2100: La popolazione che verrà
Siamo tutti coscienti del fatto che la popolazione mondiale stia aumentando a dismisura. E sappiamo benissimo che l’aspettativa di vita, in ogni dove, tende ad crescere.
Tutto questo deve comportare negli umani delle importanti e serie valutazioni. Valutazioni che devono considerare sia il settore alimentare, che quello dell’energia e, perché no, anche quello dell’assistenza pensionistica (compresa ahimè la nostra)…
Le Nazioni Unite per la prima volta provano a scommettere in questo ambito e se ne escono con uno studio che ci illustra la popolazione che verrà, quella del nuovo millennio, quella che noi non potremo più vedere ma, forse, i nostri nipoti si. Parlo del 2100, un periodo che a noi sembra tanto lontano, ma che deve essere considerato già ora per poter far si che le future generazioni possano vivere una vita che merita di essere vissuta.
Secondo le Nazioni Unite, ad ottobre di quest’anno la popolazione raggiungerà le 7 miliardi di unità, per poi raggiungere nel 2085 la stratosferica cifra di 10 miliardi di unità. In quella data, gli ultra 65enni saranno pari al 22.3% della popolazione (oggi sono solo, sempre su scala globale, il 7.6%). Ovviamente a fare la parte del leone in questa crescita demografica saranno i paesi emergenti, in particolar modo l’Africa, che passerò dagli attuali 1 miliardo di abitanti ai 3.6 miliardi del 2100. Ma attenzione, non credete che le differenze tra paesi emergenti e “sviluppati” resterà tale. Nel 1950 il 32% degli esseri umani vivevano nei paesi che oggi consideriamo “ricchi”. Nel 2100 solo il 13% abiterà in queste zone. Gli altri saranno proprio nei paesi emergenti.
Un mondo che cambierà pelle. Dal punto di vista economico e demografico. Lo stiamo dicendo da tempo e le Nazioni Unite ce ne hanno dato una conferma. Teniamolo bene in considerazione… E se qualcuno ha ancora dei dubbi sul ruolo che avranno, in futuro, i cosiddetti “Paesi emergenti”…. (Source of Chart & Video)
STAY TUNED!
DT
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