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MPS: la zitella rimarrà tale?
Ormai, con la chiusura dell’operazione Unicredit-Capitalia, dove la grande zitella romana è andata a sposarsi con il Dott. Profumo, o per meglio dire, ha preso parte ad un harem di prestigio nel panorama bancario europeo, non resta che una grande banca che deve trovarsi un’allocazione. E questa banca è MPS, ovvero la Banca Monte dei Paschi di Siena. Ovviamente questa banca, dove il peso della Fondazione è ancora determinante, non possiamo considerarla una zitella poco pretenziosa. MPS si sposerà solo se troverà il partner giusto. Però a livello dimensionale oggi MPS non è nè carne nè pesce, nel senso che è troppo grande per essere considerata una banca regionale ed è troppo piccola per poter dire la sua a livello sia nazionale che ovviamente internazionale.
Guardando la bilancio societario, MPS non è affatto malaccio. Estimate P/E 2007 = 15.68 * Estimate P/E 2008 = 13.20 * ROE non eccelso, 12.10. Ma la banca è sicuramente solida, con un’ottima rete di sportelli e diventa comunque appetibile per un grosso gruppo estero magari interessato al mercato italiano. Anche se la politica, in questa banca, è ancora la vera padrona.
Tempo fa si vociferava la possibilità di un matrimonio con ABN, ma gli ultimi eventi hanno cambiato tutto. ABN non è più predatrice ma preda e quindi, si vedrà cosa succede. Ormai un’aggregazione in Italia si fa difficile. Un matrimonio con le Popolari lo vedo molto complesso e poco probabile. E quindi? Politica “stand alone”? Apertura all’estero? Io sarei propenso alla prima soluzione, ma non si può dire. Intanto vi propongo il grafico di MPS con le proiezioni dell’amico Fibonacci.
Il target sarebbe a 5.80 € , a questo punto. I volumi sono buoni anche se l’RSI è un po’ tirato. Diciamo che tra le varie banche italiane, con un ottica non proprio di breve periodo, MPS rappresenta ancora un interessante alternativa. Poi, si vedrà, se un matrimonio s’ha da fare oppure no…