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Wall Street: si prospetta una fase di lateralità

Scritto il alle 15:21 da Lukas

GUEST POST – Wall Street e COT Report: Chart e analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, anche in quest’ultima settimana, dopo oltre un mese di elevata volatilità, i mercati finanziari hanno riconfermato il ritorno ad un andamento molto piu’ lineare ed ordinato, anche se, a mio avviso, permangono ancora molte contraddizioni ed rimangono aperti diversi interrogativi circa l’evoluzione prossima ventura del ciclo economico e finanziario globale.

Lo scenario intermarket, in particolare, ha registrato un ulteriore apprezzamento dell’ 1,58 % del dollaro Usa, che dopo molti anni, sembra voler riproporre con forza l’antica correlazione positiva con l’andamento del mercato azionario americano. Questa settimana, inoltre, forse soltanto per preoccupazioni di carattere geo-politico dovute alla crisi egiziana, anche le quotazioni, in termini nominali, delle commodities, sono rimbalzate dello 0,86 %.

Rimbalzo quest’ultimo che ha alimentato un nuovo e consistente rialzo dei rendimenti obbligazionari, ed il conseguente ulteriore storno dell’ 1,5 % delle quotazioni dei bond. Storno delle quotazioni obbligazionarie, che negli ultimi 2 mesi ha superato il 5 %, e che negli ultimi 12 mesi è ormai pari al 7,2 %. A mio avviso le ragioni di tale storno costituiscono l’aspetto più contraddittorio e misterioso dell’intero scenario intermarket.

La correzione dei bond in corso è, infatti, dettata solo dalla paura della fine annunciata della politica monetaria espansiva ad opera della Fed, o invece, il mercato scorge e sconta un’imminente accelerazione inflattiva dovuta ad una crescita economica ben superiore a quella che possiamo oggi prevedere ?

A guardare le quotazioni del mercato azionario, dovremmo propendere per la seconda delle ipotesi, infatti, il nostro benchmark di riferimento, l’S&P 500, ha registrato un nuovo rimbalzo settimanale dello 1,59 % , che ha ridotto l’enfatizzato storno delle ultime settimane a poco più del 2 % .

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati solo ieri sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 73.706

Large Traders : + 44.260

Small Traders : + 29.446

Si riconferma, quindi, la configurazione complessiva del Cot Report sull’azionario Usa, in auge ormai da 11,5 mesi. In quest’ultima settimana, registriamo movimentazioni da parte dei diversi operatori, pari a soli 8.429 contratti. In particolare, i Commercial Traders, acquistano 8.429 contratti long, e proseguono nel graduale ed ordinato ridimensionamento della loro ancora ingente posizione Net Short. Per contro, i Large Traders cedono 3.139 contratti long, e continuano anch’essi a ridurre molto ordinatamente la loro esposizione Net Long. Gli Small Traders, infine, cedono i restanti 5.290 contratti long, e stabilizzano la loro abituale posizione Net Long. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, modeste nel loro ammontare, mi inducono a prefigurare, almeno per la settimana in corso, una riduzione della volatilità dei mercati finanziari. Inoltre i movimenti molto ordinati e composti dei diversi operatori, sembrano accreditare l’ipotesi, da noi già avanzata nelle scorse settimane, dell’affermarsi, dopo mesi di consistenti rialzi, di un andamento laterale degli indici azionari Usa.

Per quanto concerne, infine, la mia personale operatività, attuata, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking effettuato sul nostro listino nazionale, condotto sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia selezionando indici, settori e titoli che registrano le migliori performance negli ultimi 6- 12 mesi, dall’inizio dell’anno, registro un guadagno del 16,2 %, a fronte di una concomitante perdita dell’ indice FTSE ALL SHARE pari al 3,7 %.

Dunque una sovra-performance di quasi 20 punti percentuali, che dimostra e testimonia che lo scetticismo relativo al nostro mercato azionario, più volte espresso anche su questo blog, è del tutto esagerato e fuorviante. Basta infatti analizzare lo stesso ed accorgersi, ad esempio, che anche in questi ultimi 12 mesi i titoli del Ftse Mid-Cap e del Ftse Star registrano una performance di quasi il 30 %, pari a 3,5 volte quella registrata dal Ftse-Mib, oppure, che accanto a settori che da mesi appesantiscono l’indice, e quindi da evitare, come quelli dell’energia e delle telecomunicazioni, ve ne sono altri, come quelli dei media, della tecnologia, e della moda che addirittura registrano performance comprese tra il 50 e il 60 %.

Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una serena e proficua settimana.

LUKAS

 

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