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Mr. SMITH consuma meno, ma Mr. WANG…
Il quadro inizia ad essere ben comprensibile, ma è ancora incompleto. Mancano alcuni tasselli per decretare ufficialmente l’entrata in recessione dell’economia americana, in barba a tutti coloro che si illudevano di una fine rapida e quasi indolore della crisi subprime che è imperversata nel corso dell’anno che sta per finire.
Con questo non voglio dire che provo piacere nel rallentamento della più importante economia del mondo (…fino a quando? ), ma semplicemente perché ormai, secondo me, il quadro che è andato via via disegnandosi ha solo un tipo di interpretazione.
Come ho scritto in precedenza, ci sono una molteplicità di motivi per poter pensare ad una possibile recessione (e comunque ad uno scenario abbastanza plumbeo). Mancavano però 2 tasselli. L’occupazione ed i consumi, che stavano reggendo alla grande, però qualcosa è cambiato.
Natale deludente per i consumi
Era sicuramente un’eccellente occasione per tentare il fatidico “colpo di coda”, una svolta a sorpresa che ci portasse a dire: “Sono veramente infinite le cartucce del consumatore americano”. Però, come temevo, le cartucce erano praticamente esaurite. Per anni le economia di tutto il globo sono state trainate dai consumi del nostro Mr. Smith. Ma oggi Mr. Smith, come ben si sa, è in crisi. E a decretare definitivamente il suo stato di difficoltà ci pensano proprio i dati sui consumi nel periodo dove generalmente si spende e si spande, ovvero la stagione Natalizia. Un modesto +2.4%, ovvero la crescita più bassa degli ultimi 4 anni, nemmeno la metà di quanto sono cresciuti nell’ultimo Natale (se andiamo ad aggiungerci l’energia, si va ad un 3.6% ma cambia molto poco). E chi è a dirlo? Niente poco di meno che da MasterCard. E come ben sapete in USA si usa la carta di credito in modo assolutamente predominante rispetto a tutti gli altri tradizionali mezzi di pagamento. E quindi…salta un ultimo tassello. Ormai il quadro è pronto. Però, come ogni grande capolavoro, anche stavolta non possiamo escludere il colpo di scena…
Toh, chi l’avrebbe mai detto… Mr. Wang alla riscossa
Se negli USA i consumi iniziano a latitare, in un altro paese invece, grazie al momento natalizio, si impennano. E sicuramente incuriosisce non poco il fatto che questo paese sia la Cina, che col Natale c’entra ben poco. Però, signori, questa è la globalizzazione, questo è il capitalismo. E state pur certi che in Cina non è vista come una festa religiosa, ma esclusivamente consumistica, aiutata dalla grande rivoluzione che sta trasformando l’economia e la cultura del Celeste Impero. Morale: si parla di un incremento dei consumi che dovrebbe superare, per dicembre, il +20% rispetto al 2006.
Quindi Mr. Wang inizia a consumare. E qui, devo ammetterlo, si apre una tremenda e difficile questione, e chiedo proprio a voi cari lettori, un vostro punto di vista.
La domanda è la seguente:
Riuscirà Mr. Wang a salvare il mondo dalla recessione?
Il numero di teste potenziali consumatrici è tremendamente elevato. Ma è un’ipotesi plausibile e credibile? Io personalmente non credo che nell’immediato ci possano essere miracoli, ma probabilmente grazie a Mr. Wang la recessione potrebbe essere più dolce. Che ne pensate?
Un grande saluto!
DT