BOLLA IMMOBILIARE: Real Estate Bubble Index oltre la Cina
Come abbiamo più volte detto, la bolla immobiliare cinese non ci ha certo colti impreparati, era una cosa nota anche al Governo che, per certi versi, ha “accompagnato” al fallimento controllato Evergrande. E farà il possibile per tamponare l’effetto contagio che potrebbe derivarne.
Ma state pur certi che non solo in Cina si sta vivendo un momento particolarmente critico per il mondo immobiliare. Complice ovviamente l’esagerata quantità di liquidità presente sui mercati che ha contribuito, in mancanza di alternative al mondo azionario, a far gonfiare i prezzi a dismisura.
Identificare le bolle immobiliari resta impresa alquanto complicato. Fintanto che il mercato regge, la bolla resta relativa.
Può aiutarci il Real Estate Bubble Index di UBS. Viene fatta una valutazione del settore immobiliare in 25 città confrontandole una con l’altra, permettendo di ipotizzare, in modo ponderato, una sovra-valutazione artificiosa su certe piazze, anche considerando il rapporto tra affitti e prezzi delle case.
Presente anche Milano che però risulta una delle piazze “migliori”. E in questo secondo grafico, invece, si riporta i tassi di crescita degli ultimi cinque anni.
Nel complesso, nell’ultimo anno i prezzi sono in aumento quasi ovunque. Tutte tranne quattro delle città sopra, Milano, Parigi, New York e San Francisco, hanno avuto una crescita positiva. Almeno in queste quattro piazze i prezzi non sono saliti, nell’ultimo periodo, all’impazzata. Invece in Germania, Svizzera e Canada…tutto bene?
STAY TUNED!
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