in caricamento ...
WALL STREET: avanti ma con moderazione
Per la FED l’Economia USA continua a crescere ma attenzione a non farsi prendere da facili entusiasmi. Sarà una crescita più moderata. E il COT report sembra coerentemente indirizzato su queste coordinate. Analisi del COT Report from CFTC. [Guest post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, la Yellen, dopo aver deciso un nuovo rialzo dello 0,25 % dei tassi Usa, ha comunque confermato che l’economia americana continua ad espandersi ad un ritmo ancora moderato. Conferma, quest’ultima, autorevole, che fa venir meno qualche illusione maturata negli ultimi mesi, ben accolta, peraltro, dai mercati finanziari internazionali che, evidentemente, temono un’accelerazione insana e forzata della crescita, finanziata tramite la creazione di ulteriore debito, come sembra voglia fare l’Amministrazione Trump.
Significative, e per certi versi sorprendenti, le reazioni registratesi sull’intero scenario intermarket. Innanzitutto, segnaliamo uno storno inatteso delle quotazioni del dollar index, che perde quasi l’1 %, tornando nei pressi di quota 100. Rialzo dei tassi e contemporaneo storno del dollaro, un’apparente contraddizione, giustificata dalle successive affermazioni della Yellen circa la crescita ancora modesta dell’economia Usa. Le commodities, pur rimbalzando dell’1 % in termini nominali, suffragano, invece, le convinzioni della Yellen. In particolare, segnaliamo che le quotazioni del petrolio continuano a stazionare sotto il livello dei 50 dollari al barile.
Apparentemente sorprendenti le reazioni registratesi sul mercato obbligazionario. Infatti a fronte del rialzo di 25 bps dei tassi a breve, i tassi sui bond a dieci anni Usa sono arretrati di 8 bps, tornando a quota 2,50 %. In realtà sono le affermazioni della Yellen ad aver pesato, più che l’aumento dei tassi già ampiamente scontato dal mercato. L’effetto stabilizzazione si è fatto sentire anche sulle quotazioni dei mercati azionari. Il nostrobenchmark di riferimento, l’S&P 500, infatti, ha registrato un incremento alquanto modesto, pari allo 0,24 %, consolidando di conseguenza l’attuale trend lateral-rialzista.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options sututti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 55.928
Large Traders : + 47.725
Small Traders : + 8.203
Si conferma, e non era scontato, la recente nuova configurazione del mercato dei derivati azionari Usa. In quest’ultima ottava registriamo, infatti, variazioni di segno analogo a quelle delle precedenti ottave, pari a 12.078 contratti. In particolare, i Commercial Traders, forse definitivamente convinti della tenuta e solidità del mercato, proseguono nella loro opera di disimpegno, cedono infatti l’intero lotto dei 12.078 contratti long, e portano la loro posizione di copertura Net Short su livelli sempre più corposi ed ingenti. I Large Traders, invece, confermano il loro approccio trend following, acquistano altri 3.901 contratti long, e consolidano la loro già pingue posizione Net Long. Questa settimana, però, sono gli Small Traders i più ottimisti, acquistano infatti ben 8.177 contratti long, e sembrano voler definitivamente archiviare la loro precedente e prolungata posizione Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima ottava consolidano ulteriormente il disimpegno ad opera delle “ Mani Forti “. Dopo molti mesi, esse si sentono evidentemente più sicure circa la tenuta e la solidità dei mercati azionari. Ora però tocca agli altri operatori alimentare ulteriormente il rally dell’equity. Altri operatori che, come ben noto, non hanno la stessa forza dei Commercial Traders, per cui a mio avviso è del tutto plausibile ipotizzare per l’immediato futuro un trend molto meno intenso, ossia un trend lateral.-rialzista dei mercati azionari Usa. Trend, peraltro, del tutto coerente con una crescita economica che prosegue, come affermato dalla Yellen, a ritmi ancora moderati.
Futuro che si prospetta, quindi, ancora moderatamente positivo, che cercherò di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio d’anno il mio portafoglio “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva, pari all’ 8,45 %. Performance superiore a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 5,28 %. Conseguita, pertanto, una sovra-performance del 3,17 %, che ci dà nuove conferme sulla bontà del nostro approccio operativo, che negli scorsi 4 anni ci ha regalato una sovra- performance media annua pari al + 20,8 %. Coerentemente con l’analisi di mercato esposta e con la mia positiva view d’ordine generale, questa settimana, riconfermo la mia esposizione sul mercato azionario italiano, costituita dall’85 % di posizioni long, e dal 15 % di posizioni short, ossia da una posizione Net long pari al 70 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.