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FIAT: QUANTO VALE?
Non posso certo negare che il titolo Fiat è stato uno di quelli che più hanno sorpreso negli ultimi anni. Una società presa in mano qualche anno fa da Marchionne che, con abilità e coraggio, ha rivoluzionato il management e la mentalità produttiva del titolo del Lingotto. Un grande risultato di capacità imprenditoriale. Via i rami secchi e spazio ai giovani… Puntare sulla qualità e sulle novità… Molte altre aziende dovrebbero imparare dal buon Sergio.
A parte questi discorsi, Fiat (di cui ho già parlato in passato) è stata protagonista di un rally strepitoso che l’ha portata da quota 4.45 € a quota 24 €. Un +439% che lascia sbaccaliti, soprattutto se si pena che Fiat è stata effettivamente ad un passo dal default. Ma altrettanto rapidamente Fiat, nelle ultime settimane, è scesa da 24 € agli attuali 15.75€, un bel -35% in breve tempo. La domanda è d’obbligo. Qual è il “fair value” di Fiat?
Titolo ciclico con logici “take profit”
Innanzitutto una nota fondamentale. Fiat è un titolo ciclico e quindi legato al ciclo economico. Se c’è aria di recessione i titoli ciclici sono i primi a scendere. Seconda nota: è più che normale che dopo una performance stellare come quella vista con Fiat, ci siano i cosiddetto “take profit”. Si vende per portare a casa gli utili. Quindi capite benissimo che, indipendemente dalla bontà del titoli, è più che normale che in questa fase di mercato Fiat abbia subito una bella correzione. Fatte queste premesse, però, è giusto cercare di calcolare l’effettivo valore del titolo Fiat in borsa.
Quanto vale Fiat?
Dappertutto si leggono Buy a profusione. In pochi vedono un futuro molto nero per il titolo torinese. Poi, ovviamente, c’è chi ha pareri più ottimistici e chi meno. Ma mediamente il sentiment sul titolo automobilistico è più che positivo. In questa sede lascerei perdere le valutazioni delle case d’affari, sempre molto teoriche e opinabili. Facciamo una valutazione solo degli assets posseduti dalla Fiat stessa.
Prendendo spunto da un articolo pubblicato recentemente su un quotidiano, Fiat oggi è palesemente sottovalutata. Mi spiego meglio. Se andiamo a sommare il valore delle partecipazioni in Cnh (Case New Holland), Iveco, Powertrain, la componentistica, lasciando però (e tengo sottolinearlo) lo sconto che una holding generalmente esprime e l’impatto del debito, si arriva ad una valutazione pari a quella di chiusura di venerdì. Circa 15.50 €. E quindi il mercato NON sta assolutamente considerando negli attuai prezzi Fiat Auto, Ferrari, Maserati ,la partecipazioni in Rcs più altri assets. E scusate se è poco. Quindi è ben visibile uno status di sottovalutazione evidente. Però attenzione, non dimentichiamo mai quanto detto a proposito di titoli ciclici e take profit
Grafico: rotto il trend
Dal punto di vista tecnico sicuramente preoccupa la rottura della trendline tratteggiata gialla. Ormai le medie mobili sono state perforate da molto tempo. I volumi delle ultime sedute sono stati notevoli. E’ stato anche violato il 38.2% di Fibonacci ed il target grafico si è spostato a 14.27 €. Tutti segnali poco rassicuranti. Dove possiamo cercare elementi positivi? Nell’RSI. A questi livelli , in passato, ha sempre fornito dei rimbalzi tecnici.
Quindi che fare con Fiat? Il trend è negativo. Sfruttare eventuali rimbalzi tecnici per diminuire l’esposizione. E poi aspettare tempi migliori. Quando il mercato va male, è inulte sperare tutto sui fondamentali. Se c’è recessione, i target, i budget, le previsioni, tutto verrà rivisto. E a quel punto occorrerà rifare tutti i conti.