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ITALIA: Prima tappa conclusa, ora però viene il difficile

Scritto il alle 03:30 da Danilo DT

Ma siamo sicuri che dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi e con l’arrivo di Mario monti possa cominciare una nuova era e che tutti i problemi verranno risolti?

Ormai è da ieri pomeriggio che dall’estero si scrive e si parla delle dimissioni di Berlusconi. Una mossa del Premier attesa da giorni, mossa che dovrebbe portare al governo tecnico guidato a Monti.

Silvio Berlusconi si è dimesso: il passo indietro giunge alle 21.41 senza strappi rispetto a un copione ampiamente previsto. Con un solo fuori programma: una folla crescente che si raduna attorno ai luoghi simbolo della crisi, da Montecitorio al Quirinale, il teatro dell’epilogo del governo. E qui l’attesa per l’addio del premier è scandita dall’esecuzione dell’Hallelujah di Handel improvvisata da un gruppo di musicisti, mentre tricolori e bandiere europee punteggiano la folla. Cartelli beffardi, lanci di monetine e cori di chi grida «buffone, buffone» o intona l’inno di Mameli, accolgono poi l’arrivo del Cavaliere al Quirinale. Gli stessi cori che ne accompagnano l’uscita, un’ora dopo, da un accesso secondario prima della festa di piazza. (Source) 

Ma siamo sicuri che l’era Berlusconi sia veramente finita? Oppure anche questa volta si tratta della fine di un secondo atto a cui potrebbe seguirne un TERZO? Tanto per cominciare già si legge che il PdL appoggerà il governo Monti a condizione che il governo Monti stesso discuta solo delle tematiche richieste dall’Unione Europea. Il che lo trovo assolutamente inaccettabile. Se il Governo Monti prende potere in questo momento, deve avere le mani libere da qualsiasi vincolo, altrimenti siamo punto e a capo. Inoltre sembra che i ministri scelti da Monti debbano essere “benedetti” dallo stesso PdL. Ma scusate, da una parte si esce dalla porta e poi, dalla finestra, si rientra indirizzando e mettendo veti? Lo trovo veramente assurdo.
Al momento sono voci che necessitano di conferma.

Il nuovo premier – è la linea condivisa dal Pdl – deve capire che con i nostri numeri possiamo staccare la spina quando vogliamo. La decisione ufficiale, il Pdl la prenderà in un nuovo ufficio di presidenza che si riunirà una volta ascoltato il discorso ed il programma con cui Mario Monti chiederà la fiducia in Parlamento. (Source)

Nel frattempo vorrei solo ricordare a tutti che la fine del governo Berlusconi è senza dubbio un momento importante in quanto ci dà la possibilità di voltare pagina e di decretare la sconfitta totale della politica italiana. Ma con l’arrivo di Monti, non sarà comunque facile risolvere i problemi.
Certo, Mario Monti gode della fiducia internazionale. Il che è fondamentale in questo momento storico per limitare al massimo la speculazione. Poi però occorre lavorare, occorrono riforme urgenti, occorre un piano per la crescita. E la coperta, ahimè, non è corta: è cortissima.
Quindi questa non è che la prima tappa, certo importante e necessaria, ma pur sempre la prima tappa.
Da oggi (domenica) inizia una nuova puntata. E vedremo fino a quanto la piovra Berlusconi comanderà ancora sul Nuovo Esecutivo, quanto il mercato benedirà il neo Premier e quanto si riuscirà a fare dal punto di vista politico-economico.
Abbiamo perso tanto, troppo tempo prezioso. Abbiamo anche rischiato di raggiungere il baratro. Ma forse riusciamo ancora a tirarci fuori, anche perchè NON DIMENTICHIAMO MAI che l’Italia NON E’ la Grecia e paragonare questi due paesi è un insulto per noi italiani. Ma saranno necessari interventi concreti e credibili. E indipendenti. Altrimenti saremo punto e a capo.

Prima di chiudere vi lascio una carrellata di dichiarazioni fatte da Mario Monti “in tempi non sospetti”.

* ”Non solo questa manovra, ma tutta l’impostazione seguita da Berlusconi fin dall’inizio non porta nella direzione della crescita. Servono interventi che sblocchino certi meccanismi di sviluppo, servono le riforme strutturali, le liberalizzazioni che rilancino la concorrenza e combattano privilegi e rendite” (9 luglio al Messaggero durante crisi estiva).

* Il motivo per cui l’Italia e’ stata colpita da ”improvvisa sfiducia” delle agenzie di rating sta nella ”tendenza ad andare alle calende greche” e in un ”revival della commedia all’italiana, naturalmente a Roma” (14 luglio, dopo revisione del outlook dell’Italia)

* Il Governo ”ha finalmente aperto gli occhi e deciso almeno alcune delle misure necessarie” a fronteggiare la crisi. ”Hanno accettato in questi ultimi giorni, nella sostanza, un ‘governo tecnico”’. ”Le forme sono salve. I ministri restano in carica. Ma le decisioni principali sono state prese da un ‘governo tecnico sopranazionale’ e si potrebbe aggiungere ‘mercatista”’ (7 agosto, dopo la manovra correttiva al Corriere della Sera)

* ”Non ho mai partecipato alla disputa Governo tecnico si’ Governo tecnico no.

L’emergenza spero venga presto superata, di chiamata spero proprio non ci sia bisogno” (8 agosto, in un’intervista al Tg5)

* ”Ritengo che questo governo debba farcela, e’ un imperativo. Non c’e’ tempo questa materia e’ urgente e grave” (3 settembre al Tg3)

* ”Bisogna attuare riforme impopolari mettendo insieme pro tempore le parti piu’ sensibili di ciascuna parte politica. Bisognerebbe rendere un po’ infelice ogni italiano limando i privilegi” (23 settembre a Genova)

* ”Il presidente Berlusconi e’ un maestro quando dice che il suo cuore gronda sangue perche’ deve mettere nuove tasse ma e’ obbligato dai mercati e dalla Unione Europea, ma cosi’ ha fatto da due danni: ha reso piu’ invisa agli italiani l’economia di mercato e ha reso piu’ impopolare l’Europa” (23 settembre a Genova)

* ”L’Italia non e’ mai stata cosi’ decisiva sull’avvenire dell’Europa e cosi’ estranea alle decisioni sull’avvenire dell’Europa” (10 ottobre)

* Il varo di un decreto adeguato sullo sviluppo e’ ”enormemente piu’ importante” della nomina del nuovo governatore di Bankitalia (20 ottobre a Otto e Mezzo su La7 rispondendo alle domande di Lilli Gruber e del presidente dell’ANSA Giulio Anselmi)

* Bisogna evitare di ”rendere l’Italia da un paese fondatore dell’Euro a un paese affondatore” (20 ottobre a Otto e mezzo su La7)

* ”Leggo spesso di tecnici o governi tecnici, ma sono dibattiti a cui non partecipo. Ma da cittadino dico che il problema non e’ di tecnica ma di passare da una politica ad un’altra politica” (4 novembre). (Source)

Intanto rilassiamoci ancora qualche ora e godetevi l’intervento totale del comico Roberto Benigni al Parlamento Europeo. L’audio è registrato da uno spettatore e quindi leggermente disturbato. Ma…potrete regalarvi per qualche minuto un po’ di sorrisi e di allegria.

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STAY TUNED!

DT

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29 commenti Commenta
andrea.mensa
Scritto il 13 Novembre 2011 at 05:23

e questa non è da meno.

Alcuni anni addietro un piccolo villaggio rurale in Spagna si gemellò con un piccolo centro greco. Il sindaco del villaggio greco visitò il villaggio spagnolo. Osservando il palazzo dove il sindaco spagnolo viveva, si chiese come egli potesse permettersi una simile abitazione. Lo spagnolo rispose: “Vedi quel ponte laggiù? L’Unione europea ci ha dato un contributo per costruire un ponte stradale a quattro corsie, ma costruendo un ponte a singola corsia con i semafori ad ogni estremità si è potuta costruire questa casa”

L’anno seguente lo spagnolo visitò il villaggio greco. Fu semplicemente stupefatto dall’abitazione del sindaco greco: rubinetti d’oro, pavimenti in marmo, stupenda. Quando domandò come fosse possibile permettersi ciò, il greco rispose: “Vedi quel ponte laggiù?”

Lo spagnolo rispose: “No”.

Scritto il 13 Novembre 2011 at 08:02

Speriamo bene.
Le dichiarazioni di B. non mi sono piaciute affatto. Per recuperare credibilità Monti avrà bisogno di numeri “forti”, numeri che -a quanto pare- potrebbero non esserci o che potrebbero venir meno in qualsiasi momento. In tal caso saranno guai molto, molto amari.

Scritto il 13 Novembre 2011 at 09:05

Non so’ se sono afflitto da dameneza senile o se il morbo ha colpito in modo pandemico l’ialico stivale…
Io non leggo le dichiarazioni di Monti io leggo la sua vita:
In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici[4]. Uno dei risultati più importanti della sua attività di ricerca in campo economico è il modello di Klein-Monti che descrive il comportamento di una banca in regime di monopolio, risultato degli studi paralleli di Monti e del premio Nobel Lawrence Klein. È stato il primo presidente del “Bruegel”, un think-tank, nato a Bruxelles nel 2005, composto e finanziato da 16 Stati membri dell’UE e 28 multinazionali.

È inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller[5] e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg[6].

Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute[7][8], presieduto dalla economista statunitense Abby Joseph Cohen. È advisor della Coca Cola Company[8].

Nel 2010, su incarico del Presidente della Commissione Europea Barroso, ha redatto un libro bianco (Rapporto sul futuro del mercato unico) contenente misure per il completamento del mercato unico europeo[9].

Monti mantiene la carica di presidente dell’Università Bocconi.

Il 15 settembre 2010 Monti dà il suo appoggio all’iniziativa del gruppo Spinelli, fondato per rinvigorire la spinta federalista nell’Unione Europea. Assieme a lui, hanno dichiarato il proprio supporto Jacques Delors, Daniel Cohn-Bendit, Guy Verhofstadt, Andrew Duff, Elmar Brok. È editorialista de Il Corriere della Sera e autore di numerose pubblicazioni. La sua competenza e il rispetto che si è saputo guadagnare sia in ambito nazionale che internazionale hanno fatto sì che il suo nome sia stato più volte indicato per l’incarico di ministro in ambito economico sia in governi di centro destra che di centro sinistra. La sua autorevolezza di “tecnico” ha spinto Giuseppe Pisanu a indicarlo come una delle persone che potrebbero ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio per entrambi gli schieramenti [10].

Dunque chi e’ costui? Un tecnocrate fusione del peggio tra il capitalismo e il socialismo totalitario… Non discuto della persona a livello umano, sia ben chiaro, e’ una persona a modo, ma discuto sul lasciare il comando di un paese ad un supereuropista, amico dei banchieri che hanno portato il mondo sull’orlo di una catastrofe fianziaria ed amico dei politici che l’hanno permesso…
Auguri…

Scritto il 13 Novembre 2011 at 09:16

x DT E’ possibile aggiungere uno spell checker al blog per quando si commenta?

gainhunter
Scritto il 13 Novembre 2011 at 09:25

Non servono riforme impopolari, servono riforme popolarissime, come l’eliminazione delle caste e dei privilegi, prima di tutto il resto. Solo dopo si potrà fare qualcosa di impopolare, altrimenti Monti sarà solo un’altra presa in giro.

Per come è strutturato il sistema legislativo italiano, secondo garanzia costituzionale, il parlamento fa le leggi e il governo le attua; nella realtà succede che il governo fa le leggi e il parlamento le approva o meno. Come volevasi dimostrare, un governo tecnico non potrà eliminare i privilegi se il parlamento boccerà i suoi decreti. Potrà succedere che passeranno alcune riforme impopolari grazie al fatto che il parlamento avrà la “maschera” di Monti e potrà scaricarne le responsabilità su di lui (cosa non vera, visto che è il parlamento che decide), ma i tagli a caste e lobbies non passeranno mai (altrimenti sarebbero passate anche sotto Berlusconi, visto che il parlamento è lo stesso). Il risultato sarà: italiani più poveri, caste e privilegi intoccati, banche salve.

Per eliminare i privilegi dei politici bisogna scavalcare il parlamento. Per farlo, o interviene in modo specifico l’UE con una direttiva per uniformare i trattamenti economici dei parlamentari degli stati membri (tanto ormai comanda lei su tutto), oppure bisogna ricorrere a altre soluzioni molto meno democratiche, a cui non voglio neanche pensare.

Un’ultima cosa, ricordo che nella storia d’Italia solo un governo ha ridotto il debito pubblico, il governo Mussolini. Attenzione…

manuel.finanza
Scritto il 13 Novembre 2011 at 10:24

E vero .e cosi come lo dici. In Grecia non si muove niente senza la bustarella al politico…Il vice di

Papandreou era uscito con il famoso detto riferendosi a tutti i due partiti (insieme abbiamo ..

mangiato).. ma debito piccolo hanno mangiato in porpozione pocco in confronto l Italia

Voglio sofermarmi alla grecia in questi 2 anni che e sotto osservazione dalla BCE..

Il 30% delle attivita private sono fallite Tutto l estate era paralizzata da scioperi

aeroporti ..treni .. metro..bus…taxi ..collegamenti con le isole.. TV pubblica

Tutti i servizi pubblici con l appoggio dei sindacalisti

era e e bloccato …I sindacalisti della energia eletrica stacavano la corrente x 4 ore (con 40

gradi di temperatura) il 113 non poteva uscire perche non aveva carburante

Tutti sono corsi alle banche x spostare i soldi al estero ..ci sono suicidate gente che aveva

mutui con le banche

I sindacati hanno detto no …e in italia penso che i sindacati sono forti

anche adesso x fare il nuovo governo tecnico e ritardato per spartirsi le torta

e per me non uscirano dal tunnel ansi la discesa diventa piu profonda

Ritornando al italia vedo gli stessi diffetti ma essendo un grande paese anche i problemi

sono piu grossi senza soluzione

Scritto il 13 Novembre 2011 at 10:32

mariothegreat@finanza,

Non so cosa è uno spell checker…quindi… :mrgreen:

Scritto il 13 Novembre 2011 at 10:37

Dream Theater,

Le notifiche via mail però sarebbero cosa buona e giusta 😀

Scritto il 13 Novembre 2011 at 10:57

Ah ah ah, pensioni a 70 anni, patrimoniale da definire e ici sicura ma a misura europea (sappiate che io di ci pago 3000 euro l’anno in UK), mi scappa da ridere…… Chissa’ chi paga in Italia…

Scritto il 13 Novembre 2011 at 11:16

Mi sono dimenticato la riforma sulle pensioni di vecchiaia… chissa’ cosa vuol dire…. hmmm… e’ vero a che cazzo servono se vai in pensione a 70 anni…. me lo immagina un autista di tir a 69 anni per le autostrade…. Ma perche’ non se ne vanno a cagare… basta aggiungere la ius primae noctis e’ siamo tornati nel medio evo…

alfio200
Scritto il 13 Novembre 2011 at 11:58

Scusa, DT, ma non riesco a capacitarmi del fatto che una mente brillante come la tua continui a considerare Berlusconi il principale problema dell’Italia e a ritenere un suo ritorno come il maggior pericolo.

Non è questione di essere pro o contro Berlusconi. Berlusconi ha fatto quello che hanno fatto gli altri prima di lui: NIENTE se non aumentare la pressione fiscale e aumentare il debito pubblico.

Se non altro, ha tolto l’ICI sulla prima casa. Io pagavo 800 euro all’anno. Si dice che si stiano aumentando le stime catastali del 130%. Questo significa che per me la dipartita si Berlusconi significherà pagare 2.000 euro di ICI!! Perchè dovrei considerare Berlusconi il peggiore dei mali?

alfio200
Scritto il 13 Novembre 2011 at 12:03

P.S.: Aggingo che nella mia città (Genova) il pasaggio dal periodo ICI al periodo SENZA ICI non ha minimamente peggiorato la situazione dei cittadini. Le liste d’attesa per le visite nelle ASL erano lunghissime prima come adesso, i trasporti pubblici erano pessimi prima e lo sono adesso. Non è cambiato, cioè peggiorato, niente. Per cui…dove finiva la montagna di soldi che il comune ricavava dall’ICI? Evidentemente, non in investimenti destinati a migliorare le condizioni di vita dei cittadini.

idleproc
Scritto il 13 Novembre 2011 at 12:33

Se guardate la faccenda finanziaria, che è uno strumento, non credo che possiate comprendere ciò che è accaduto e sta accadendo. Indipendentemente da come la si pensa quando si va in cabina elettorale o si litiga per una politica economica. Non è il “mio” blog, mi sono espresso molto chiaramente da altre parti…

gremlin
Scritto il 13 Novembre 2011 at 12:57

col governo Monti aumenta di molto la probabilità di un prelievo forzoso sui c/c e tramonta definitivamente il condono

i prelievi forzosi si concepiscono in segreto, quando tutte le paure sembrano passate, con consiglio dei ministri di venerdì sera e decreto presidenziale ratificato la domenica, e il risultato lo si vede il lunedì mattina e sarà pure retroattivo.

alleggerire il conto per qualche settimana o mese costa nulla, perchè non farlo? è solo prudenza e prima si agisce meglio è…
la crisi sistemica bancaria passa obbligatoriamente attraverso lo sfalcio del risparmio privato, in tutte le forme possibili

Il decreto potrebbe ricalcare quello di Amato (decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333- convertito con LEGGE 8 agosto 1992, n. 359); considerando un “interesse di straordinario rilievo” in relazione ad “una situazione di drammatica emergenza della finanza pubblica” ecco come potrebbe iniziare:

Decreto Legge xx novembre 2011 n. —
Misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica.
Il Presidente della Repubblica
– Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
– Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per
il risanamento della finanza pubblica;
– Vista la deliberazione del consiglio dei ministri, adottata nella riunione del
yy novembre 2011 ;
– Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri del tesoro,
del bilancio e della programmazione economica e delle finanze;
emana il seguente decreto legge:

VI ABBIAMO FREGATO ANCHE QUESTA VOLTA!
:mrgreen:

alex1984
Scritto il 13 Novembre 2011 at 13:26

Gremlin, in che senso alleggerire per qualche settimana/mese il conto?

gremlin
Scritto il 13 Novembre 2011 at 13:37

alex1984@finanzaonline,

cash + bot

quacula
Scritto il 13 Novembre 2011 at 14:48

Ciao A tutti. avevo una domanda filosofica.

Ma secondo voi, perchè Monti ha accettato? Che gli passa per la testa?

Lungi da me il voler essere polemico, però credo che anche lui si renda bene conto che c’è una concreta possibilità (speriamo di no!!) che le cose vadano male, al suo governo e al paese, a causa di:

-da un lato un parlamento che non cambia e che in certe sue componenti non gli lascerà certo grandissima libertà d’azione

-dall’altro i numeri (il debito, la crescita, gli interessi, etc) e il fatto che per almeno un pugno di mesi l’Italia sarà FUORI dal mercato dei bond.

-infine oramai i lugubri scenari di split dell UE che si aggirano sui principali quotidiani economico-finanziari (fuori dall’Italia, qui sembra non parlarne quasi nessuno)

Secondo voi perchè ha accettato? Ha più elementi di noi? Vocazione divina? Voglia di giocarsi tutto (anche una fetta del suo nome!) per il suo paese?

ciao e buona domenica

quacula

kry
Scritto il 13 Novembre 2011 at 14:50

andrea.mensa@finanza,

Invece l’ITALIANO (che potrebbe essere ognuno di noi ) dice” Ma brutte teste di ….. lo avete fatto con soldi anche nostri “…. perchè non dimentichiamoci che eravamo anche noi italiani contributori netti per i fondi UE , peccato che ora sia i francesi e tedeschi se ne siano dimenticati.

tengobotta
Scritto il 13 Novembre 2011 at 16:29

gremlin,

Ciao Gremlin

Impiegare risparmi in ETF tipo GOLD, SILVER o ETF equity, potrebbe salvare dalla patrimoniale? Certo, col rischio che poi la pelle te la fanno i mercati! Però i soldi non vorrei bloccarli, vorrei chiudere entro 6 mesi per un immobile!

wild weasel
Scritto il 13 Novembre 2011 at 20:12

tengobotta@finanza:

gremlin,

Ciao Gremlin

Impiegare risparmi in ETF tipo GOLD, SILVER o ETF equity, potrebbe salvare dalla patrimoniale? Certo, col rischio che poi la pelle te la fanno i mercati! Però i soldi non vorrei bloccarli, vorrei chiudere entro 6 mesi per un immobile!

per quae motivo impiegare i soldi in etf ti dovrebbe risparmiare dalla patrimoniale, fanno sempre parte dei titoli mobiliari che uno possiede, non vedo per quale strano meccanismo dovrebbero esser escluso dall’eventuale computo della ricchezza di un cittadino soggetto a patrimoniale

idleproc
Scritto il 13 Novembre 2011 at 21:13

Scusate ma mi ha fatto morire dal ridere (da ZH):

paolo41
Scritto il 13 Novembre 2011 at 21:29

Una cosa è certa: nel vortice in cui il paese sta sprofondando non c’era altra soluzione che un governo tecnico, benvisto dall’Europa e dai mercati, che, speriamo, sia in grado di by-passare le divergenze dei partiti e introdurre quelle riforme necessarie ad una prima, se pur “minima” ripresa dell’economia (ho usato il termine “minima” perché intendo, più avanti, fare alcune considerazioni aggiuntive al riguardo).
Seconda considerazione: fino a che dura il governo Monti (conoscendo il suo pensiero al riguardo) resteremo nell’euro, ma, se dovesse saltare, non trovando più l’appoggio del parlamento, le probabilità di uscire dall’euro e di proclamare il bail-out sarebbero elevatissime.
Quindi aspettiamoci pesanti interventi quali la revisione delle quote fiscali per cittadini e aziende, aggiornamenti ulteriori sulle età pensionabili (specialmente su quelle di anzianità), reintroduzione dell’ICI, una patrimoniale una tantum, alienazione dei beni dello stato, riduzione dei costi della politica, riduzione dell’evasione, insomma tutte quelle azioni che, più o meno e a secondo del colore politico, tutti i giornali riportano.
I partiti e i rispettivi parlamentari dovranno, per forza di cose e, lasciatemelo dire, per amor di patria, accettare quanto sopra; anche perché se l’opposizione ha visto il coagularsi di vari partiti contro il berlusconismo, in caso di elezioni sarebbe veramente difficile stilare programmi condivisi, con il rischio di avere sempre governi con labili maggioranze. E comunque i mercati, in questo momento, non hanno fiducia in nessun partito. Punto e a capo.
Il governo tecnico, se dura fino alla fine della legislazione, avrebbe l’enorme vantaggio di eliminare vari motivi di scontro e di far decantare le acque.
Come ho detto prima, “resteremo nell’euro” o meglio saremo costretti a rimanere nell’euro e, per chi sa come la penso, questo continuerà ad essere un grosso ostacolo alla ripresa della nostra economia. C’è da sperare, almeno, che i nuovi governanti abbiano la capacità di fare la voce grossa nell’ambito della EU e che le leggi che quest’ultima emette e anche quelle che dovrebbe emettere e che si è ben guardata da emettere (vedi barriere a importazioni in dumping), siano una volta tanto a favore dei paesi mediterranei e non sempre a favore dei paesi nord-europei.
In altre parole, essendo ormai parte di un contesto europeo non solo condizionato dall’euro ma anche da quei paesi che hanno mantenuto la propria moneta (est-europei in particolare), non possiamo illuderci che solo attraverso riforme interne, che, in massima parte, riguarderanno tagli e tasse, con solo una minima parte delle entrate dedicata allo sviluppo aziendale, si possa sperare in una palpabile ripresa del PIL, tanto più se, come sembra, ci sono segnali di una ulteriore contrazione dell’economia europea.
Quindi, se va bene, possiamo contare solo su una “minima” ripresa dell’economia italiana.
Infine c’è un altro pericolo che dobbiamo, tutti insieme, esorcizzare: che per ragioni di bilancio, non si ripeta una seconda deindustrializzazione come quella sviluppatasi negli anni 90. I valori delle aziende e banche italiane, in questo momento, sono molto appetibili e, i maligni, hanno subito legato il curriculum professionale del Prof. Monti (così come quelli di Draghi e Visco) a quei consessi/associazioni culturali parafinanziarie (Bielderberg, etc dove GS è sempre presente), con profumo di massoneria, che vengono accostate come mano strategica a quanto avvenne nei suddetti anni.
Credo che, in questo momento, si debba avere il coraggio di pensare “positivo” e che (bando alla retorica) se, tutti insieme, cittadini e politici, daranno fiducia al nuovo governo, il paese avrà la possibilità di recuperare la fiducia che merita.

tengobotta
Scritto il 13 Novembre 2011 at 21:39

wild weasel@finanzaonline,

bè se faccio la domanda è proprio perchè non ho competenza e lo chiedo a voi. Posso immaginare che se ho i soldi investiti in bot, azioni o altro, non sono liquidi nel conto corrente e quindi non tassabili o prelevabili. Non so, è una mia supposizione, forse sbagliata.

lampo
Scritto il 13 Novembre 2011 at 21:44

Non amo parlare di politica e tento di non farlo anche adesso.

Solo una considerazione secondo me importante.

Nella situazione in cui ci troviamo, il governo tecnico (qualunque sia) che si troverà ad affrontare le riforme richieste dall’UE, FMI, ecc… dovrà pensare a fare anche un’altra riforma importante: quella della politica.

Ovvero mettere dei requisiti minimi di onorabilità e di effettivo impegno ed interesse per il Paese (debbo dire che basterebbe applicare quanto c’è già scritto in Costituzione sul divieto di mandato imperativo).

Perché?

Perché altrimenti, dopo la fine del governo tecnico, ci ritroviamo nel breve tempo ad avere degli amministratori che pensano solo al loro interesse… e in maniera marginale a quello del Paese. E tutte le eventuali riforme portate a compimento dal governo tecnico… se ne vanno a puxxane!

Sarebbe una disfatta colossale… non tanto per il governo… quanto per gli italiani, che ancora una volta hanno fatto sacrifici inutilmente.

La conseguenza sarebbe veramente il rischio di un periodo di anarchia, dove ognuno tenterebbe di fare rispettare le proprie regole… visto che nessuno pensa a far rispettare quelle di ordine superiore (le leggi e varie fonti del diritto) finalizzate al bene e allo sviluppo della comunità italiana.

I più penalizzati sarebbero sicuramente i giovani ed anziani, già profondamente colpiti dalla crisi in corso.

Ovviamente tale considerazione è da intendersi in maniera apolitica… e adatta a qualsiasi tipo di schieramento.

Scritto il 13 Novembre 2011 at 21:50

tengobotta@finanza,

Una eventuale patrimoniale andrà a tassare tutto il tuo patrimonio, sia composto da beni immobili o mobili.

Btw, sarebbe ora che le tasse le comincino a pagare tutti, a costo di obbligare la tracciabilità di tutti i pagamenti superiori ad € 50,00, imho.

Scritto il 13 Novembre 2011 at 22:16

il video messaggio di Berlusconi

http://video.sky.it/news/politica/il_videomessaggio_di_silvio_berlusconi_agli_italiani/v102554.vid

Vedrete, non è finito, tornerà…tornerà…

idleproc
Scritto il 13 Novembre 2011 at 22:41

paolo41,

Non voglio fare il menagramo ma penso che gli US la guerra contro l’euro l’abbiano già vinta sul piano strategico… salvo imprevisti… le risorse che perderemo per tenerlo in piedi ci servirebbero meglio per dopo… non credo che questo “governo” farà gli interessi Italiani. Spero di essere smentito. 🙁

gremlin
Scritto il 14 Novembre 2011 at 08:50

tengobotta@finanza: gremlin, Ciao GremlinImpiegare risparmi in ETF tipo GOLD, SILVER o ETF equity, potrebbe salvare dalla patrimoniale? Certo, col rischio che poi la pelle te la fanno i mercati! Però i soldi non vorrei bloccarli, vorrei chiudere entro 6 mesi per un immobile!

la patrimoniale dovrebbe essere costruita in base al reddito, però escludo che si vadano a tassare tout court gli asset finanziari delle famiglie
l’unico modo di stare liquido e coperto sono i bot, trovi tutte le scadenze che fanno al caso tuo

gremlin
Scritto il 14 Novembre 2011 at 09:00

wild weasel@finanzaonline: per quae motivo impiegare i soldi in etf ti dovrebbe risparmiare dalla patrimoniale, fanno sempre parte dei titoli mobiliari che uno possiede, non vedo per quale strano meccanismo dovrebbero esser escluso dall’eventuale computo della ricchezza di un cittadino soggetto a patrimoniale

se è vero che MONTI prenderà provvedimenti in base a criteri di EQUITA’ SOCIALE, prima di tassare le famiglie che detengono bot e fondi pensione dovrebbe iniziare con manovre che prendano di mira l’evasione e i costi della politica diretti e indiretti

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