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COT Report: Chart e analisi
GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report. Scenario confermato.
Cari amici, in quest’ultima settimana di borsa abbiamo assistito, dopo mesi di forti rialzi, ad una pausa di riflessione, con bassa e decrescente volatilità. In particolare il nostro benchmark di riferimento, l’S&P 500, ha registrato un ulteriore lieve rialzo dello 0,33 %. Se invece ampliamo lo sguardo all’intero ambito intermarket, dobbiamo invece constatare la ripresa impetuosa delle ormai ben note dinamiche che stanno all’origine dell’attuale gravissima crisi finanziaria. Ossia politica monetaria Usa ultra espansiva, che favorisce la ripresa dell’ormai ventennale processo di svalutazione del dollaro, con conseguenti ed inevitabili tensioni sul mercato delle commodities, in particolare del crude oil e dell’oro, a cui si aggiunge, l’ ininterrotto processo di declino del livello dei rendimenti, che determina la lievitazione inesorabile delle quotazioni dei bond, seguita, a sua volta, in questi ultimi mesi, da un sensazionale e del tutto imprevisto rally dell’equity.
Sembra dunque che tutti gli asset siano inflazionati, eppur si afferma di esser in un periodo di “debt deflation“. Sembrerebbe una contraddizione, ma in realtà non lo è. Infatti c’è un asset, di cui poco si parla, capace da solo di rendere l’intero scenario deflazionistico. Ci riferiamo al mercato del lavoro, che registra negli Usa ed in tutto l’Occidente tassi di disoccupazione di gran lunga superiori alla loro media storica. Ciò deprime i consumi delle famiglie, che costituiscono piu’ del 75 % dell’intera domanda aggregata, e determina di conseguenza livelli di crescita ridotti per gli Usa ed addirittura recessione in Europa. Si è molto discusso, negli ultimi mesi, sul diverso ruolo della FED rispetto alla BCE. Si è affermato, cioè, che mentre la Banca Centrale Usa, persegue oltre alla stabilità monetaria anche la piena occupazione, la BCE è impegnata a perseguire ostinatamente solo la stabilità dei prezzi. Ma si è propri sicuri che le cose stanno in tal modo?
Se negli Usa si perseguisse veramente la piena occupazione, come riuscirebbe la FED a contenere le spinte inflazioniste già ampiamente presenti negli altri mercati, senza far saltare per aria l’intero castello di carta dell’economia finanziaria costruito nell’ultimo decennio ? E questa palese contraddizione economico- finanziaria, può nei prossimi anni godere ancora del necessario consenso politico dei popoli dell’intero occidente ? Molte elezioni sono alle porte, auguriamoci responsi “ non convenzionali”.
Dopo questa lunga premessa, passo come sempre ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati ieri sera dalla CFTC ( Commodity Futures Trading Commission ), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti :
Commercial Traders : – 20.900
Large Traders : – 5.808
Small Traders : + 26.708
Non cambia, dunque, la configurazione del Cot Report sull’azionario Usa. Anzi il mercato dei derivati Usa sembra quasi immobile rispetto a 7 giorni orsono. Infatti, a fronte di oltre 1 milione di Open Interest, le variazioni settimanali delle Net position sono pari a soli 2.928 contratti. In particolare i Large Traders, hanno ridotto la loro precedente posizione Net short di 2.928 contratti, ceduti loro dai Commercial Traders per 1.934 contratti, e dagli Small Traders per 994 contratti. Pertanto anche questa settimana solo gli Small Traders sono in posizione Net Long, ma negli ultimi tempi, a differenza di quanto avvenuto nel passato , anche questa del tutto precaria configurazione del mercato dei derivati, non ha determinato alcuno storno degli indici azionari Usa. Vedremo se l’anomalia proseguirà anche la prossima settimana, e se il nostro benchmark azionario riuscirà a proseguire nel rally in corso e ad abbattere i massimi raggiunti nel 2011.
Da parte mia, tengo fede ai dettami del mio trading system e riconfermo anche per la prossima settimana la mia posizione short sul piu’ importante e significativo indice azionario americano.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI un felice e serena settimana.
Lukas
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cIAO lukas sempre bello e interessante leggerti e vedere i tuoi aggiornamenti .
Vediamo la prossima settimana se inizi a recuperare.
Cordiali saluti
carissimo LUKAS seguo ogni settimana i tuoi aggiornamenti con molto interesse ma a dire la verita’ seguo i miei due indicatori preferiti MACD (non a caso mi chiamo cosi’) e l’ADX, detto cio’ ti posso dire che sul daily il macd e’ passato sotto il suo trigger mentre l’adx comincia piano piano a rallentare la forza del trend in atto quindi ti posso dire che forse qualche punto se lo fa’ in correzione io personalmente ho venduto un mini sp venerdi’ a 1365 in bocca al lupo a te e a me ciao