in caricamento ...

ENEL, ma vai a ca..re

Scritto il alle 11:15 da gremlin

Mi scuso se oggi uso un giro di parole per dire che ENEL fa veramente cagare. Nel mio video l’avevo inclusa fra i peggiori 22 titoli del FTMIB o no?
Adesso con la storia del downgrading e del bilancio da schifo che cosa ti combinano gli squali? lasciano le quotazioni stabili fino a ieri in chiusura senza farti minimamente pensare te, che sei uno dei tanti investitori del parco buoi, alla trappola che ti stanno preparando. Anzi, ieri nell’ultima ora di contrattazione hanno pensato bene di sollevare il prezzo di 20 centesimi dai minimi. E questa mattina Enel apre in gap down del -6% rendendo impossibile qualsiasi stop intermedio.

APPELLO A TUTTI I POSSESSORI DI FONDI D’INVESTIMENTO E PENSIONISTICI
1. chiedete al vostro consulente di fiducia (perchè sicuramente VOI AVETE UN CONSULENTE DI FIDUCIA non ci sono dubbi su questo, vero???) se il fondo che avete comprato coi vostri soldi contiene ENEL: se SI, allora chiudete la posizione, riprendetevi i vostri denari svalutati consolandovi che è meglio una perdita piccola oggi piuttosto che una perdita grossa domani. E’ un’azione di protesta contro tutti i gestori che fanno gestione passiva con le cattive azioni.

2. nel caso il vostro consulente di fiducia che vi ha consigliato il fondo non sa o non vuole dire o non può dire o prende tempo per rispondere, allora liquidate subito la posizione con maggiore soddisfazione per assoluta mancanza di trasparenza e tempestività nel fornire informazioni della MASSIMA IMPORTANZA

3. nel caso non abbiate un consulente di fiducia e non abbiate nemmeno fiducia nelle vostre competenze borsistiche, volete spiegare a voi stessi perchè avete messo i soldi in uno strumento finanziario – il fondo – di cui non sapete nulla su come viene gestito?

Nota a margine
a) Dal 2012 cambia la politica dei dividendi di Enel: pay-out pari almeno al 40% dell’utile netto ordinario di gruppo invece del 60%, ma SOLO UNA VOLTA/ANNO e senza acconti (questi pagano il dividendo solo perchè è una cash cow statale).
b) L’ad Fulvio Conti dice che “nel 2012 cresceremo nei Paesi emergenti”… sì, in Patagonia e in Slovenia a requisire suolo pubblico, sconvolgere ecosistemi e COSTRUIRE CENTRALI NUCLEARI. Dice ancora il nababbo che “nel corso del 2011 il nostro gruppo ha conseguito risultati molto soddisfacenti e ancora una volta in linea con gli obiettivi precedentemente indicati”… ma scusa se appartengo al parco buoi e coi miei soldi nel mio piccolo ti finanzio comprando bond e pagando la bolletta: mi vuoi spiegare perchè se i risultati presentati sono in linea con le previsioni gli squali mi hanno affondato il titolo deprimendo il valore della quota del MIO fondo?

§§§

Sostieni I&M. il tuo contributo è fondamentale per la continuazione di questo progetto!

STAY TUNED!

DT

Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su database Bloomberg | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

16 commenti Commenta
kry
Scritto il 8 Marzo 2012 at 11:32

Quando ho visto -6% ho pensato subito a quello che dicevi nel video. Ora mi pongo la domanda: a questi prezzi può esserci una tentazione/forzatura da parte politica nel chiedere ad eni di comprare una quota rilevante? Grazie.Ciao.

gremlin
Scritto il 8 Marzo 2012 at 11:38

kry@finanza,

è un’ipotesi intrigante e realistica ma non so

(ora stacco riprendo nel pomeriggio)

john_ludd
Scritto il 8 Marzo 2012 at 11:44

Domanda retorica: perchè continuate a perdere tempo parlando di una borsa che non ha alcun senso? Si forse ci sono uno o due titoli che non sono spazzatura ma il solo fatto che sono su questo listino li rendono poco interessanti. Se proprio uno deve avere titoli azionari, ci sono una ventina di listini assai meno peggio di questa bisca da rigattieri. Se proprio vogliamo trovare un pregio, è una borsa ideale da shortare brutalmente quando è il momento, illiquida, piena di banche (fallite che oggi salgono del 3% e che anche quest’anno taglieranno gli accantonamenti per migliorare i dati contabili, puah !!!), opaca, una fetenzia. Se uno fa trading chissenefrega se il titolo è buono o no, sta giocando con degli algoritmi di trading su un tavolo truccato e lo sa, quindi…

7voice
Scritto il 8 Marzo 2012 at 12:16

ancora guardare questo titolo fasullo ?c questo è dal 2007 che chi sà si è fatto i soldi scalpando al ribasso ! quest’obbrobrio non vale + di 1.5 eur ! attendosi svalutazione endesa E danni altrove ! in poche parole : SCAPPATE ! inshallah

a_rnasi
Scritto il 8 Marzo 2012 at 12:24

trovo notevole difficoltà a comprendere il post sinceramente. non si capisce, in effetti, se enel è utilizzato per il trading (e quindi come giustamente john dice chi se ne frega se è buono o no) o da cassettista (allora li il discorso cambia ma non capisco il discorso del fondo passivo..se è passivo e il fondo ha nel benchmark Enel al 99% una minima posizione sul titolo ci sarà, poi da vedere se a benchmark, sopra benchmark o sotto benchmark). Sono, invece, i fondi attivi che ti scaricano totalmente il titolo in 2 minuti e ti fanno crollare il prezzo a -6%.. i fondi “passivi” o semi attivi subiscono e, se scarichi del titolo rispetto al benchmark, magari approfittano e si avvicinano entrando sul titolo stesso.

john_ludd
Scritto il 8 Marzo 2012 at 12:28

Potremmo invece aprire un topic sull’azienda ENEL, quell’orrendo monopolio che per decenni ha condotto una battaglia campale contro ogni forma di auto produzione meritandosi la medaglia di peggior nemico dello sviluppo nazionale a pari merito delle aziende della famiglia Agnelli. Eh già gli italiani sono davvero gente mite, perfetti per essere tosati. Il nemico lo abbiamo sempre avuto in casa.

a_rnasi
Scritto il 8 Marzo 2012 at 12:39

john_ludd@finanza,

Enel è sempre stato uno strumento di creazione di dividendi, togli (o meglio taglia) questa parte e mi pare normale che la “valutazione” inizi a ridimensionarsi o vengano fatti altri ragionamenti sopra. Poi, a mio parere, ci sono polmoni simili anche in Europa (vedi RWE che sopravvive solo grazie al continuo rinnovo della legge in Germania che posticipa l’obbligo di rinnovamento delle centrali, che RWE ha vetuste).

vale77
Scritto il 8 Marzo 2012 at 12:51

il 17 febbraio scrissi a molti questo….
http://www.finanzaonline.com/forum/mercato-italiano/1391549-unicredit-er-cavaliere-nero-morale-vol-iii-45.html#post32115021

tt a ridere stavano…

oggi rido io
ahahhahah

john_ludd
Scritto il 8 Marzo 2012 at 12:55

a_rnasi@finanza,

Non contesto x nulla quello che dici anzi mi fornisci l’occasione per una breve riflessione. Quale differenza pratica esiste tra il cartello bancario e i monopoli dell’energia e in altri settori ? Nessuna. Entrambe sono mostruosità, una degenerazione del sistema capitalistico che Marx aveva previsto 150 anni fa. Guarda caso le banche prestano volentieri denaro SOLO ad altri monopoli perchè hanno la garanzia del flusso di interessi. Per chi ha il monopolio della creazione orizzontale di denaro attraverso il credito, il capitale è irrilevante finché è garantito il flusso di interessi. Non vogliono avere il capitale indietro, non vale niente. L’unico scopo del credito è creare interessi, non sviluppo. Per questo non basta riformare il sistema bancario, si devono abbattere i monopoli. Solo allora avremmo il capitalismo e non questa forma di socialismo x ricchi cioè fascismo.

a_rnasi
Scritto il 8 Marzo 2012 at 13:12

john_ludd@finanza,

assolutamente condivisible..qualcuno che tempo fa scalò la Telecom con zero euro in tasca lo capì molto bene..

x_maurizio_x
Scritto il 8 Marzo 2012 at 15:44

Scusate ma non sono d’accordo.
È chiaro che se uno è dentro a 5 € sarà piuttosto incavolato, ma io sono dentro a ca. 2,90 € e il dividendo fino ad oggi é sempre stato soddisfacente.
La volatilità del titolo non è eccessiva e inoltre a me pare che ha pure sovraperformato l’indice.
Infine andiamo a quanto sta succedendo in questi giorni: il grafico – settimanale – dopo i minimi del 2011 era rialzista (RSI neutro) fino a qualche settimana fa (a metá febbraio, prezzo 3,23) quando esce un report di JP Morgan che afferma “dividendo 2012 in forse, causa diminuzione degli utili dovuta a prezzi del Natural Gas”. Dopo quel report Enel apre gap down fino al sell-off di oggi. Ora, il NG é ai minimi…. e non pare rialzarsi al momento… l’inverno é praticamente finito… e oggi esce la notizia che pagano un dividendo di 0,26 cent per azione (che per me fa quasi un 9%). Non voglio dire che stanno manipolando il prezzo (per carità!!) però prima di vendere ci penso. Con oggi c’é pure un doppio-minimo in divergenza rialzista.

gremlin
Scritto il 8 Marzo 2012 at 16:34

x_maurizio_x@finanza,

il sig Rossi compra oggi a 2,9 perchè fra tot tempo avrà un dividendo di 0.26 ed è contento perchè il 9% fa gola
il giorno dello stacco del dividendo che quotazione avrà il titolo? nessuno lo sa, quindi io per avere un 9% teorico (lordo) mi becco il rischio di avere un titolo con prezzo inferiore o largamente inferiore al prezzo di carico e in questo caso il 9% diventa utopia
il dividendo non è una cedola
dire 9% è come dire che forse uscirà il rosso al prossimo giro di pallina
0,26€ su 2,9 fa 9% ma se il titolo valesse 2,64 al momento dello stacco, allora il dividendo è 0%
il dividendo non è una cedola

vichingo
Scritto il 8 Marzo 2012 at 17:46

La mia strategia invece è quella di tenerlo e anzi di incrementare l’acquisto sul titolo qualora scendesse ulteriormente. Non l’ho venduto, ero in guadagno, ma sono convinto che a questi prezzi, è un’opportunità d’acquisto in un’ottica di medio termine. Con l’emotività e l’incazzatura non si va da nessuna parte, almeno questo è il mio modesto parere………………….. 8)

john_ludd
Scritto il 8 Marzo 2012 at 19:06

Come si è capito non mi piace la borsa italiana, piena di titoli finanziari quando siamo appena a 1/3 della grande strada del deleveraging. Sarei sorpreso se nei prossimi 18 mesi non venissero ritoccati al ribasso i minimi assoluti. Se però a uno piacciono i titoli ad alto dividendo penso sia molto ma molto meglio diluire il rischio di comprarsi proprio quel titolo che poi perde in conto capitale più del flusso cedolare e comprarsi un buon fondo o uno dei tanti ETF settoriali che pagano poco di commissione e ti pagano un bel flusso cedolare con un rischio nettamente inferiore che a puntare tutto su un titolo solo. Ovviamente ognuno dei propri denari ci fa quello che vuole. Uno dei più grandi filosofi di ogni epoca, il calciatore George Best, asso del Manchaster United degli anni 60 ha lasciato scritto questa perla di saggezza:

“ho speso la maggior parte dei miei soldi in donne e alchol, il resto l’ho sperperato”.

x_maurizio_x
Scritto il 8 Marzo 2012 at 20:30

Scusami Gremlin, di solito condivido tutto quello che dici e ti leggo avidamente, ma questa volta non siamo d’accordo. In più trovo che in QUESTO particolare caso il tuo discorso non sia neppure eticamente condivisibile. Il dividendo non é una cedola, ok é lapalissiano, ma il dividendo é il motivo base (nonchè originario) dell’investimento azionario: la partecipazione agli utili di una corporation. Se togliamo pure questo elemento o lo relativizziamo allora davvero non resta niente, cioé resta davvero solo la bisca, i biscazzieri e gli assidui frequentatori (che all’epoca facevano tanto Baudelaire, oggi al massimo vengono assimilati ai tossicodipendenti). Un titolo viene comprato ad un prezzo X e viene venduto ad un prezzo Y: tutto quello che c’é di mezzo conta pochissimo, é solo roba teorica. La vendita del titolo materializza il profitto o la perdita, ne converrai. Se vogliamo assumere il valore nominale di un titolo come UNICO ELEMENTO VALIDO nonchè PREMESSA di qualunque discorso finanziario, allora parliamo di roba puramente speculativa e allora ben vengano Helicopter Ben, il suo predecessore Greenspan e qualunque altro creatore di bolle… Basta che i corsi salgano, giusto? Scusa ma non sono d’accordo. Qui sotto hai il grafico mensile di Enel dal 2000, dividendi inclusi. Il grafico é moderatamente rialzista e in piú in questi 11 anni ha distribuito dividendi a valanga. Nelle due ultime crisi (2000 e 2007) ha perso massimo il 58% dai massimi, ovvero in questa crisi. La prima volta il titolo é quasi triplicato dai minimi assoluti, la seconda volta é quasi raddoppiato dai minimi. Ad oggi é su del 21% dall’ultimo minimo. Nel frattempo se uno ha avuto la fortuna di entrare a prezzi bassi (< 3€) ha goduto di un dividendo annuale intorno al 9%… cioé in questi 11 anni ha raddoppiato il capitale iniziale senza sudare MAI poichè la massima perdita teorica é stata -30% nel 2002. La storia che in Italia fa tutto schifo l'ho giá letta e sentita ovunque e peró di tutto lo schifo Enel é il meno peggio, obiettivamente. Poi se vogliamo iniziare con la classica retorica anti-italiana… uff… prego, ma senza di me.

gremlin
Scritto il 8 Marzo 2012 at 21:47

x_maurizio_x@finanza,

ti assicuro che è tutto molto semplice
il dividendo è un valore assoluto e non percentuale e va portato UNICAMENTE a ridurre il prezzo di carico
esprimere il dividendo in percentuale è uno di quei tanti luoghi comuni che inducono subdolamente a credere che azioni con dividendo e obbligazioni abbiano lo stesso rischio intrinseco
tu avrai un prezzo di carico di 2.9-0.26=2.64 e questo è quello che conta, il 9% teorico non serve a nessuno, è un calcolo effimero

I sondaggi di I&M

VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

View Results

Loading ... Loading ...