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Dove andrà l'Europa? Il parere di un esperto

Scritto il alle 16:48 da Danilo DT

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Ho avuto modo ieri sera di andare a cena con alcuni “guru” della finanza intermazionale, tra i quali uno dei più importanti strategist di una banca d’affari americana di prim’ordine, il quale, malgrado il fatto che ci eravamo promessi che non si sarebbe parlato di borsa e finanza in generale, mi ha detto il suo parere in merito alla situazione economica dell’Europa, area che segue in modo particolare. E io ho preso la palla al balzo e ho deciso di riportare qui il contenuto del suo intervento, fatto ad un tasso alcoolico ancora decisamente accettabile.

Secondo questo signore, la crescita del PIL di Eurolandia, dopo una espansione dello 0.9%, sta vivendo un rallentamento (0.5%). Questo rallentamento, secondo M.G. (le sue iniziali…) non è assolutamente preoccupante, anzi è sorprendentemente positivo. Sei mesi fa, la maggior parte degli economisti riteneva che l’inasprimento monetario avrebbe causato a inizio 2007 una battuta d’arresto della congiuntura europea, se non una vera e propria fase di contrazione.  Invece, così non è stato. Questo rallentamento ingannevole ci suggerisce, secondo M. G., quattro temi importanti:

La prima è che le stime sull’espansione economica di Eurolandia nel 2007 potrebbero essere riviste al rialzo.

La seconda è che le singole economie sottostanti registrano un’accelerazione forte e non esclusivamente ciclica.

La terza è che finora il processo di riequilibrio mondiale si è svolto senza intoppi.

La quarta è che l’aumento dell’attività operativa può comportare rischi di un’impennata dei prezzi. L’inflazione ciclica andrà a contrapporsi a forze quali l’andamento dei cambi e la decelerazione dei prezzi delle abitazioni in alcuni paesi.

Tuttavia, finché la domanda reale si mantiene robusta, è probabile che la Bce voglia assicurarsi contro l’inflazione alzando i tassi d’interesse. E quindi i tassi potrebbero non fermarsi a settembre, dove è previsto un ulteriore aumento di 25 bp dopo quello di giugno che tutti ormai scontano.

Quindi per farla breve, le prospettive per l’area Euro sono sicuramente ancora molto buone. Ed eventuali correzioni creerebbero interessanti occasioni d’acquisto. E comunque sia, l’Europa resta una delle aree migliori dove investire.

Se lo dice lui…

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