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GOD save the QUEEN (and UK GDP)
Si potrebbe pensare di vedere un grafico del genere sull’andamento del PIL di un paese emergente, ma non certo di una di quelle che sono considerate universalmente una delle potenze politiche ed economiche più storiche in assoluto. Ebbene si, stiamo parlando per PIL della Gran Bretagna.
Un -20,4% di aprile che segue un già negativo dato di marzo pari a -5.7%. In due mesi, per Londra significa che il PIL è collassato per oltre un quarto.
Cose mai viste in UK, e come è logico pensare, un crollo che non ha risparmiato nessun settore: dall’educazione, alla sanità, ai pub, alla vendita di auto. Il tutto condito da un mix micidiale.
Covid-19 + Brexit.
(…) Nonostante la difficile situazione economica, il Governo di Boris Johnson ha confermato che non intende chiedere un allungamento del periodo di transizione, come richiesto dalle imprese e dai Governi autonomi di Scozia, Irlanda del Nord e Galles per avere più tempo per raggiungere un accordo commerciale con l’Unione Europea. (…) [Source]
La volontà di portare avanti un percorso politico con coerenza entro il periodo di transizione del 31/12 anche se l’accordo con Bruxelles non dovesse arrivare. Insomma, coi tempi che corrono, sembra un vero harakiri della regina. “concludere Brexit” e finire il periodo di transizione il 31 dicembre di quest’anno, anche se non ci sarà un’intesa. Viene garantita maggiore flessibilità alla frontiera, e questo è un bene per i paesi esportatori (in primis proprio l’Italia) ma quello che secondo me deve essere analizzato è questo. Ma un -20.4% in quanto tempo si recupera?
STAY TUNED!
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