Derivati: gli Enti Locali sotto esame
La cosa potrebbe suonare banale. Ma in fondo non lo è assolutamente. La CONSOB ha ribadito che la partecipazione consapevole al mercato dei derivati Over the Counter, richiede particolari competenze di tipo matematico, economico e finanziario. Dico che la cosa può suonare banale, proprio perché se io oggi mi compro un Covered Warrant (CW) , rischio fino al 100% della cifra che ho investito. Se compro (o vendo) un contratto future sull’indice di borsa, metto a repentaglio non solo il capitale investito (che alla fine è il problema più piccolo) ma ben di più. Tutto questo per dire che se io investo sui mercati finanziari, so dove e come vado a rischiare il mio denaro. Invece, a quanto sembra, non per tutti funziona così. Sembra proprio che ci sia stato un qualcuno che investiva e mette tuttora a rischio il denaro senza aver la più pallida idea del funzionamento del prodotto acquistato. Ma facciamo finta che questo sprovveduto investitore metta a rischio anche il TUO denaro (tuo, nel senso di “te, lettore del blog”), che diresti? Ne saresti felice? Ebbene, tu non lo sapevi, ma è andata esattamente così.
Mi assicuro sui tassi e intanto..guadagno!
Come avrete capito, mi sto riferendo agli Enti Pubbici che, probabilmente abbindolati dal canale bancario, hanno sottoscritto contratti su derivati (in particolar modo “collar”) su finanziamenti ottenuti, regalando alle Istituzioni una valanga di commissioni implicite ed esponendosi a rischi di tipo “geometrico”. E la cosa pazzesca è che nessuno se n’è reso conto. E nessuno ha messo dei “paletti”, per evitare che gli amministratori pubblici finissero col fare danni irreparabili. Ora che la frittata è fatta, iniziano a suonare i primi campanelli d’allarme. Ma ormai la maggior parte delle controparti hanno situazioni (non in bilancio, per i motivi spiegati in passato…) che sono irrimediabilmente compromesse. A questo proposito vi invito (se non l’avete già fatto) a leggervi i post (2 in tutto) che ho scritto qualche settimana fa sull’argomento. Persone illuse ha contratti che, all’inizio addirittura facevano guadagnare, senza però pensare il perché si guadagnava… Queste cose non mi fanno nemmeno venire i brividi, mi fanno letteralmente inc****re, perché non è possibile che si spendano vagonate di soldi per inventare “Patti Chiari” o per adeguarsi alla MiFID, per poi…perdersi in banalità come queste…
Operatori qualificati?
E proprio a proposito della MiFID, ieri la CONSOB ha parlato chiaro. La nuova direttiva, in vigore dal 1° novembre 2007 (quindi oggi), tutela maggiormente le imprese NON finanziarie (e quindi tutte quelle aziende che magari hanno sottoscritto gli stessi contratti, imprese che rischiano tuttora il fallimento in taluni casi. Però gli Enti Pubblici saranno fuori da queste tutele? Quindi siamo al punto di partenza? Non proprio. Saranno altri organismi a dover tutelare su Comuni, Province & Co. Saranno i Collegi dei Revisori, la Corte dei Conti e direttamente il Ministero dell’Economia. Proprio quel Minitero dell’Economia che ieri, finalmente, ha ammesso che l’esposizione degli Enti, (sui derivati), è sensibilmente superiore a quanto si potesse pensare, confermando comunque che il prodotto “derivato” non deve essere demonizzato ma deve essere innanzitutto capito e ben analizzato, prima di essere sottoscritto. Ma ormai si cerca di chiudere il recinto quando ormai i buoi sono fuggiti… E ne è la riprova il Comune di Milano (anche se secondo me c’è chi sta peggio, chiedere alla Regione e al Comune di Torino, per esempio…) che ha in piedi uno swap dove perde circa 124 milioni di euro, operazione derivata da un’insieme di altre vecchie croste rinegoziate all’ennesima potenza, sempre con grosse commissioni implicite a favore delle banche. Che volete farci… E’ l’Italia…
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