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WALL STREET: si avvicina il momento dell’inversione
GUEST POST – Wall Street appare più nervosa rispetto a Piazza Affari che sembra più forte. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, nella trascorsa settimana, i mercati finanziari hanno palesato un notevole incremento della loro volatilità ed un crescente nervosismo, che molto spesso costituisce il prodromo di un mutamento di scenario sinora soltanto annunciato. Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato, dal punto di vista valutario, quasi a compensazione di quanto accaduto nella precedente settimana, un deprezzamento delle quotazioni del dollaro Usa dello 0,76%, che ne conferma, tuttavia, la sua sostanziale stabilità. Prosegue, invece, il processo di recupero delle quotazioni, in termini reali, delle commodities, apprezzatesi questa settimana, di un ulteriore 1,1 %, e nell’ultimo mese di ben il 4 %. Sembra, invece, concedersi una pausa lo storno dei rendimenti del mercato obbligazionario.
Il decennale Usa a fine settimana ha segnato, infatti, un rendimento del 2,68 %, 4 bps in più di sette giorni orsono. Il bund tedesco, registra, invece, già da due settimane, un rendimento fermo all’1,66 %. I mercati azionari, invece, dopo un inizio di settimana pesante, hanno sul finire della stessa invertito la rotta, e chiuso quasi tutti con un bilancio settimanale positivo. In particolare, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato un rimbalzo dello 0,8 % che ne riduce lo storno da inizio d’anno ad un – 2,8 %. Si riconferma, inoltre, anche in quest’ultima settimana, la maggior forza relativa della borsa italiana, il cui Ftse Mib ha registrato un incremento dell’1,4 %, che porta il guadagno complessivo da inizio d’anno ad un non disprezzabile + 3,8 %.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 65.691
Large Traders : + 20.939
Small Traders : + 44,752
Si riconferma, sempre più a fatica, la configurazione complessiva del Cot Report sui derivati azionari Usa, che ha accompagnato negli ultimi 18,5 mesi l’impetuoso rally dei mercati azionari Usa e mondiali. In quest’ultima settimana, registriamo movimentazioni nelle posizioni dei diversi operatori pari a 5.291 contratti. In particolare, i Large Traders riducono ulteriormente l’entità della loro posizione Net Long di 5.291 contratti, e si portano quasi sull’uscio di una possibile inversione, che trova conferma, peraltro, anche nel comportamento degli Small Traders, che come succede ormai da diverse settimane, accrescono pericolosamente, di ulteriori 2.333 contratti, la loro sempre piu’ ingente posizione Net Long. Per contro, i Commercial Traders, riducendo di ulteriori 2.958 contratti la loro posizione di copertura Net Short, sembrano ormai pronti ad abbandonarla per far incetta, come avviene in ogni fase correttiva, dei titoli che saranno svenduti dagli altri più incauti operatori.
Questa settimana, pertanto, potrebbe rivelarsi, dopo oltre 18 mesi, la mia ultima settimana in posizione rialzista, ossia quella che precede l’inversione della mia ormai datata posizione Long. Vision rialzista, perseguita, in questi 18 mesi, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking condotto sul listino azionario italiano, sulla base della strategia “LONG TERM MOMENTUM“, ossia scegliendo, previo un check-up settimanale di borsa italiana, indici, settori e titoli che presentano le migliori performance negli ultimi 6-12 mesi. Check-up che, in quest’ultima settimana, segnala, per borsa italiana, come in precedenza già evidenziato, una situazione migliore di quella di sette giorni orsono. L’indice Ftse all Share registra, infatti, dall’inizio dell’anno ancora un guadagno del 3,6 %, in netta controtendenza rispetto alle performance dei maggiori listini mondiali. Il mio portafoglio, centrato su titoli a piccola capitalizzazione, da mesi più performanti dei titoli del Ftse Mib, registra, invece, un guadagno del 6,6 %, ossia il 3 % in più dell’incremento registrato sinora dall’indice globale di borsa italiana. Questa settimana, aggiungo ai miei settori d’investimento privilegiati, ossia servizi al consumo, finanza ed edilizia, il settore delle telecom, e modifico 3 dei 10 titoli che compongono il mio portafoglio, che sarà ora costituito da 2 titoli del Ftse Mib, da 5 titoli del Ftse Small Cap, da 1 titolo per ognuno dei seguenti indici: Ftse Mid-cap, Ftse Star, e Ftse Micro Cap .
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, e formulo a TUTTI gli amici di Intermarketandmore i miei auguri per una nuova proficua settimana di trading .
Lukas
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stop loss ?…..allora vuol dire che ti fidi della mia analisi…….o… che in realtà si tratta di uno scongiuro
Quando anche il più inguaribile degli ottimisti diventa pessimista, allora forse è il momento di mettersi davvero long?…
ciao Lukas, e complimenti, la tua interpretazione del COT report ci ha preso per 18 mesi e non è roba da poco
A proposito di interpretazione del Cot Report….in questi giorni….ne ho letto una diametralmente opposta alla mia.
Comunque caro Pinco, il problema non sono i 18 mesi passati…alla grande….bensì interpretare bene cosa succederà d’ora in avanti……la situazione non è ancora affatto chiara e definita.
visto la giornata…..speriamo che non l’hai fatto per davvero
grazie del consiglio.
inserisco lo stop loss a tutti i miei titoli… non si sai mai 😀