Cosa pilota la debolezza del dollaro U$A?

Scritto il alle 00:08 da Danilo DT

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Molto bene, la discussione si fa animata!

Un paio di post fa ho parlato di valute e si è accesa un’interessante discussione sulla debolezza del $ e delle cause che comportano questa tendenza. Ovviamente qui ognuno dice il suo parere, ed io dico anche il mio, poi che sia giusto o sbagliato…chissà. Però mi fa molto piacere che ci sia un così nutrito gruppo di confronto.
Allora, già da qualche tempo si legge del fatto che ci sia una sorta di politica monetaria accomodante per un $ debole (mi collego al discorso del Signor Savino) legata a cicli economici che andrebero di pari passo con il ciclo presidenziale USA. Bene, probabilmente saranno anche delle casualità, però direi che in passato abbiamo avuto modo di vedere quali rano i sotterfugi fatti dal governo USA per arrivare alle elezioni con un economia tonica e forte, da poter dire agli elettori: “Signori, gli Stati Uniti non sono mai stati così forti!”. E su questo credo non ci sia molto da dire… Il $ debole fa sicuramente comodo alla “malata”economia americana.

Ma vediamo la situazione attuale, e vi pongo invece io questa domanda: quali sono secondo voi gli elementi che invece potrebbero influenzare in modo determinante l’andamento delle valute?
Il mio parere è questo. Il mondo finanziario ha subito negli ultimi anni un’evoluzione che definirei straordinaria. In particolare hanno preso piede in modo forse indiscriminato il mercato dei derivatives e degli hedge funds. Secondo voi quando possono influire i comportamenti di queste asset class sui movimenti valutari? Secondo me molto. Spesso parlo del carry trade, del VIX, del fly-to-quality. Sono magari discorsi banali, però fotografano in modo chiaro la realtà dei fatti. E purtroppo il peso della speculazione sui mercati ha assunto dimensioni veramente notevoli. Basta che un qualcosa si inclini e..booom… we’re living on the edge, diceva un tale S. Tyler qualche anno fa. Ed oggi è proprio così.
Molto diranno che questa non è più finanza ma fantafinanza. Si, forse ho enfatizzato un po’ troppo la cosa. Certo è che questo rischio non è da sottovalutare. Vi ricordate anni fa (parlo per i più esperti) l’attacco di Soros al marco tedesco e yen ? Potrebbe essere stato nulla nei confronti dei volumi che può muovere la nuova finanza speculativa. Quindi non sottovalutiamola.
Andando su discorsi un po’ meno drastici (anche perchè, il crack della nuova finanza speculativa sopra descritto potrebbe rimanere nella teoria) nell’immediato l’elemento che secondo me condiziona più di tutti l’andamento delle valute,ed in particolare della debolezza del $ vs € è la politica monetaria. Già ho scritto a proposito di questo in passato, ma lo ripeto volentieri. La BCE, ormai direi che è certo al 99%, alzerà i tassi a giugno, e poi probabilmente ancora a settembre. La FED non dovrebbe fare grossi movimenti nelle prossime settimane. Morale: il differenziale dei tassi tra le due valute si stringe sempre di più. Fino a quando questo differenziale rimarrà in tendenza di restringimento, non vedo per il $ grossi spazi di recupero. Ecco perchè ha senso parlare di possibile periodo di inversione proprio a settembre, in concomitanza con l’ultimo rialzo BCE. Anche qui, parere personale…

Saluti a tutti!

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