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USA: super PIL nel 2010 ma con sorpresa!

Scritto il alle 15:53 da mattacchiuz

Ed ecco finalmente l’ultimo dato ufficiale disseminato dalle agenzie di statistica statunitensi, che testimoniano la migliore crescita dal 2005. Straordinario nonostante le nevicate l’incremento nelle vendite, il maggiore dal secondo quadrimestre del lontanissimo 1984, mentre le vendite di beni durevoli salgono della maggior percentuale dal 2001. Questo è il migliore dei mondi possibili.
Ancora meglio il GDP nominale, che incrementa del 3.8% rispetto al 2009.

Questo il succo di quanto appena comunicato dall’BEA ( Bureau of Economic Analisys ). Ma vediamo ora un po’ più in dettaglio le ragioni di questa straordinaria performance dell’economia americana.

Nel quarto trimestre, l’incremento annualizzato del prodotto interno lordo reale è stato, secondo la prima lettura, del 3.2%. In particolare, l’incremento del GDP riflette in prima analisi il contributo positivo che giunge, indovinate voi, dalle spese per i consumi personali, dall’export e dagli investimenti non residenziali. Allo stesso modo, gli stessi fattori hanno contribuito ad incrementare la velocità di crescita dell’economia americana. Parallelamente, la consistente riduzione dell’import ha impresso un ulteriore collaborazione nel raggiungimento di un così buon traguardo.

L’indice dei prezzi, che misura i prezzi pagati dai residenti negli States, è cresciuto del 2.1% contro una crescita dello 0.7% nel terzo trimestre. Escluso cibo ed energia, l’indice dei prezzi cresce comunque dell’1.1% rispetto allo 0.4% del trimestre precedente.

Ma ora tenetevi fortissimi.

Le spese reali per consumi personali sono cresciute di qualcosa come il 4.4% nel quarto trimestre, raddoppiando quasi rispetto a quel già eccezionale dato del terzo trimestre, pari al 2.4%. Da soli, i beni durevoli hanno mostrato un miglioramento del 21.6% ( 7.6% nel QIII), mentre i beni non durevoli sono cresciuti del 5%, raddoppiando esattamente la crescita percentuale del trimestre precedente.
Gli investimenti fissi non residenziali sono invece cresciuti del 4.4% riducendo la velocità di progressione dal 10%, e parallelamente crescono e migliorano anche le spese per strutture non residenziali che passano dal -3.5% al +0.4%
Rallentano invece al +5.8% dal 15.4% ( sempre dato comunque estremamente positivo ) le spese per equipaggiamenti e software mentre passano dal -27.3% al 3.4% gli investimenti reali residenziali.
La ciliegina, anzi la ciliegiona e tutto l’albero di ciliegie, sull’immensa torta gentilmente preparata per noi dalle cucine del BEA, è costituita dall’export che incrementa dell’8.5%, mentre l’import decresce del 27.3%.

Perfino il governo spende meno, riducendo dello 0.2% il contributo alla formazione del GDP.

Infine gli inventari privati reali hanno registrato una diminuzione del 3.7%.

Non ci sono parole per esprimere la forza di una così ineffabile crescita, rigorosamente raggiunta senza aggiungere praticamente un solo posto di lavoro all’economia, mentre settori normalmente indispensabili come quello residenziale ancora languono mezzi morti. Eccezionale, al di la di ogni più rosea mia aspettativa.

Fino ad ora i dati reali, ora passiamo a quelli nominali, con la consueta tabella riassuntiva.

Osservate la senza precedenti crescita nelle spese per consumi personali, sostenute sia da un +113.7 miliardi di dollari di incremento in acquisti di beni, che da un ben più moderato +45.1 miliardi in servizi. Questo dovrebbe lasciare pensare che gli americani siano tornati prepotentemente a spendere, spendere e spendere, indipendentemente dalla continua debolezza del credito al consumo e dallo stato pietoso dell’occupazione. Gli americani spendono e basta! Tuttavia a guardar bene sembra che spendano in benzina e prodotti energetici ( +32.9 miliardi ) ma comunque tirano come dannate anche le spese per le automobili ( +32.3 miliardi ) e per l’ormai determinante health care ( +19.5 miliardi ).
Malissimo invece gli investimenti privati, che perdono 110.5 miliardi rispetto al trimestre precedente, soprattutto a causa della riduzione nel valore degli inventari.
Aumenta di 75 miliardi l’export, in particolare l’export di beni che incrementa di 65.7 miliardi, mentre l’import, indipendentemente dal prezzo del petrolio e di tutte le altre materie prime, aumenta di soli 16.7 miliardi, come nelle più belle favole.
Infine, aumentano anche le spese governative e gli investimenti, che contribuiscono al GDP per 18.5 miliardi, buona parte dei quali a causa delle amministrazioni statali e locali ( +13.8 miliardi )

Giusto per estendere un attimo gli orizzonti temporali, vorrei solo invitarvi a raffrontare le voci che compongono il GDP in relazione al 2007, anno terribile nel quale il GDP pompava come un forsennato.

Con questo per ora è tutto, e, adesso che abbiamo la certezza del ritorno in grandissimo stile dell’instancabile consumatore americano, senza lavoro o food stampato che sia, vi rimando a giorni certamente migliori e privi di qualsiasi nube!

Mattacchiuz

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21 commenti Commenta
mattacchiuz
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 15:58

mi raccomando, notate i tag! 🙂

mattacchiuz
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 16:10

fra poco bergsim pubblica gallup…!!

Scritto il 28 Gennaio 2011 at 16:24

10 e lode!
A matta per il post e a bergasim per gallupp …sulla fiducia!

mattacchiuz
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 16:24

ve lo dicevo io che avrebbero bloccato qualcosa… sarà sempre colpa di weddell and reed…

ma dai, è tutta una fuffa…

mattacchiuz
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 16:26

stanno schierando l’esercito in egitto…

sarebbe bene che quei nostri leader corrotti fino al buco del culetto si guardassero molto bene questi immagini…

mattacchiuz
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 16:30

Dream Theater: 10 e lode!
A matta per il post e a bergasim per gallupp …sulla fiducia!  

tu intanto pubblica l’ecri va, che come da aspettative, non appena il mercato si ferma un attimo, comincia a scendere!!!

gremlin
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 16:47

mattacchiuz,

albania e islam mediterraneo in vena di spettacoli piroclastici, la Grecia ha già dato

manca la Spagna col 20% di disoccupati e l’italiapadanocentrica col 20% di veline pagate da pantalone e pulcinella

mattacchiuz
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 16:56

l’italiapadanocentrica
si scrive così:
l’italiapadananocentrica

lampo
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 17:28

E io che pensavo fosse così:
l’italiapatatinanocentrica

mattacchiuz
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 17:31

aljazeera riporta che hanno aperto il fuoco con armi pesanti sulla folla…

si sentono esplosioni e colpi di mitra.

la storia non ha insegnato nulla, ai leaders. nulla.

lampo
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 17:37

Per fortuna che i leaders non hanno ancora capito la potenza della funzione di socializzazione data da un vettore come internet. Infatti anche se l’hanno oscurata… oramai e troppo tardi e la gente ha già socializzato e condiviso finalità e aspettative.
C’è da sperare che i governi abbiamo la sensibilità di cogliere almeno in parte tali aspettative… altrimenti le conseguenze saranno catastrofiche..

mattacchiuz
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 17:39

devono solo dimettersi tutti, in massa, da berlusconi a fini per passare per quei ladri maledetti degli anni 90, adesso tutti ben arroccati nella sinistra, portandosi con loro i “geni” della finanza per bene stile draghi, levarsi dai maroni e basta!

lampo
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 17:40

DT ma cosa succede oggi? I future delle materie prime sono in netto contrasto con quelli delle borse.

Lo dobbiamo considerare un addio alla correlazione fortissima che c’era?
Oppure è un false flag :mrgreen:

lampo
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 17:48

mattacchiuz: devono solo dimettersi tutti, in massa, da berlusconi a fini per passare per quei ladri maledetti degli anni 90, adesso tutti ben arroccati nella sinistra,portandosi con loro i “geni” della finanza per bene stile draghi, levarsi dai maroni e basta!  

Se qualcuno avesse letto tra i tanti libri che esistono sull’argomento, anche quello di Fausto Cattaneo e dell’inchiesta ticinese… e della parte di interessi parzialmente svelati “inutilmente”, con tanta fatica, e in tanti anni in cui ha rischiato la propria vita,… forse capirebbe una parte dell’economia che gira… e il perché la corruzione aumenta. Non aggiungo altro…
D’altronde la storia ci insegna che l’aumento della corruzione… è un indice molto affidabile del grado decadenza di un impero (storia romana).

Scusa DT l’OT…

Scritto il 28 Gennaio 2011 at 17:55

lampo: DT ma cosa succede oggi? I future delle materie prime sono in netto contrasto con quelli delle borse.Lo dobbiamo considerare un addio alla correlazione fortissima che c’era?
Oppure è un false flag   

Eh no… c’è un senso per tutto. Intanto però USA giù di brutto…

Scritto il 28 Gennaio 2011 at 17:56

mattacchiuz,

MAtta, ECRi pubblicato, purtroppo come ben sai non potevo fare prima… 🙄

paolo41
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 18:06

mattacchiuz,

…. grande Mat…. sento l’odor del taroccamento che emana dal tuo articolo…..

naturalmente d’accordissimo quando dici “tutti a casa”, non ce n’è neanche uno da salvare…..possiamo solo sperare nei giovani picconatori che si stanno agitando sia a destra che a sinistra….

…gli occidentali non lasceranno mai il canale di Suez in mano ai mussulmani…. gli sviluppi potrebbero essere molto pericolosi…

Scritto il 28 Gennaio 2011 at 19:02

Buoni i dati ma il QE2 vale + di 1 punto di pil!! sarà importante osservare la tenuta nel II° semestre per rimembrare le orgie del consumatore USA
Per ora sono in pieno droga party ed il resto del mondo che non fa QE sta rallentando!!!

Buon weekend

paolo41
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 19:12

mattacchiuz,

se non ci fosse stato il calo dell’inventario sarebbe stato un Pil boom, circa il 7% annualizzato!!
altra considerazione: se ricostruiscono l’inventario, il prossimo trimestre partirebbe già con una componente positiva. Non mi convince….

bergasim
Scritto il 28 Gennaio 2011 at 19:27

bergasim è appena rientrato, comunque anche da fuori sentivo un gran puzzo di bruciato, citando una frase di un film di ficarra e picone il 7 e l’8m, SCHIFO, VERGOGNA.
in uk pil 4 trim 2010 negativo, e indice di fiducia consumatori a -29, negli usa al contrario è sempre tutto verde, si ma è sintetico e non naturale.

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