stabilizzazione) e con tassi super bassi, qualche nuovo mutuo è stato fatto e i nuovi cantieri sono tornati a salire in modo interessante.
Ma proprio come per il mercato del lavoro, anche per l’immobiliare preferiamo essere molto prudenti, anche perché restiamo sempre MOLTO distanti dal mercato immobiliare ante crisi subprime.

Ma se si tratta di rialzi NON giustificati da fondamentali, che fine farà questo rally del settore immobiliare?
Non posso negarvi che anche in questo caso c’è puzza di bolla, si, di bolla immobiliare, una bolla gonfiata dalla FED e che rischia di scoppiare nel momento in cui il mercato riprenderà coerenza. Cosa che però potrebbe anche non accadere a breve.
Mai sottovalutare la potenza delle banche centrali.

Nuove vendite abitative variazione annuale USA

STAY TUNED!

DT

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7 commenti Commenta
osservatore
Scritto il 23 Ottobre 2012 at 10:56

Buongiorno Dream Theater.
Tempo fa chiamasti per tempo la Spagna come
bersaglio degli attacchi al debito sovrano.
L’analisi si rivelò particolarmente azzeccata.
Ora mi piacerebbe avere la tua opinione
sulla Francia.
La mia idea é che potrebbe essere il
prossimo paese ad essere messo nel
mirino e il segnale potrebbe venire dalle
agenzie di rating.
L’oat a 134 mi pare un po’ sopravvalutato.
Se ti va di dirmi la tua te ne sarei grato

Scritto il 23 Ottobre 2012 at 11:08

osservatore,

Ciao Osservatore.
La Francia ormai è “imparentata” con i paesi mediterranei. Siamo ancora molto lontani da una situazione di crisi però sarà determinante il cosiddetto “fattore di contagio”.
Se la Spagna cheide gli aiuti e non va in crisi e se l’Italia anche per motivi politici regge, la Francia non avrà grandi problemi.
Viceversa potrebbe divertare un serio problema… Però attenzione: se già la Spagna vuole essere evitata come crisi da risolvere (sarebbe onerosissimo) e ancor peggio l’Italia, prima di vedere una Francia in crisi,m credo che la germania arriverebbe a compromessi enormi. Non perchè gli stanno simpatici ma perchè… se salta l’Italia praticamente falliscono a ruota, nell’arco di qualche giorno, francia e poi Germania.
Ho semplificato all’ennesima potenza il tutto, ma spero di essere stato chiaro.
MORALE: calma e sangue freddo. la situazione in Europa sta MIGLIORANDO soprattutto per un discorso che io chiamo di Euroconvergenza.
Sotto questo aspetto direi che possiamo essere un po’ più fiduciosi, anche in merito ai ns investimenti.

😉

Saluti!

DT

PS: dimenticavo! Piccolo cadeau (per il resto fate riferimento al sito http://compassandmore.wordpress.com/) . I titoli di stato francesi sono cari? Beh, sicuramente non sono molto interessanti. ma che dire allore a livello di investimento di Bund e T-note? che senso hanno nei portafogli? Solo come safe haven e speculativo.
In questi titoli non c’è più nulla da mordere. Su altri bond invece direi proprio di si….

bergasim
Scritto il 23 Ottobre 2012 at 12:14

Dati usa sull’immobiliare positivi, ma su quale pianeta? marte!

Scritto il 23 Ottobre 2012 at 12:16

Beh, guarda il grafico. ce la vogliono dare a bere. Ma non si abbocca… 😉

ilcuculo
Scritto il 23 Ottobre 2012 at 12:49

Oramai il feeling è tamente negativo che qualsiasi segnale potenzialemtne positivo viene scartato o marchiato come bolla, speculazione…

C’è anche il rischio di sottovalutare segnali veri.

Sul mercato immobiliare americano qual’è il fondamentale fisiologico , il benchmark per dire che che stiamo assistendo al gonfiarsi di una nuova bolla ?

paolo41
Scritto il 23 Ottobre 2012 at 14:20

….se Atene piange, Sparta non ride!!!! penso che siate al corrente di come versa il mercato immobiliare in Italia….è uno dei punti più critici del nostro Pil ed è semplicemente alle corde….

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