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Materie Prime in difficoltà
Continuous Commodity Index e correlazione con equity.
Probabilmente molti vedranno questo post in contrasto con l’articolo precedente. Invece deve essere visto parallelamente ad esso. La correlazione tra equity e commodity è un dato di fatto. Ormai è chiaro a tutti che grazie al quantitative easing e alla bolla della liquidità, sono state gonfiate a dismisura tutte le varie commodity, anche in modo ben poco coerente con la realtà economica.
Quindi Commodity e Equity che vanno a braccetto. Però non possiamo non notare l’inizio di una piccola anomalia. Ultimamente il benchmark mondiale, lo SP 500, ha rotto i massimi relativi precedenti (vedi il post precedente) e tenta di riagganciare i massimi storici a 1575.
Le commodity invece iniziano a manifestare alcuni segni di stanchezza.
Dal punto di vista intermarket, dovrebbe invece esattamente capitare il contrario. Un altro chiaro segno di come il mercato sia pompato a dismisura e drogato all’inverosimile.
Il grafico che vi propongo del CCI (Continuous Commodity Index) di cui potrete leggere vita, morte e miracoli CLICCANDO QUI , è un indice di nuova generazione delle commodity, una versione più avanzata e soprattutto realistica del vecchio CRB.
THE THOMSON REUTERS EQUAL WEIGHT CONTINUOUS COMMODITY INDEX (CCI)
Trading on the ICE Futures Exchange, the Thomson Reuters Equal Weight Continuous Commodity Index is recognized as an unbiased, major barometer of commodity prices.
The index is comprised of 17 commodity futures: Cocoa, Coffee ‘C’, Copper, Corn, Cotton, Crude Oil, Gold, Heating Oil, Live Cattle, Live Hogs, Natural Gas, Orange Juice, Platinum, Silver, Soybeans, Sugar No. 11, and Wheat.
THE EQUAL WEIGHTED COMMODITY INDEX
CCI components are equally weighted and therefore distribute more evenly into the major sectors: Energy 17.65%, Metals 23.53%, Softs 29.41% and Agriculture 29.41%. While other commodity indices tend to have overweighting in certain sectors (e.g. Energy), the CCI provides more meaningful exposure to all four commodity subgroups.
The 17 components of the CCI are continuously rebalanced to maintain the equal weight of 5.88%.
Come detto, il grafico del CCI Index è stato fino ad ora “scolastico” tanto è stato preciso ed attendibile (il che lo rende molto interessante). Ma ultimamente sta iniziando a divergere dal grafico dell’equity.
Come vedete dal grafico, RSI e MACD in forte divergenza ma soprattutto CCI Index che non riesce a rompere al rialzo quota 200% di Fibonacci.
Facciamo molta attenzione alla tenuta della correlazione tra Equity e Commodity. Un’eventuale allargamento dello spread fra queste due asset class sarebbe un segnale evidente che qualcosa sta cambiando e per la prosecuzione del rally dell’equity ritengo assolutamente necessaria una nuova forza per le materie prime. E nel frattempo…
The months-long rally in commodity prices has sparked fears it could ignite inflation or cripple consumer spending. But a surprising trend is now sweeping the markets for some key materials: Prices are falling.
Goods from cotton to zinc that were highfliers late last year have turned into laggards in recent weeks. Several have logged double-digit-percentage declines in futures markets.
Cotton has pulled back 17% from the all-time record set in early March, and sugar is down 34% from its multidecade high in February. Lead and zinc have tumbled in recent weeks after shooting up in the second half of 2010. (WSJ)
STAY TUNED!
DT
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spero che la tua previsione sia più che giusta… perché ho sbagliato timing… e sono entrato un po’ troppo presto…
L’ancio un’analisi da poter discutere… Natural Gas!