EURUSD future weekly (nov. 2010) e digressioni…

Scritto il alle 15:00 da gremlin

Con un giorno abbondante di ritardo i big players hanno iniziato a ricomprare dollari e vendere eurusd future sulle notizie del Fomc creando una trappola rialzista grazie al top periodale a 1,4276 del 4 novembre. Tutto questo si accompagna al nuovo risalto mediatico all’euro-porcile e al “malcontento globale” dei soliti emergenti (scusate il termine) Germania emergente inclusa, relativo alle diatribe valutarie e all’insopportabile inflazionamento delle investing asset class, commodity in primis.
Subito dopo il Fomc, il DEM (deus ex machina) Bernanke ha dichiarato pubblicamente che la sua politica monetaria non ha l’obiettivo di alimentare ulteriormente il bull market delle commodity. Solito insulto all’intelligenza. Bernanke ha detto Ben altro ma per questo vi rimando all’ottima segnalazione di Dream. Fatto sta che anche questo “chiarimento” ha contribuito alle coperture ribassiste sul dollaro col risultato di aver fatto perdere al future 500 punti (3,5% circa) in quattro sedute. Niente di eccezionale, solo una bella botta ai nuovi long aperti sopra 1,42.
In questo frangente a me è sembrato di cogliere una chiara risposta alla domanda “Ma fino a quando il DEM può monetizzare impunemente come se avesse scoperto la pietra filosofale?”


Bernanke e Geithner al lavoro (gentile concessione de “La Gazzetta della Cupola”™)

La risposta sarebbero i forti squilibri dei prezzi internazionali sulle materie prime che si vengono a creare con la svalutazione del dollaro visto che questo continua ad essere moneta di riserva e base valutaria per gli scambi internazionali. Inflazionare agricoli, metalli industriali e petrolio significa aumentare l’inflazione al consumo, con conseguenze pittoresche: nei Paesi a disoccupazione crescente e consumi retail decrescenti si prospetterebbe la stagflazione (Usa e zona euro), nei Paesi invece dove il pil cresce in termini reali si devono rivalutare ogni tre mesi le valute locali e molto altro.
Anche un DEM come Bernanke non potrebbe resistere a lungo sotto il peso della sua politica criminale. Il DEM ora è nudo e se non vuol finire nel fango dovrebbe rassegnarsi a utilizzare i suoi poteri quantomeno per non squilibrare ulteriormente il divario di ricchezza fra strati sociali.

Tecnicamente
In ottica di breve/medio periodo la cosa la valuto così.
– dal dicembre 2009 al giugno 2010 bear market impulsivo in cinque onde
– dal low 1,1874 al top di giovedì scorso movimento in tre onde di pari grado alle cinque del bear market
Secondo i pattern elliottiani quest’ultimo top dovrebbe aver concluso il movimento correttivo al bear market e quindi non dovremmo assistere a nuovi massimi almeno fino a gennaio inoltrato. Solo il DEM ha ora il potere di massacrare la teoria di Elliott con un bel QE3 a sorpresa.
Mi aspetto quindi sul brevissimo un (ampio) trading range fra 1,43 e 1,37 dove vedo un primo supporto volumetrico e grafico. Per chi ci crede ci sono anche le medie mobili che aiutano ad interpretare il quadro.
Nel grafico weekly si nota anche un altro supportone volumetrico a 1,35 (pure confermato da Fibonacci) che è la linea del Piave. Sotto 1,35 si aprono nuovi scenari tecnici, con gran gaudio degli elliottiani, conseguenti a nuovi equilibri nel global village.

Operativamente
Probabilissima ampia fase correttiva estesa per alcuni mesi, prodromica a ripresa della direzionalità di medio/lungo periodo.
Scegliere il future per cavalcare daily i forti intra-trend che si materializzano in un ampio trading range.
Scegliere opzioni per vertical spread direzionali o semplice short naked far OTM su scadenze dicembre e gennaio (call da 144 in su, put da 134 in giù).

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9 commenti Commenta
mattacchiuz
Scritto il 10 Novembre 2010 at 15:45

no ma tranquillo, ci pensa il cme a contenere le spinte inflattive… alzando i margini :mrgreen:

prodromico ha a che fare col missilozzo dell’altro articolo?? 🙂

mattacchiuz
Scritto il 10 Novembre 2010 at 15:55

una parola: PANAMERICANO
http://finance.yahoo.com/echarts?s=BPNM4.SA+Interactive#chart1:symbol=bpnm4.sa;range=5d;indicator=volume;charttype=line;crosshair=on;ohlcvalues=0;logscale=on;source=undefined

inizia così la corsa al dollaro e speriamo all’oro e speriamo a tutte le azioni che ho in portafoglio?

gremlin
Scritto il 10 Novembre 2010 at 16:14

mattacchiuz,

ma non ti bastano i guadagni che hai fatto finora? 😀

daino
Scritto il 10 Novembre 2010 at 16:21

Certo che il petrolio che continua a stazionare intorno ai massimi con un eur/usd attualmente sotto i 1,37 è veramente curioso! 😮

mattia06
Scritto il 10 Novembre 2010 at 16:27

Secondo me, siamo vicini ad un supporto importante (1,3650), rotto quello vedo 1,3330 come target.

gremlin
Scritto il 10 Novembre 2010 at 16:32

daino,

così è…
comunque è presto per parlare di decorrelazione, altre commodity hanno invece ritracciato

gremlin
Scritto il 10 Novembre 2010 at 16:39

mattia06,

ben detto
comunque in area 1,35 ci sono parecchi volumi e magari su questo livello potrebbe esserci una reazione rialzista e poi si vedrà, come sempre…

007 trading
Scritto il 10 Novembre 2010 at 18:17

yeah.

Io Guardo molto USD JPY per operativita su Euro VS Dollaro.
Su USD JPY, sspot c`é uscita da rettangolo formatosi sui minimi, e grande spazio per la salita…del dollaro. Quindi analisi coerente con eur usd.

qui le mie oeprazioni di oggi proprio su usd jpy
http://007trading.blogspot.com/

gremlin
Scritto il 10 Novembre 2010 at 18:32

007 trading@finanza,

thankyou very intrigante… 😉

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