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TASSI di INTERESSE fermi. Ma la correzione dei BOND è evidente
In un contesto di tensione e di potenziale rallentamento (di breve) diventa difficile pensare ad una politica monetaria che diventi restrittiva nel breve.
Negli USA si partirà con tapering magari a fine anno, in Europa il programma è spostato ad un po’ più avanti e sui tassi di interesse tutto è rimandato a data da destinarsi.
Se guardiamo alla BCE, proprio ieri la Lagarde ha ribadito che l’outlook economico della zona euro rimane costellato di incertezze legate all’aumento dei prezzi dell’energia, al virus e ai colli di bottiglia nelle forniture. Incertezza significa tra le righe che la BCE manterrà alta l’asticella del sostegno ai mercati. Ma allo stesso tempo gli stessi banchieri centrali sono in tensione per un peggioramento del clima economico che potrebbe costringere il tasso inflazione a livelli più alti per un periodo più lungo.
Inflazione che diventa strutturale? Mancano gli elementi per definirla tale, intanto però la situazione non è più solo temporanea. Malgrado questo, la convinzione è costantemente diretta ad un ritorno ad un tasso di inflazione più ragionevole. Quindi per assurdo, l’investitore potrebbe pensare che le obbligazioni, al momento, sono ancora un porto sicuro esente da particolari rischi, visto che la BCE alzerà i tassi di interesse chissà quando.
Sbagliato…
I mercati si muovono in anticipo anche se le prospettive su un eventuale rialzo dei tassi sembrano remote.
Guardate per esempio un caso estremo. Il titolo centenario austriaco di cui abbiamo già parlato in passato. E’ il bond scadenza 2120 che, in questo clima di tassi che sono “stabili”, ha perso la bellezza del 35% dai livelli di dicembre dell’anno scorso. 35%, ovvero una volatilità beh superiore all’azionario.
Ovviamente il discorso qui è molto estremizzato, ma solo guardando la curva dei tassi EU e confrontando quella spot con quella YTD, la differenza è netta.
Quindi, chi ha seguito il consiglio di abbattere drasticamente la duration del portafoglio obbligazionario, ne sarà senza dubbio soddisfatto. E quanto è accaduto che ormai il mondo Bond è tranquillamente paragonabile, come rischiosità, al mondo equity. Non tutto, ovvio, mi riferisco a dove si può ancora sperare di trovare rendimento, nel bene e nel male.
STAY TUNED!