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La rivolta sociale e le soft commodity

Scritto il alle 08:23 da Danilo DT

Rassegna stampa, link finanziari & more…

Le materie prime agricole, conosciute anche come “soft commodity”, stanno salendo a dismisura. E secondo diverse fonti, non si fermeranno facilmente e a breve. Tutto questo deve preoccupare, soprattutto se il problema viene analizzato dal punto di vista socio-politico. Il pensiero va a quei paesi ed a quei popoli che già ora vivono nella miseria e nella disperazione. Quei popoli che non godono della vetrina dei giornali ma tutti i giorni fanno la guerra per un tozzo di pane per poter sfamare in modo relativo la propria persona ed i propri figli, a cui viene regalato un futuro che non può essere normalmente in linea con quello di un uomo cittadino del mondo sviluppato.

E poi il pensiero va a quei popoli invece che iniziano a godere anche della visibilità dei media: egiziani, marocchini, libici, iraniani e chi più ne ha più ne metta. Un mercato in preda alla speculazione, certo, ma anche all’aumento vertiginoso della domanda e, ahimè, alle intemperie che hanno condizionato i raccolti.

One the one hand, supply-constraining political, economic and climate-related developments will continue to keep prices strong. On the other, fundamental demand for food continues to increase as populations around the world grow bigger and richer — and not just in the most populous, developing nation of China. “You’ve seen caloric intake overall rise in most parts of the world over the last ten, 20 years, and that’s a trend that’s going to continue,” said Jeffrey Christian, managing director and founder of CPM Group, a commodities research and investment firm. “Populations are growing, but financially — generally speaking — they’re better too, so people can afford more food.” Currently India is the biggest consumer of sugar.Food prices are also being driven by speculators. Coffee is one instance of an agriculture commodity that’s been receiving a big inflow of speculative money. “Right now they have a relatively large long position and that could help keep the price up for a while,” Christian said.   (Source)

Cambia il mondo, aumenta la popolazione. Cambiano le abitudini alimentari, cambiano anche i prezzi. Cambia anche il divario tra ricchi e poveri (in quanto non fa che aumentare) e cambia la quantità di cibo a disposizione, che proporzionalmente diminuisce se raffrontata al numero di teste che devono essere sfamate. Un numero di teste che rischia di crescere a dismisura.  E in tutto questo scenario, possiamo dire che viene confermata la transizione dal famigerato livello 4 al livello 5 (VEDI QUI) se presa in considerazione l’analisi di Pring. Mercato ancora positivo per l’equity, ma non per molto, e ancora bene le commodity.

Intanto però, come detto, le soft commodity corrono…

Parlavamo di sommossa sociale… Non credete che si stiamo mettendo delle basi per delle rivoluzioni epocali, se le tendenze delle commodity agricole non invertiranno al ribasso?

LINK FINANZIARI

New York e Francoforte si fondono Nasce la Borsa più potente del mondo – Corriere della Sera Deutsche Borse e Nyse Euronext insieme creano la piazza finanziaria più grande: sinergie per 300 milioni di euro

Rallenta la crescita nell’area Ocse Italia ultima tra i Paesi del G7 – Corriere della Sera nel quarto trimestre 2010 il pil negli Stati membri è salito dello 0,4%, contro lo 0,6% del periodo precedente

«Le nostre democrazie non possono accettare un’altra crisi finanziaria» – Corriere della Sera Draghi: è stato necessario aiutare le grandi banche
ma tutto questo «ha rinforzato l’azzardo morale»

Lavoce.info – ARTICOLI – ITALIA E GERMANIA DOPO LA CRISI: L’ANDAMENTO DEL PIL

Il confronto fra Germania ed Italia: imbarazzante…

FT Alphaville » Armageddon Bank Sta per fallire una banca della Danimarca? Non da sottovalutare…

FT Alphaville » Econ bloggers still cool (on the economy) Migliora il sentiment dei blogger

FT Alphaville » The eurozone’s €15.8bn fat finger? Un clamoroso errore oppure un’impellente necessità? Lo scopriremo presto…

FT Alphaville » US banking stress tests 2.0 – an update Ci risiamo: nuovo stress test per le banche USA?

Political economy: Government of the rich, by the rich, for the rich | The Economist governare non per il bene comune.

Fed Officials Upgrade Outlook – WSJ.com Minute della FED

The Fed’s G.D.P. Forecast, in Context – NYTimes.com le previsioni dell FED sul PIL USA

Some Thoughts On Portugal non scordiamo del Portogallo…

Thursday screencast: cotton mouth Abnormal Returns gli effetti del rally del cotone

Calculated Risk: Philly Fed Survey highest since January 2004

Taking A Loss | Attitrade-Proactive Trading L’importanza delle regole del trading

Ag Story Getting a Bit Crowded The Reformed Broker

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29 commenti Commenta
ottofranz
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 09:51

ah se siamo in rassegna stampa vi inserisco le foto dei giudici che giudicheranno B. Se è vero che un’immagine conta più di 1000 parole per me lo impiccano ! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Scritto il 18 Febbraio 2011 at 09:55

Vuoi per caso dire che sono incazzite perchè (non avendo i requisiti) non sono mai state invitate ad Arcore????? :mrgreen:

bergasim
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 09:59

secondo me lo violentano

news sulla banca in difficolta?
http://www.rischiocalcolato.it/2011/02/ce-del-marcio-in-portogallo-solo-unaltra-banca-che-salta-in-aria.html

ottofranz
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 10:12

c’è qualcuno che parla il Draghese e che mi sa tradurre ?

in un articolo pubblicato su una newsletter del think tank Eurofi, dove Draghi terrà un discorso stasera ricorda come “la crisi ha reso necessario aiutare le banche troppo grandi per essere lasciate fallire (‘too big to fail’), ma ciò “ha rinforzato l’azzardo morale in modo molto significativo”. Ora occorre dotare le giurisdizioni di meccanismi attraverso cui “ogni istituzione finanziaria possa passare attraverso un fallimento gestito senza danneggiare la stabilità finanziaria e senza sostegno dei contribuenti”. Gli ‘aiuti, che sono stati ”necessarì hanno anche fornito “un sussidio alla leva finanziaria e ai rischi delle compagnie più grandi”.

paolo41
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 10:23

bergasim,

..grazie… è proprio la notizia che cercavo ieri…

Dream Theater,

…non dimentichiamo che parecchi paesi, russia, cina, ucraina, etc hanno bloccato le esportazioni, altri hanno aumentato o non ridotto le riserve strategiche, i grossi traders hanno i silos pieni e tengono su i prezzi e, ovviamente, la speculazione regna sovrana….
La EU…assente completamente nelle politiche agricole coordinate, salvo dare i finanziamenti a quelli che pare a loro… sarebbe stato il momento per moderare il mercato se ci fosse stata una politica che avesse proposto una riserva strategica comunitaria…
Tutto inutile, tutta gente che non fa niente dalla mattina alla sera pur percependo lauti stipendi a nostre spese… guarda con quale prosopopea e distacco hanno affrontato il problema dei profughi africani…

Scritto il 18 Febbraio 2011 at 10:25

@ berga:

sono a caccia.. ma non è facile capire se è una grossa banca che salta, oppure se è una banca che ha sbagliato giorni fa nella richiesta in asta (magari ha chiesto un importo inferiore a quello di cui necessitava) e si è dovuta coprire, oppure un banale (ipotesi che scarterei) errore tecnico.
Puzza di bruciato, quello si… vediamo che riesco a scovare…

Scritto il 18 Febbraio 2011 at 10:28

@ paolo41:
c’è anche un articolo nelle notizie che segnalo nel post.

CIAO!

daino
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 10:36

nel frattempo mi sa che qualche banca americana è in difficoltà a gestire il prezzo dell’argento!! 😈

paolo41
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 10:43

Dream Theater,

….si, l’avevo letto, grazie…. ho l’impressione, comunque, che si tratti di due cose distinte… aspettiamo il seguito…

bergasim
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 10:46

daino,

jpmorgan ha delle mega esposizioni in derivati short sull’argento eredidate dall’acquisizione di una’altra banca nel 2008, chi indovina il nome vince immediatamente 1000 usd in monete d’aregento con le effige di bergasim.

daino
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 10:49

morgan stanley

bergasim
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 10:54

daino,

risposta sbagliata, Bear Stearns il banco vince.
😆 😆

ottofranz
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 11:47

bergasim,

Bear Stearn 😀 😀 😀

Per la spedizione va benissimo bartolini, per l’indirizzo chiedi a Dream

Scritto il 18 Febbraio 2011 at 12:34

Bear Stern, Merrill Lynch, Lehman Bros.
Tre banche fallite: due salvate e una no. Le due salvate creeranno non pochi danni alle nuove padrone (JPM e BofA)…

Scritto il 18 Febbraio 2011 at 12:40

BREAKING NEWS

La BCE comunica che l’operazione di eir da 16 bln non era un errore ma un’operazione dovuta per fornire liquidità a qualcunoc he, altrimetni, avrebbe avuto delle difficoltà ad accedere all’interbancario.
Bene, quindi non era un errore. Ne ero certo…
Continuando in ambito monetario, la Banca Centrale Cinese decide per l’ennerina mossa per combattere l’inflazione: nuovo aumento non del tasso ma della riserva obbligatoria. ALtra liquidità drenata al mercato…

Intanto mi sembra che alcuni gommoni iraniani stiano facendo un po’ di casini a Suez…vi risulta?

saluti a tutti!

nervifrank
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 13:26

Ti ringrazio per l’articolo Dream.

Ho deciso da tempo di non prendere più ETF sulle materie agricole, perchè non ho voglia di contribuire ad accrescere la fame nel mondo.
Anzi, dirò qualcosa di più estremo: secondo me gli Usa dovrebbero cercare di abbattere i prezzi di riso, grano, granturco etc. intervenendo sui futures.
Perchè oggi hai puoi avere Mubarak, ma domani potresti trovarti qualcuno di molto peggio a livello geopolitico.
E noi Europei, insieme agli israeliani, dovremmo fare molta attenzione a queste cose…

Invece ho fatto bene a resistere e tenere oro ma soprattutto argento.

ivegotaces
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 13:54

Ottimo articolo e interessanti i commenti. Visto che dalle soft si è passati anche ai metalli preziosi ne approfitto e chiedo cosa ne pensate dello spread tra light sweet e brent oil? E cominciare ad andare lunghi del primo e corti del secondo?

smsj
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 14:00

nervifrank,

Finalmente qualcuno coerente!
Davvero lodevole la tua intenzione di non partecipare a speculazioni che non appartengono ai tuoi ideali e convinzioni. 😀

nervifrank
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 14:27

smsj@finanza,

Grazie Smsj!
😀

nervifrank
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 14:38

ivegotaces@finanza,

Boh, queste cose sofisticate forse le fa Dream…

Scritto il 18 Febbraio 2011 at 14:55

ivegotaces@finanza,

facciamo attenzione a giocare sullo spread WTI vs Brent. Ci sono motivazioni diverse per questo spread. Parlavo ieri con uno del settore il quale non si sorprenderebbe nel ritrovarsi con 15 $ di spread….

daino
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 15:23

Occorre rafforzare le regole del gioco – dice Bernanke – i flussi di capitale stanno ancora una volta creando considerevoli problemi alle macroeconomie internazionali e alla stabilita’ finanziaria”. Il rischio e’ che questi flussi eccessivi facciano salire l’inflazione, creino bolle speculative e apprezzino le valute, danneggiando i paesi emergenti, se non verranno posti sotto controllo .

Mah…prima ha fornito la liquidità ai mercati e poi si stupisce che, come tutti i liquidi, si muove in discesa….forse è un messaggio o forse (più probabile) ci prende per il sedere

Scritto il 18 Febbraio 2011 at 15:26

hot news
MEGA DEAL IN GRECIA:

NATIONAL BANK OF GREECE OFFERS TO BUY ALPHA BANK
Ci saranno dei collegamenti con l’operazione sospetta di ieri???? Mah….
Solo una cosa. E’ la conferma che sotto c’è ancora taaaaaaaaaanto marcio… E che non ce la vendano come un’acquisizione fatta per creare valore…

pecunia
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 16:59

ma voi siete meglio del Gazzettino Padano!!…… naturalmente non vi è alcun riferimento alla padania.
😉

scherzi a parte, è sempre un piacere leggere gli istruttivi articoli, come il suddetto, ed i pepati commenti che seguono.

per una che ha deciso da tempo di fare a meno di consigli “spassionati” da banche e pf vari siete , tempo permettendo, da leggere.

pecunia
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 17:02

più che “da leggere” sarebbe meglio dire “fra le letture preferite” ❗

mattacchiuz
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 17:04

pecunia@finanza: ma voi siete meglio del Gazzettino Padano!!

il nostro giornale si chiama “la gazzetta della cupola”

pecunia
Scritto il 18 Febbraio 2011 at 17:09

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Scritto il 18 Febbraio 2011 at 17:50

pecunia@finanza: più che “da leggere” sarebbe meglio dire “fra le letture preferite”   

mattacchiuz:
il nostro giornale si chiama “la gazzetta della cupola”  

E ben presto mi sa che lo facciamo sul serio sto gazzettino… 😉

l.b.chase
Scritto il 19 Febbraio 2011 at 00:11

paolo41: bergasim,
..grazie… è proprio la notizia che cercavo ieri…Dream Theater,
…non dimentichiamo che parecchi paesi, russia, cina, ucraina, etc hanno bloccato le esportazioni, altri hanno aumentato o non ridotto le riserve strategiche, i grossi traders hanno i silos pieni e tengono su i prezzi e, ovviamente, la speculazione regna sovrana….
  

Attenzione su questo punto: i grossi trader che terrebbero i silos pieni per speculare o non si sa bene per quale altro motivo…
Non diamo per scontato che qualcuno tenga volutamente e immotivatamente i silos pieni. Perchè tenere i silos pieni (vi dice uno che si è ben informato per interessi personali sulla materia) non solo è molto costoso, ma è anche una sorta di rischio crescente, un pò come una opzione che si avvicina alla scadenza. Infatti i sementi dei cereali, rimanendo stoccati per più di 6 mesi un anno, non solo comportano alti costi di mantenimento, ma addirittura perdono progressivamente potere nutrizionale o resa seminativa. Infatti non è un caso che se vai a vendere grano più vecchio di 12 mesi, non solo te lo paghino molto meno, ma addirittura c’è anche il rischio che se lo stato di conservazione non ha fatto a pieno il suo dovere (e può succedere), non venga accettato per uso alimentare o seminativo, dunque vada venduto solo come mangime per animali.
Quindi ci andrei cauto a dare per scontato che qualcuno si stia divertendo a tenere stoccati i cereali più del normale periodo e senza una ragione di necessità effettiva.

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