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Opzionare l’azionario (XVII)

Scritto il alle 15:15 da gremlin

GREM II

Capitolo II – La rivelazione del bozzolo


Iari è tornato, sono passati pochi giorni dal primo incontro.

GREM: Allora, che idea s’è fatto delle opzioni?

IARI: Ho letto parecchio, sono rimasto con tanti dubbi e una sola certezza: tutto molto complicato!

GREM: Io invece non ho dubbi che lei abbia un sacco di dubbi, comunque faremo pratica in virtuale per qualche mese e poi sarà tutto più chiaro, vedrà pure i risultati… allora, le avevo proposto tremila mensili con un’operatività associata a un certo livello di rischio che poi quantificheremo esattamente al simulatore… la consapevolezza del tipo di rischio a cui si va incontro, sia in termini qualitativi che quantitativi, è la condizione primaria per l’avvio dell’operatività che oggi le mostro… vedrà comunque che questo rischio è prevedibile a tavolino e quindi siamo noi a determinarlo, gli eventi esterni e indipendenti dalla nostra volontà ci metteranno alla prova ma non saremo impreparati… però se il rischio connesso all’attività che le propongo sarà troppo alto per lei possiamo abbassarlo ma si ricordi che il maggior guadagno si accompagna sempre ad un maggior impegno operativo e maggior rischio, niente soldi facili in borsa… la priorità è dormire tranquilli per cui stabiliremo in anticipo dei livelli di guardia che precedono il segnale operativo per proteggerci da movimenti di mercato rapidi e impulsivi, magari considerati come improbabili nell’arco di tempo considerato nella nostra strategia ma pur sempre possibili e pericolosi… io opero con un approccio probabilistico e quindi non do mai niente per scontato, tutto è possibile, è per questo che io lavoro per ipotesi con un piano ordinario di lavoro mensile e con un piano già preventivato di modifica straordinaria, cioè di correzione in senso protettivo… il tutto viene costruito su un continuo monitoraggio dei mercati e del contesto macro… il punto cruciale è la valutazione del rischio e se questo rischio non fosse accettabile per lei possiamo ridurlo al minimo fino a rinunciare a qualsiasi guadagno extra, okei fin qui? (patti chiari, amicizia lunga, forse…)

IARI: in questi giorni ero così contento dei tremila e adesso me li fa già sparire? (ridacchia un po’ deluso ma cosciente d’essere stato riportato coi piedi a terra, d’altra parte l’aspetto più delicato di questo sistema non è tanto il rischio in sè quanto la sopportazione del rischio e quindi è molto più importante stressare questo aspetto e stroncare facili illusioni prima di mettersi a pianificare i possibili guadagni)

GREM: no i suoi tremila non li faccio sparire io, semmai sarà lei a rinunciare anche se penso che una persona con la sua esperienza dovrebbe farcela, d’altra parte quello che propongo a lei non è mica per tutti (bastardata da venditore ai limiti della più bieca manipolazione, ma Iari è un duro e Grem coi duri non si fa scrupoli perchè hanno un ego potente) … fra un po’ vediamo in simulazione i numeri che vengono fuori in base alle oscillazioni dell’indice di riferimento che sarà quello tedesco, il dax, così vedremo i guadagni e le eventuali perdite che si possono verificare se non seguirà le mie istruzioni… investiremo inizialmente la metà del suo capitale, l’altra metà la teniamo liquida per coprire i margini di garanzia che ci verranno richiesti per operare… questa prima allocazione vale sia per il virtuale che il reale, col tempo vedremo se sarà il caso di iniziare ad accumulare qualcosa in titoli obbligazionari legati all’inflazione per la costituzione di un capitale in un’ottica previdenziale, ma per ora concentriamoci sui rischi dell’azionario… allora, coi centomila ci compriamo un etieffe armonizzato che replica pari pari il dax e poi lo imbozzoliamo per bene fra call e put di prima scadenza, cioè febbraio… all’inizio del marzo borsistico, che per noi sarà sempre il quarto lunedì del mese cioè il 22 febbraio, costruiremo un nuovo bozzolo di opzioni con scadenza marzo e così per tutti i mesi a venire e a piacere suo, okei?

IARI: Bozzolo? Guardi che io non vado via da qui fino a che non ho capito tutto alla perfezione… e tanto per togliermi subito questo nuovo dubbio che mi ha appena creato vorrei sapere se l’acquisto delle opzioni deve essere fatto tassativamente il quarto lunedì del mese… e se fosse una altro giorno che succede?

GREM: No non c’è niente di tassativo, però è necessario che le operazioni vengano comunque fatte nei primi giorni del mese borsistico per non trovarci con prezzi depauperati dal tempo trascorso, tuttavia se il dax fosse in marcato rialzo potremmo lasciarlo crescere qualche giorno primo di imbozzolarlo ma questo al momento è solo un dettaglio, solo dopo aver acquisito esperienza non sarà più un dettaglio e con la pratica sarà tutto più chiaro ma adesso dobbiamo andare nel concreto… (qualche clic col mouse e nel monitor compaiono colonne di numeri, è il sito Eurex, call e put di febbraio, Grem spiega, Iari chiede, domande e riposte)

 (l’inizio)

IARI: Ora comincio a capire qualcosa di più, direi che è un qualcosa di geniale e intrigante il modo come sono correlate le opzioni in termini di prezzo fra loro sulle diverse basi, col tempo di scadenza e fra put e call, proprio un bel casino!

GREM: Già, però la complessità una volta capìta offre maggiori opportunità… lei che ha fatto il fib non potrà altro che apprezzare… tutta l’operatività la facciamo ruotare intorno all’etieffe che dobbiamo proteggere e magari potenziare con le opzioni, questa struttura di opzioni che metteremo intorno lo chiamiamo bozzolo.. questo bozzolo è un impianto flessibile che possiamo costruire come si vuole in base ai rischi che si vogliono prendere, prima le faccio vedere le contrattazioni di borsa in tempo reale da dove prendiamo i valori per iniziare col virtuale e poi costruiamo il bozzolo da tremila mensili praticamente certi, ma se lo riterrà troppo rischioso (repetita juvant) faremo una cosa più tranquilla che la protegge solo dai ribassi e per i guadagni ci rimetteremo alla bontà del dax, se sale si guadagna, se scende non si perde assolutamente nulla entro certi limiti e c’è pure da guadagnarci.

IARI: Noooo…. ma che dice? che mi fa guadagnare anche quando vado in perdita? ma mi faccia vedere subito ‘sto bozzolo che non riesco ad immaginarmelo… prima mi smonta la speranza dei tremila e adesso mi dice che guadagno anche quando il dax scende… allora si fanno i miracoli con queste opzioni… (ironico al cubo, in realtà non sta più nella pelle, colpa anche del Grem che lo sta tirando scemo, gatto e topo)

GREM: il bozzolo protegge e amplifica i guadagni entro certi livelli, uno di massimo e uno di minimo, se il dax supera questi livelli e lei non interviene come dico io e al momento che dico io, e questo è un mio preciso impegno contrattuale, lei rischia di perdere soldi suoi… ora entriamo un attimo in borsa e poi passiamo alle simulazioni, ecco qua… (ed ecco che Gremlin dà vita al secondo monitor che ha sempre tenuto spento, compaiono grafici, book, indici, tutto uno sfavillare di rosso e verde e numeri che cambiano rapidamente… Iari si avvicina, è interessato mica poco, osserva affascinato)… vede? questo è il grafico del dax… e questo è l’etieffe… il dax segna 6038 e l’etieffe è trattato intorno a 59,5… queste sono le proposte di vendita ed acquisto… cominciamo ad inserire questi dati nel simulatore (Grem passa all’altro monitor dove c’è il simulatore ma Iari è ipnotizzato dai grafici che danzano)

IARI: senta, ne approfitto per una cosa fuori tema, posso vedere le tiscali? secondo lei torneranno a due euri?

GREM: (pausa teatrale, Grem lo guarda fisso, occhi dilatati) Lei ha le tiscali? lei ha ancora le tiscali? a due euro? ma allora lei è bravissimo! pensi che qualche milione di persone l’ha comprata sopra i cento, c’è da consolarsi, no? peccato però che lei stia perdendo ancora l’ottantaepassapercento, ma gliele ha consigliate qualche anima pia? (un po’ di sano sarcasmo quando ci vuole, ci vuole!)

IARI: (Iari è un duro e incassa) Ho fatto diversi acquisti per mediare negli anni scorsi, pazienza… ho anche le unicredit a treequalcosa, si tornerà sopra i tre?

GREM: nooooooo! anche le unicredit… magari la prossima volta le dico se vale la pena tentare una cosa con le opzioni sul titolo ma ci devo studiare sopra… senta per oggi abbia pietà di me, se avesse pure i bond delle pampas e quelli al latte non melo dica, ma a questo punto apro una parentesi neanche tanto breve perchè voglio invece assolutamente sapere cosa ne pensa del mio approccio all’azionario, se condivide la mia filosofia bene altrimenti rischiamo poi di trovarci in disaccordo nei punti di svolta del mercato, e non sarebbe bello…

(la sottile sicurezza dei luoghi comuni)

GREM: La gente compra da sempre, è rialzista per grazia ricevuta, perchè da sempre gli è stato detto che quello è l’unico modo per entrare in borsa… i gestori del risparmio che offrono solo strumenti rialzisti si sono messi d’accordo nel dire che sul lungo periodo l’investimento azionario è sempre profittevole anche quando ci si trova nel mezzo di un pesante ribasso o quando i titoli sono chiaramente sopravvalutati come nel caso della bolla tecnologica del 2000 o della bolla finanziaria scoppiata nel 2007… questa del lungo periodo è una balla truffaldina che parecchia gente si beve passivamente non perchè è scema ma solo perchè non ha nè cultura specifica nè i mezzi per confutarla e soprattutto perchè all’occorrenza i gestori la sanno presentare in modo credibile, e poi perchè fino a poco tempo fa il risparmiatore medio non aveva alcuno strumento per fare il ribassista, a prescindere comunque dalla sua forma mentis che resta rialzista per imprinting, e anche lei, non se ne abbia a male, ne è l’ennesima conferma (altro colpo ma Iari è intelligente e soffre in silenzio per redimersi)… una prima differenza del mio approccio all’azionario sta nella durata dell’investimento, o meglio, nell’ipotesi di durata: niente lungo periodo come assioma ma solo quel tanto che basta per sfruttare decentemente un trend rialzista solido… tanto per chiarire le dico che il mio investimento non è un innamoramento per la vita perchè col tempo le cose cambiano e se i mercati scendono io non posso comprarli nè tanto meno tenere posizioni rialziste, è un non senso, oggi esistono gli etieffe ribassisti ed è lì che riposizioneremo l’azionario fra un po’ di mesi… le ho detto questo perchè io la penso diversamente dai gestori che devono vendere i loro fondi e lei deve saperlo.

IARI: Ma prevede un altro crollo?

a-d-williams

GREM: No, io non prevedo niente perchè non sono capace, ritengo solo molto probabile l’avvio di una marcata correzione entro quest’anno che di per sè non vuol dire che manderà tutti in rovina, ma sarebbe stupido star lì con una posizione rialzista quando il mercato imbocca un trend discendente di medio periodo… però anche se ora ho buoni motivi per rimanere rialzista so che la fregatura ti capita all’improvviso, come la storia del Dubai per citare la più recente anche se è durata pochissimo, e io voglio sempre avere le opzioni in canna per non regalare niente… secondo me tutti gli investitori sull’azionario dovrebbero porsi alcuni interrogativi, il primo l’ho appena detto: se i mercati scendono cosa sarà del nostro investimento se non è protetto? I gestori, che proteggono in primis il loro didietro e non i risparmi che raccolgono, non hanno dubbi: continuare ad investire periodicamente, cioè ti fanno il pac… peccato che questo consiglio sia viziato da un conflitto di interessi grande come l’universo… io il pac lo consiglio quando i mercati salgono e non quando scendono, quando scendono si va al ribasso e basta, con gli etieffe ribassisti… altro quesito: e se invece i mercati salgono un po’ e poi scendono ma non tanto e poi risalgono ma non tanto, eccetera… in una situazione così indefinita e ballerina che si trascina per mesi e mesi, cosa si dovrebbe fare? il gestore non ha dubbi: a maggior ragione continuare ad investire nei suoi fondi anche nei periodi laterali, e che palle! se però lei gli chiede quando i prezzi torneranno a salire con decisione visto che il mib è ancora lontano anni luce dal massimo del duemilasette e ancor di più dal massimo del duemila, allora il gestore più corretto del mondo non potrà altro che dirle che nessuno lo sa, ma che nel lungo periodo si rivedono sempre i prezzi precedenti anche se le performance del passato non garantiscono le performance del futuro… io a sentire queste fregnacciate mi faccio ancor oggi un fegato così, soprattutto se penso alle Generali che da sempre, cioè da quando Andreotti era in fasce, vengono decantate come un investimento solido, dividendo garantito, sai quanti immobili ha, non può fallire, gli immobili si rivalutano sempre e avanti con questa tiritera per decenni e ora quali performance può vantare chi le ha comprate dieci anni fa? e allora di quale lungo periodo stiamo parlando? mica siamo tutti eterni come Andreotti… se io dopo dieci anni sono sotto del 50% più l’inflazione ufficiale più quella reale, o picchio la mia testa contro il muro dandomi dell’asino o ci picchio quella di chi mi ha dato questi preziosi consigli…  e se invece il gestore non fosse tanto corretto allora le spiattella le sue rassicuranti previsioni del futuro… io vorrei che lei diffidasse sempre da chiunque faccia previsioni sull’andamento dei mercati, soprattutto se queste previsioni sono finalizzate ad un qualsiasi proprio tornaconto o se sono le previsioni annuali fatte ad inizio anno, tradizione tanto triste quanto inutile per l’operatività… pensi che bello se oggi qualche superguru americano dicesse: quest’anno prevedo di non essere capace di fare alcuna previsione credibile visto l’attuale sconquasso internazionale finanziario e morale, i mercati sono manipolati più che mai da lobby potentissime che si accordano o litigano fra loro, e loro possono tutto, e io che ne so quando vorranno fare cosa? l’unica previsione che mi sento di fare, anzi l’unica certezza che mi sento di anticipare è che gli investimenti azionari che non prevedono una forma efficace di protezione dai ribassi sono esposti ad un maggiore rischio di distruzione rispetto al 2007.

IARI: Ma lei crede veramente che si possono manipolare contemporaneamente tutte le borse più importanti?

GREM: Certo che ci credo altrimenti non riuscirei nemmeno a concettualizzare l’idea di un bozzolo…quasi nessun fondo azionario protegge il capitale dei sottoscrittori… ci sono due etieffe rialzisti quotati in Italia che promettono protezione ma in realtà hanno fatto schifo, vere bufale… su certe cose raglio e deraglio però adesso sa come la penso, torno in tema che è meglio, dài che adesso comincio a dare i numeri ma quelli utili! (Grem aggiunge nel simulatore altre cose)… guardi qui e mi dica se non è un numero di alta acrobazia questo bozzolone!

(ce la farà anche questa volta? la sfida al mercato di febbraio è lanciata – continua)

 

Ed eccolo qua il portafoglio virtuale, è questo che seguirò e commenterò di volta in volta senza aspettare il prossimo post (opzioni febbraio e etf ai prezzi di riferimento di venerdì 8 gennaio):

+ 1.680 etf dax caricati a 59,59 spese incluse con dax a 6038

+ 3 put 6050 a 157,3

– 60 put 5200 a 12,7

– 60 call 6600 a 7,7

Si parte con un incasso netto di 3.436€ (“e anche questa promessa l’abbiamo mantenuta” direbbe qualcuno) e prezzo dell’etf di 59,59 caricato delle spese (0,15%). Il massimo guadagno è a 6600 con +12.718€; a 5200 il guadagno si riduce a +2.263€ malgrado la caduta dell’etf del 13,9%. Un bel numero o no? Bozzolo buono per tutti i mesi variando opportunamente gli strike. Se entro il 19 febbraio quei livelli vengono superati, i guadagni svaniscono e si inizia a perdere di brutto, e allora bisogna fare qualcosa prima di raggiungere 6600 o 5200: poniamo allora una prima soglia di attenzione a 6400 e 5500, seguiranno poi i livelli di intervento veri che vengono definiti solo al momento in base alla situazione reale, cioè forza di mercato e giorni alla scadenza. Questo è il rischio a cui si va incontro e quindi occorre sapere come affrontarlo e gestirlo; c’è da dire che questi livelli sono abbastanza lontani, cioè la probabilità che vengano raggiunti entro sei settimane è molto bassa per le put e non troppo bassa per le call visto che siamo in un torello, ma c’è tempo per preoccuparsi, il mondo è pieno di Dubai, il bozzolo è solido e, se serve, sarà facilmente fortificato ma sempre nel rispetto dei tremila mensili almeno… Ultima cosa la marginazione: sono le call che daranno fastidio e io non so se il broker di Iari terrà buoni almeno parzialmente i centomila in etf; nell’ipotesi che ci si debba affidare solo sui centomila liquidi allora non sarei molto tranquillo: alla peggio si partirà con un etf da ottanta o settantamila, la liquidità aumenta, le call si riducono a 50 e i 3.436 iniziali diventano 2.826: fra 6040 e 6600 si va sempre alla grandissima e in caso di discesa ci vorrà invece un attimo con una vendita extra per recuperare gli spiccioli mancanti.

Un ennesimo promemoria: questo non è trading sulle opzioni, diffidate dalle imitazioni, questo è OPZIONISMO…

Chi s’è perso il capitolo I lo trova qui

 

Maurizio B.

gremlin53820@hotmail.it

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