FED: COME DA COPIONE

Scritto il alle 10:00 da Danilo DT

fed.jpgBen Bernanke fa quello che il mercato si aspettava, un taglio tassi netto di 50bp che riporta i tassi al livello della crisi dell’11 settembre, dei default di Enron e Worldcom. Livelli di tasso bassisimi che, proprio a quei tempi, diedero probabilmente il “La” alla nascita di questa bolla immobiliare che, con l’ausilio della finanza innovativa e moderna (non ci sono più le banche di una volta…) hanno creato una bolla composta che rimarrà negli annali, una bolla pompata coi derivati che si è gonfiata a dismisura e che , con un drammatico effetto domino, ha portato ad un crollo sistematico che, al momento, non possiamo ancora considerare interrotto.Ma potrebbe non essere finita qui. Nelle parole dette a commento della misura espansiva, Bernanke ha lasciato intendere possibili futuri tagli. E dove si può andare? A zero? E perché no, il Giappone ha fatto quella fine. E poi cosa è successo in Giappone?Una fase deflattiva storica. Ma di questo ne parlerò la prossima volta.

Le reazioni dell’Intermarket

Per il momento possiamo solo dire che, a dare spazio al taglio di ieri, sono state senza dubbio le commodity che, complice il comportamento di diversi investitori, sono letteralmente crollare, dando una boccata di ossigeno al “rischio inflazione”, oltre ovviamente alla necessità del momento. Mi riferisco ad un violento rallentamento dei consumi e dell’economia. Ora mi aspetto, magari nei prossimi giorni, un colpo a sorpresa dell’amministrazione Bush: magari un taglio fiscale senza precedenti oppure una qualche sorta di incentivazione. Una bomba che , per farla breve, dovrebbe drogare per un po’ il mercato e andrebbe a sostenere la nostra tesi di un rimbalzo di discrete dimensioni del mercato azionario.

Spread FED-BCE

spread fed bceLa palla ora passa all’amico Trichet che non potrà che mettersi a ruota della FED in una serie di operazioni concertate dai vari istituti centrali. Norvegia e Cina già hanno tagliato.Lo spread tra BCE e FED è pari a 275 basis point, ovvero 2.75%. Uno scenario che, sempre a livello speculativo, non potrà che appoggiare un rimbalzo dell’Euro a scapito del dollaro. E nelle dinamiche analizzate in questi giorni, darà fiato alle materie prime ed alle borse.Intermarket dixit. Rivedetevi gli ultimi post sull’argomento per comprendere cosa diavolo sta succedendo sui mercati finanziari. E se ritenete utile il servizio informativo che sto fornendo, sostenete l’iniziativa. CLICCA QUI per capire come sostenere il blog. Anche un piccolo contributo può essere importante per la sopravvivenza dell’iniziativaSTAY TUNED e…Grazie !

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