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Carmignac Patrimoine: un fondo di successo

Scritto il alle 10:30 da Danilo DT

 Carmignac Patrimoine è ormai diventato un vero tormentone per noi, operatori del settore. Un vero e proprio benchmark dalle performance inarrivabili e clamorose.

Assodato il fatto che non si tratta di un nuovo Bernard Madoff in azione, ho deciso (dopo aver ricevuto negli ultimi mesi decine di email che mi chiedevano lumi sulla vicenda) ho deciso di raccontarvi un po’ di come ha fatto Edouard Carmignac, patron e gestore dei fondi Carmignac Patrimoine e Carmignac Investissement (uno total return e l’altro all equity), a generare queste diaboliche performance e, soprattutto se ci sono le basi per ripeterle in futuro.

 

Non solo fortuna…

 

Certo, la fortuna ha fatto anche la sua parte. E la fortuna, questa volta, ha aiutato gli audaci. Si narra che il giorno 8 marzo 2009, il signor Edouard Carmignac, passeggiando in mezzo alle risaie in Thailandia, fu colta da una folgorazione: “ non ci credo che tutto possa finire, i mercati ora sono in rpeda alla desolazione assoluta. Qui bisogna comprare”. E così fu.

Il giorno dopo il signor Carmignac passa all’azione e compra la bellezza di 6.7 miliardi di dollari di asset di qualsiasi tipo: azioni, banche, industriali, materie prime. E tutti sappiamo come andò a finire. Il fondo Carmignac Patrimoine ormai è diventato una leggenda, con una performance a fine 2009 su base annua pari al 17.6%. Una storia di performance che resterà sicuramente negli annali. E il fondo azionario Carmignac? Anche lui ha battuto tutti i benchmark. Grazie al timing perfetto.

Però attenzione. Questa è una storia che difficilmente possiamo definire “ripetibile” proprio perché legata ad una questione di “timing perfetto” del gestore Carmignac.
Ma sarà ancora così in futuro? Ci saranno altre botte di fortuna di queste dimensioni? E inoltre, ora che le dimensione del patrimonio gestito da Carmignac sono lievitate a dismisura, riusciranno ad operare con la stessa dinamicità e snellezza?


Personalmente sono molto cauto sul futuro di questi prodotti. Certo, diamo atto al talento, alla sfrontatezza e alla perfezione del timing. Ma dubito si riescano a centrare altre scommesse con altrettanta perfezione. Inoltre a causa dei volumi raggiunti, non sarà certo facile, oggi, poter gestire masse immani con la stessa dinamicità. Certo, ci sarà come alternativa l’operatività sui derivati. E lo vedremo nei prossimi mesi se il signor Edouard Carmignac saprà ancora stupirci, come ha fatto (bisogna dargli atto) negli ultimi 5 anni dove il suo fondo Carmignac Patrimoine ha performato del 60.2% contro un 21% del sul benchmark.

 

Carmignac come Buffett?

Nella foto Edouard Carmignac

Permettetemi un rapido paragone: non confondiamo un personaggio come Edouard Carmignac con il grande guru di Omaha, ovvero Warren Buffett. Sono due persone cone due approcci e due stili molto differenti. Mentre Buffett è il Re incontrastato del “value“, Carmignac preferisce aggredire il mercato in modo molto più dinamico. Quest’ultimo è un tipo più da “tutto dentro o tutto fuori”. Quindi la volatilità è sicuramente maggiore, ma anche la gestione è molto più dinamica. Quindi con Carmignac si rischiano emozioni più forti. Ma al momento queste emozioni hanno pagato alla grande.

 

Merito alle coperture con derivati

 

Ma come ha fatto a difendersi in modo così valido dai crolli dei mercati? Utilizzando coperture di diverso tipo e genere, tramite l’impiego di derivati che hanno “neutralizzato “il portafoglio nei momenti di difficoltà. Ed è proprio quello che è successo, ad esempio, quando noi, comuni mortali, abbiamo assistito al default di Lehman Brothers. Uno smacco per tutti i gestori tranne che…per il Carmignac Patrimoine che compensò il 20% delle perdite avute negli assets più aggressivi con l’utili generato dai derivati di copertura che , alla fine, hanno pareggiato praticamente il resto. Copertura perfetta.

 

Quale futuro?

 

Ma conviene ancora investire in prodotti gestiti da Carmignac oppure dobbiamo per forza di cose giustificare l’over performance esclusivamente alla fortuna?
Ribadisco, il timing è stato straordinario, ma non si può mettere in discussione, secondo me, il talento e la capacità di questo gestore. Grande esperienza, forte convinzione in quello che fa, determinazione e eccellente capacità di utilizzo dei derivati a fini di copertura.
Queste caratteristiche sono merce rara sul mercato. Resta l’incognita sulla size (dimensione) raggiunta che potrebbe limitarne l’efficienza e la brillante operatività avuta in passato. Ma non dimentichiamolo mai, coi derivati si possono fare cose incredibili. In tutti i sensi.

La performance di Carmignac Patrimoine vs SP 500

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