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Focus sugli ETF

Scritto il alle 15:41 da Danilo DT

Buongiorno a tutti!
Colgo l’occasione per rispondere all’email dell’amico P.D. che mi ha chiesto, da buon neofita, alcuni chiarimenti sugli ETF, questa nuova e rivoluzionaria forma di investimento che ha preso il largo negli ultimi mesi sui mercati finanziari. Cercherò, in modo abbastanza rapido, di spiegarne le caratteristiche peculiari.

Cos’è un ETF?

Un ETF, o Exchange Traded Fund, è un Oicr (organismo d’investimento collettivo di risparmio aperto: fondo/Sicav), negoziato in tempo reale su una o più Borse, nello stesso modo con cui viene trattato un titolo azionario o un’obbligazione. Quindi possiamo tranquillamente considerarlo come un prodotto ibrido, un mix tra un fondo comune e un’azione. Ecco quindi la più importante caratteristica.

Con un ETF si può avere la diversificazione di un fondo comune a gestione passiva ( e quindi legato ad un benchmark) da una parte, e la rapidità esecutiva e la trasparenza di un titolo azionario. Difatti un ETF può essere acquistato e veduto in un nanosecondo, proprio come un’azione, addirittura con la possibilità di fare del trading intraday, se lo si volesse. Cosa assolutamente impossibile per un fondo comune o una SICAV.
Gli ETF hanno come riferimento un indice , che può essere sia borsistico (il nostrano S&P/MIB per esempio), oppure altri indici quali ad esempio quelli obbligazionari, o le materie prime o il mercato dei Reits o ancora il private equity.

Costi: assolutamente conveniente

Un ETF è esente da commissioni d’ingresso e uscita (che invece con buona parte dei fondi comuni bisogna pagare…) e le commissioni di gestione sono estremamente ridotte. Difatti mentre con il ripario gestito tradizionale la commissione da elargire si aggira su un 0.9- 1.2% medio, con gli ETF si paga in media lo 0,40% annuo. Ovviamente a queste spese bisogna aggiungere i costi d’intermediazione, che equivalgono a quelli per le azioni. L’investimento minimo è pari ad una sola quota, quindi possiamo tranquillamente dire che non esistono soglie minime. Chiunque può acquistarne anche per piccoli importi. Ed è una cosa che consiglio sempre per poter provare e “capire” sul campo come funzionano.

ETF: long, short, a capitale parzialmente protetto

Come ho detto poc’anzi, l’investitore l’opportunità di entrare sul mercato con un portafoglio molto diversificato ed anche a piccole dosi, secondo le sue possibilità e le aspettative del momento. Un’altra caratteristica vincente del prodotto è la possibilità che ha l’investitore di poter anche “shortare” l’ETF, ossia venderlo allo scoperto (anche se questa operatività dipende dal vostro intermediario). Oppure si può puntare direttamente su ETF Short (che creano utili in caso di borsa discendente, al momento ce ne sono 2 con queste caratteristiche, ma ben presto ne arriveranno altri) oppure di utilizzare ETF con parziale protezione del capitale

La trasparenza: elemento fondamentale

L’ETF è uno strumento, come dicevo prima, molto trasparente in quanto in ogni momento è possibile conoscerne sia il valore (essendo quotato), sia il NAV (il Net Asset Value, ovvero il valore del paniere replicante l’indice sottostante, dividendi compresi e al netto delle commissioni di gestione; il NAV viene rilevato giornalmente) e sia l’eventuale prezzo di acquisto e vendita, in quanto in ogni momento è possibile vedere il book con le relative proposte in denaro e lettera.

Solo azionario? Assolutamente no…

I primi ETF quotati in Italia avevano come sottostante indici azionari. Ma ormai la gamma proposta è veramente vasta. Siamo circa a 150 ETF, tutti con caratteristiche e sottostanti diversi, dando ormai la reale possibilità di creare portafogli assolutamente validi e diversificati, andando anche su mercati molto particolari volatili, se è questo ciò che l’investitore chiede. Ma negli ultimi tempi, hanno riscosso un enorme successo gli ETF sulle materie prime, i cosiddetti ETC. A questo proposito però vi consiglio caldamente di andarvi a leggere 2 post IMPORTANTI : il primo sul rollover (cosa che in pochi conoscono ma che è di grande importanza) ed il secondo sul trattamento fiscale degli ETF, altro aspetto molto importante e particolare.
Cliccate infine qui sotto se volete leggete i miei post sull’argomento. 


ETF

Spero di essere stato utile all’amico P.D. a anche agli altri lettori. Vedrete che gli ETF prenderanno sempre più piede, a scapito di un risparmio gestito che, se utilizza la gestione passiva, ha ormai i giorni contati…

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