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Hedge Funds. Ovvero la polveriera della finanza.
Recentemente i vari ministri europei si sono dati appuntamento a Bruxelles, dove è stato anche trattato lo scomodo e piccante argomento inerente gli Hedge Funds. Chiaramente non si è discusso della performance degli Hedge, bensì della normativa. Qual è il problema? Dal punto di vista normativo, la regolamentazione degli Hedge Funds scricchiola. La soluzione sembra essere uansorta di Codice di Autoregolamentazione. Non credo sia questa la sede giusta per discutere sulla validità di questa soluzione. Il problema secondo me è un altro. I signori ministri forse si stanno rendendo conto che il sistema dei Fondi Spaculativi raccoglie oggi cifre che si aggirano sui 2 miliardi (!) di dollari U$A potrebbe recare dei grossi danni al sistema finanziario. Con la loro struttura ” a leva” gli HF possono condizionare in modo molto pericoloso i mercati finanziari. E quindi torniamo a parlare del solito discorso di quelle operazioni create ad hoc per sfruttare particolari situazioni sui mercati finanziari (carry trade in primis).
Quindi HF destabilizzanti per l’economia? Beh, questo lo vedremo solo nel tempo, certo è che questo fenomeno deve essere monitorato con attenzione dalle Autorità competenti. Il mercato dei derivati è una polveriera e sta assumento dimensioni enormi. Secondo me si stanno sottovalutando fortemente i rischi di questo sistema e soprattutto l’effetto “a catena” che ne deriverebbe nel caso in cui ci fossero delle prese di posizioni forti o particolari situazioni di mercato (effetto gregge di cui ho parlato in passato). Il tutto poi andrebbe a coinvolgere anche il sistema finanziario creando veraemnte il maresma. Ma ce ne rendiamo conto? In confronto il fallimento del mitico LTCM è un inezia.
C’è che dice che con un monitoraggio migliore si avrebbe anche maggiore sicurezza. E tutti quelli domiciliati nei paradisi fiscali? Siamo sicuri che le soluzioni proposte siano poi così valide. Restano secondo me tre certezze:
- gli HF e i mercati dei derivati hanno assunto dimensioni tali che in futuro avranno sui mercati un’influenza assolutamente dominante, condizionandone il futuro andamento
- manca una regolamentazione ed un monitoraggio che sia valido e tranquillizzante. Siamo seduti su una polveriera (mercati finanziari) dove il rischio di avere danni è sempre più alto
- il mercato diventerà sempre più speculativo