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Nikkey: a rimorchio dell'Asia?

Scritto il alle 15:20 da Danilo DT

Era considerato dalla maggior parte delle case d’affari come una eccellente occasione di investimento. Un listino lontanissimo dai suoi massimi storici, con una valuta già mesi fa considerata sottovalutata, vicinissimo all’Asia che cresce a ritmi paurosi e quindi, anche per semplici motivi geografici, un paese che avrebbe dovuto beneficiare positivamente di questa situazione. Ma, ahimè, chi ha comprato equity giapponese, non solo non ha avuto ritorni, ma si è anche dovuto accollare delle perdite.

Scenario tassi: valuta sempre in crisi

Il primo elemento che salta all’occhio è l’andamento dello yen. Come ormai sapete bene, lo Yen ha perso tantissimo negli ultimi mesi, a causa di un carry trade speculativo che ha portato ad usare i finanziamenti in Yen come strumenti per creare liquidità a basso costo, liquidità poi utilizzata per acquistare assets più rischiosi, come appunto azioni, obbligazioni o valute più remunerative. Però è giusto fare una precisazione. Il Giappone non è stato colpito dalla contrazione della liquidità che si è verificata del corso dell’estate e il fabbisogno aziendale di finanziamenti rimane modesto; pertanto, nonostante gli elevati tassi del mercato monetario, l’impatto sull’erogazione di credito bancario e sull’economia reale risulta limitato. Per contro, grazie anche al sostegno dato dalla robusta domanda asiatica, ci si può aspettare un rafforzamento congiunturale del Giappone, soprattutto nell’area della produzione manifatturiera. Quindi, resterà fondamentale l’adamento dell’area circostante il Giappone. Se arriva un rallentamento, il Giappone frenerà. Il motivo è semplice: l’economia del Giappone continua ad essere troppo legata alle esportazioni ed i consumi interni continuano a latitare.
Non si esclude la possibilità di una manovra sui tassi da parte della BOJ. Affinché a dicembre la Banca del Giappone decida di incrementare i tassi, è necessaria una rapida normalizzazione della liquidità su scala internazionale e un calo dei tassi a termine in yen. Inoltre non dimentichiamo che l’economia giapponese dipende in misura sempre maggiore dalla domanda estera e pertanto un rallentamento internazionale, soprattutto in Asia, potrebbe avere ripercussioni sul Giappone. Inoltre, in tali circostanze la banca centrale potrebbe non essere in grado di incrementare il costo del denaro, sebbene attualmente questo non sia il nostro scenario di base.

Analisi tecnica del Nikkey

Nikkey trend 2007La situazione grafica del Giappone non dista molto da quella visibile negli altri listini. La chiusura di stamattina ci fa però vedere uno scenario interessante. Difatti andiamo perfettamente ad appoggiarci sulla trendline verde (segnalata dalle frecce), la cui eventuale rottura riporterà il listino ai minimi precedenti. Ovviamente, sugli investimenti sul listino giapponese, avrà un perso determinante la componente valutaria. Viste le quotazioni decisamente basse della valuta nipponica, a causa di operazioni speculative di carry trade, io sconsiglierei di fare investimenti , con ottica di lungo periodo, con la copertura del rischio cambio. Si potrebbe perdere una buona rivalutazione della moneta. Ma sono discorsi molto soggettivi ed altrettanto importanti. Lo Yen è stato la causa principale della sottoperformance degli investimenti sul Nikkey.

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