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Euro: nuove banconote in arrivo
Non sarà certo una notizia che mette in sicurezza Atene e che va a confermare la volontà di tenere la Grecia nell’Euro, ma certo è che quest’immagine sembra vuole lanciare un messaggio molto chiaro.
In breve, è previsto un restyling delle banconote dell’Euro con un’immagine che verrà presentata a novembre, mentre i primi biglietti, da 5 euro, saranno emessi a maggio. Secondo Bloomberg, sulle nuove banconote che verranno stampate prossimamente dalla BCE, verrà proposta l’immagine di Europa, la principessa fenicia rapita da Zeus che ha dato il proprio nome al Vecchio Continente.
Secondo le intenzioni dell’Eurotower, stampare sulle banconote in €uro un’immagine che simboleggia i fondamenti e la storia dell’Europa, trascendendo i confini nazionali, rafforzerà il messaggio che stanno diffondendo ultimamente leader europei come la Cancelliera tedesca Angela Merkel, ovvero che l’euro è una moneta unica.
Nello stesso tempo, riflette il quotidiano, ricorderà che la Grecia ha innescato la crisi del debito sovrano e le conseguenti reazioni a catena su altri Stati, da Roma a Dublino, spingendo almeno cinque economie in recessione e minacciando di distruggere l’unione monetaria.
Nella mitologia ellenica Europa, la bella figlia del re fenicio Agenore e della regina Telefassa, è stata rapita da Zeus che per l’impresa aveva assunto le sembianze di un toro bianco. In greco, la parola Europa potrebbe essere tradotta come “lungimirante”. In Grecia esistono già moneta da 2 euro con la figura mitologica.
Il fatto che l’Eurotower stia lavorando alle banconote di nuova generazione non è un mistero, come confermato da un portavoce della BCE. In genere, le banche centrali cambiano le immagini delle banconote regolarmente allo scopo di migliorarne la sicurezza e prevenire la contraffazione. Un viso stampato è più difficile da falsificare rispetto a un ponte o a un’immagine architettonica.
L’Istituto centrale europeo ha più volte rimandato il restyling delle banconote in euro, introdotte nel 2002. (source)
Ma se la penisola ellenica non supererà il prossimo test della Troika, che inizierà l’ennesima missione ad Atene i primi di settembre, non riceverà gli aiuti e quindi andrà in default, abbandonando così la moneta unica con possibili conseguenze anche sull’intero sistema. Quindi non diventa certo vincolante stampare immagini “greche” e poi restare nell’Euro. Ma se così sarà, consideriamolo una bella burla anche nei confronti della BCE stessa…
STAY TUNED!
DT
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Mah. Per formazione economica io sono un marxista ma per quanto riguarda la gestione interna al “sistema” credo che quelli della “scuola austriaca” abbiano ben ben individuato tutti gli strafalcioni che hanno combinato e combinano le banche centrali e su come ormai il mercato non riesca più ad allocare correttamente le risorse e a formare i prezzi. Anche dai dati degli amici Cinesi sembrerebbero anche loro in sovrapproduzione e con varie bolle. Credo che ci stiano portando, guidati da dagli interessi dei grandi bankster, verso il baratro. Personalmente mi sono messo in attesa e ho accorciato l’orrizzonte alla sopravvivenza. Se riescono a congelare la situazione finanziaria e a far finta che il problema non esista e a rimandarlo sono bravi. Non vedo come. Ma loro sono bravi e abbiamo fiducia.
Scusate l’ulteriore intromissione:
http://www.zerohedge.com/news/global-manufacturing-update-indicates-80-world-now-contraction
Da un punto di vista “teorico” e storico se il quadro è corretto, se ne esce in un solo modo.
Grande distruzione dei capitali allocati male e dei settori in sovrapproduzione, di tutto il creativo prodotto, reset, nuovi motori dello sviluppo, ulteriore concentrazione del capitale, allargamento della base produttiva e salto tecnologico per i vincenti con maggiori livelli di produttività socio-economica. E si riparte facendo gli stessi errori. Spero di spagliarmi, specie sul “reset”.
grazie mi hai dato due notizie molto importanti:
se le nuove banconote verranno immesse sul mercato in maggio 2013 io capisco che la divisione dell’Euro in due (o l’uscita di alcuni Paesi da esso) avverrà prima di tale data, in modo da rendere “obsolete” le vecchie banconote e renderne obbligatoria la conversione nelle nuove valute svalutate (per chi esce dall’Euro) o essere sostituite dalle nuove (per chi rimane)
L’altra notizia degna di nota a mio parere è quella della Siemens che emette obbligazioni corporate a tasso negativo. Direi ch’è l’odierna versione del “bank run”. I grandi investitori invece che mettere i soldi sotto il materasso li mettono in qualunque obbligazione (purchè non bancaria) sia emessa sotto la legislazione di Francoforte, in modo che al momento dello “split” non vengano convertite in valute svalutate, ma stiano con la parte forte dell’Euro.
Ma la conferma definitiva di ciò che sta per capitare me la dà il Corriere della Serva, che consigliava due giorni fa di investire in Bot a breve… cioè l’investimento peggiore nel caso lo scenario che tutti temiamo si avveri.
Chi ha orecchie per intendere intenda…
immaginati le conseguenze… transfontalieri etc. con pacchi di euro vecchi che vanno nei paesi in-euro da quelli out-euro per il cambio… mercato nero… se lo fanno sono oltre l’ammazza caffè. Obbligatorietà delle conversioni sui C/C etc. Possono fare di tutto… anche tassarti le obbligazioni estere etc. Il gran ballo dei fuori di testa. Da cui, visti i precedenti, probabile che lo facciano.
Mah. Non mi è ancora chiaro ma sono perplesso, dubito che sia solo una questione di messaggio politico sull’euro. Vista la situazione mi sembra abbastanza improbabile come scelta. Spero che anche dall’altra parte dell’Atlantico si diano una mossa e facciano una moneta riciclabile per altro uso.